sabato 15 aprile 2017

Quando un Comico è più Autorevole di un Chimico

CENTESIMO POST DEL BLOG!
Qualche tempo fa mi è capitata una cosa alquanto singolare, che mi ha fatto riflettere parecchio.
Da un po’ di anni partecipo al gruppo di lettura organizzato dalla biblioteca della mia città: ogni due lunedì ci incontriamo per leggere il passo di un libro che ognuno di noi ha scelto in relazione al tema deciso la volta precedente.
In uno dei passati incontri uno dei partecipanti ha portato il divertente libro di Giobbe Covatta A Nessuno Piace Caldo, una lettura in chiave comica del surriscaldamento globale, scritto allo scopo di sensibilizzare su questo tema. Nel passo che è stato letto, veniva citato l’ozono come gas serra. Al termine io ho quindi fatto notare che l’ozono in effetti non è un gas serra. C'è stato qualche scambio di battute e la cosa sembrava finita lì. Invece due giorni dopo ho incontrato di nuovo la persona che aveva letto quel brano, e mi sono sentito dire che secondo lui l’ozono è un gas serra, perché cercando su di un libro aveva trovato scritto che l’ozono è un gas buono [sic], mentre a bassa quota è nocivo. Perciò è un gas serra e io mi sbagliavo.
A quel punto ho provato a spiegargli che effetto serra, buco dell’ozono e inquinamento da ozono sono tre problematiche ambientali diverse, che non c'entrano niente l’una con l’altra. Poi ho tentato di spiegargli che l’ozono non ha le caratteristiche chimiche per poter essere un gas serra. Tutto inutile, non mi stava nemmeno ad ascoltare, preso com'era a dire che mi sbagliavo. Non sembrava avere alcuna importanza che io abbia una laurea in Chimica e che sappia ciò di cui si stesse parlando. Per cui alla fine ho preferito lasciar perdere.
Questa cosa mi ha dato un senso di sconcerto. Di questi tempi sembra essere andata perduta l’autorevolezza derivante dall'aver fatto un percorso accademico. Essere dottori dovrebbe garantire di venire riconosciuti come depositari di quel ramo del sapere di cui si è professionisti ed esperti. Oggi questo sembra non avere più lo stesso valore: la conoscenza è alla portata di tutti, ma viene presa così come viene trovata, senza fare alcun approfondimento, e molti ritengono di poter dire la loro su argomenti di cui sanno poco o nulla e di cui capiscono ancor meno, perché non hanno gli strumenti per comprenderli.
Esagero? Purtroppo no. Perché, a quanto si dice, sembra che i vaccini causino l’autismo. Non importa che medici, immunologi, un’intera comunità scientifica continui a ripetere strenuamente non solo che non c’è alcuna correlazione tra le due cose, ma anche che smettendo di vaccinare i bambini si sta perdendo l’immunità di gregge. In televisione mi è capitato di vedere la madre preoccupata discutere con l'ordinario di immunologia alla pari, come se fosse un'esperta dell'argomento, quando ne ha solo una pallida idea. 
L'opinione ha superato il valore della conoscenza. Viviamo in un'era complicata da un'eccessiva semplificazione, abbiamo dimenticato che a volte le cose sono complesse e quindi per poterle conoscere e capire davvero è necessario dedicarvi tanto tempo, impegno e studio. Non basta sfogliare un libro o scorrere una pagina web. Sempre che poi non vengano anche tirate fuori teorie complottiste.
Non è solo questione di leggere le informazioni, ma anche di saperle interpretare nel giusto contesto, ed è qui che si rivela chi ha fatto degli studi di base. Non metto in dubbio che l’ozono sia tossico (lo è infatti a livello polmonare, inoltre è anche fitotossico); ma il fatto che a bassa quota sia un inquinante non implica che sia anche un gas serra. Per poterlo dire bisogna conoscere la Chimica: le relazioni struttura-proprietà che permettono di predeterminare se una molecola è in grado di interagire o meno con la componente infrarossa dello spettro luminoso e dare quindi l’effetto serra. Peraltro senza di esso la temperatura superficiale media della Terra sarebbe di -18 °C: l’effetto serra in realtà è stato una condizione essenziale per lo sviluppo della vita sul nostro pianeta. Il problema sorge quando si ha un’eccessiva quantità di gas serra in atmosfera.
Perciò, anche se incompresi e ritenuti non più così autorevoli, noi chimici andiamo avanti lo stesso. L’abbiamo sempre fatto. Perché la Chimica è la scienza della materia, che è tutto quello che ci circonda, per cui abbiamo a cuore ogni cosa del mondo, compresa quella materia umana che spesso ha così tanta difficoltà nel comprenderci e darci fiducia.

22 commenti:

  1. Complimenti per il centesimo post e buona Pasqua.
    A prestissimo!

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  2. Purtroppo accade proprio in questo modo, e il problema è che si tende a dare credito a quello che avvalora il proprio convincimento. Io non mi permetto di disquisire su ciò che non so (e sono tante le cose che non so); però, se qualcuno m'insegna come fare l'editor nel mio campo senza avere alcuna esperienza, mi viene da sorridere. Comunque... tanti cari auguri di buona Pasqua!

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    1. Nella teoria di Festinger della consonanza cognitiva viene detto che il nostro cervello cerca sempre di autorassicurarsi: cioè se sei convinto di qualcosa, fai in modo di trovare delle conferme per stare più tranquillo. Spesso è proprio un bel muro da riuscire ad abbattere!
      Cari auguri di buona Pasqua! :)

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    2. Dimenticavo, il ritratto in fondo è quello dei coniugi Lavoisier, vero? Mi ricorda qualcosa... ;-)

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    3. Sì, sono proprio loro.

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  3. È l'eterna dialettica tra doxa ed episteme, ma non biasimo chi sceglie di rimanere nella Caverna: fuori è davvero dura.

    Torno al mio meritato silenzio.
    Buon tutto!

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    1. Sì, è davvero dura dare conto di un mondo più vasto e fidarsi di chi l'ha già percorso lascia evidentemente dubbiosi.
      Poi magari sono io che non ispiro abbastanza autorevolezza perché sono giovane e di norma tendo a non evidenziare troppo i miei studi specialistici.

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  4. Sai cosa? In giro ci sono troppi esseri umani presuntuosi che meno sanno e più sono certi di sapere. Ma come fanno a non sentirsi a disagio a discutere di cose che non conoscono? Io quando non so, me ne sto zitta e buona ad ascoltare e ci guadagno tantissimo. Essere ignoranti di per sé non è grave, lo siamo tutti almeno in un migliaio di saperi; il problema è non avere né l'umiltà, né l'interesse ad apprendere, capire, migliorare. Speriamo nella resurrezione del buon senso.
    Buona Pasqua, Marco. 🙂

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    1. E' stato proprio questo che ho trovato sconcertante. Dici: "non è così, fidati, ho una laurea in chimica, queste cose le so, sono state il mio pane quotidiano per 5 anni" e non vieni né creduto, né ascoltato.
      Poi ho preferito lasciar perdere, ma se avessi detto: "ok, tu la pensi così, ma sai spiegarmi il PERCHE'?", allora sì che ci sarebbe stato da ridere.
      Ciao Iara, auguri di Buona Pasqua. :)

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  5. Appena ho letto "l'O3 è un gas serra" m'è venuta una sincope!!
    Cioè, l'O3 non c'entra un matraccio (per non dire una parolaccia) con l'effetto serra!!! o.O
    Tra l'altro anche su Wikipedia spiegano cosa sia l'uno e cosa sia l'altro (e spiegano anche che l'effetto serra non è il vero problema, giacchè è una condizione sempre esistita, ma che invece è l'aumento dell'effetto serra ad esser pericoloso per il maggior contributo antropogenico alle concentrazioni di suddetti gas)!
    Se può consolarti, però, di gente simile ne incontro anche io. Gente che non sa quello che dice, legge solo ciò che vuole leggere e per di più si impunta a "insegnarmi il mestiere" trattandomi come se fossi una scema!
    Per farti un esempio delle persone che becco io, ti lascio il link di un post dove ho descritto un "incontro" con tali esseri...
    http://doppiogefferconghiaccio.blogspot.it/2016/10/non-insegnarmi-il-mestiere.html

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    1. P.s. ammetto di non aver letto fino in fondo il tuo post perchè troppo scossa dall'affermazione sull'ozono...infatti mi son accorta solo ora che hai anche tu spiegato la differenza tra effetto serra e aumento dello stesso xD

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    2. Sì, e non è che mi stesse correggendo su di un congiuntivo o su di una data.
      Che poi la spiegazione che ci sta dietro non è semplicissima, se non si hanno delle minime basi di Chimica, per cui uno evita di entrare nei dettagli, ma tanto anche se lo facesse sarebbe inutile. Se trovi un muro, non ci puoi fare niente.

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  6. Purtroppo, oggi è sempre più comune incontrare persone litigiose, che mostrano insofferenza un po' verso tutto, inclusi i buoni consigli. La superficialità, legata alla volontà di non riconoscere all'altro il merito e l'autorevolezza dovuti, può produrre effetti preoccupanti... ciao Marco, ti faccio i complimenti per il centesimo post e gli auguri di Buona Pasqua!

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    1. Il discorso è che la scienza è fatta di dimostrazioni, non di opinioni: non c'è spazio per "io la penso così". O a quanto affermi dai una dimostrazione o altrimenti non ha alcun valore.
      Grazie, Clelia, auguri di buona Pasqua anche a te! :)

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  7. Beh tutti hanno imperativi su tutto, gli esiti sono sempre gli stessi, non solo per i chimici :P
    Più che altro, mi irrita chi non scende mai dal piedistallo, che ne abbia o meno motivo. Sappiamo che l'egotismo dilaga...
    Non viene mai il dubbio che si possa imparare qualcosa dagli altri -_-
    Buona Pasqua ed evviva il 100°!

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    1. A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro che ti epura.
      Buona Pasqua anche a te. :)

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    2. Sai cosa... forse non è l'atteggiamento più corretto, ma alle gare non partecipo :D Che abbiano "ragione" tutti! :D

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    3. Se tutti avessero ragione, nessuno avrebbe ragione.
      A meno ovviamente di parlare di opinioni e di gusti personali: allora lì il peso è lo stesso per tutti.
      Quando invece si parla di scienza le cose sono un aut aut: o è in un modo o nell'altro. Nella scienza non c'è spazio per le opinioni, perché ogni affermazione va dimostrata, altrimenti è fede e può diventare valida qualsiasi cosa.

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  8. Davvero un ottimo articolo - peraltro è di buon auspicio, perché nel mio blog sto quasi per raggiungere la "meta" del centesimo post :) - e capisco perfettamente quando affermi che ci vuole molto tempo (se non anni di fatica e di studio profondo) per comprendere veramente a fondo degli argomenti, specie se di natura scientifica.
    Purtroppo credo che la diffusione di notizie false e/o poco accurate sia stato in larga parte causato dall'avvento dei social network, cui spesso si tende a fare troppo affidamento.
    Inoltre, con il mio corso di studi e in generale da quando ho cominciato l'università, mi sono accorta di come sia spesso importante mettere in discussione ciò che si legge nei libri (cioè "leggere responsabilmente", diciamo) anche nei testi accademici, dove comunque possono esserci degli errori fuorvianti.
    E' vero, dei refusi o delle imprecisioni concettuali possono capitare (ad esempio, l'altro giorno ho scoperto una formula di struttura nella quale il carbonio presentava cinque legami, un errore imperdonabile se venisse fatto in un compito!), però si deve sempre leggere in modo critico una qualsiasi opera e non fidarsi di tutto così alla buona senza aver cercato di far proprio un argomento.
    Estendendo il discorso al tema centrale del post (sì, forse sono un po' andata al di fuori del contesto XD), ovvero all'ignoranza di persone che credono di essere competenti in un campo che non è il loro, purtroppo non possiamo farci nulla.
    Come hai detto tu, discutere con questi soggetti risulta inutile, se non sconcertante e destabilizzante - parafrasando ironicamente Mrs Bennet in Orgoglio e Pregiudizio della Austen - "per i nostri poveri nervi", costretti ad ascoltare certe castronerie.

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    1. Come avrai notato, questo è un post che risale a più di due anni fa. In questo lasso di tempo ho avuto modo di riflettere parecchio su questo tema, per cercare di capire. Ho già scritto a questo proposito sui meccanismi alla base e più avanti sul blog ci tornerò ancora sopra per approfondire la tematica.
      Comunque, gli studi effettuati sul fenomeno hanno dimostrato che è praticamente impossibile far cambiare opinione a persone del genere, e quindi è inutile anche solo provarci. In questo i social hanno una certa parte di colpa, perché tendono a radicalizzare le persone, in particolare su argomenti vissuti con una certa intensità, per esempio credenze radicate o argomenti in grado di suscitare forte impatto emotivo.

      Nota a margine. Quello che hai segnalato è certamente un errore, ma in effetti esistono specie in cui il carbonio ha 5 legami.
      Esempio: [CH5]+
      Si tratta di specie particolari e molto instabili, questa per esempio si forma nella camera di ionizzazione dello spettrometro di massa (quindi in condizioni fuori dall'ordinario).

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    2. Sì, di sicuro l'argomento che hai trattato è di ampio respiro e temo che non si finirà mai di analizzare la questione (forse proprio per questo motivo è interessante parlarne)... 😀
      Quanto all'ultimo paragrafo della tua risposta, in fondo avrei dovuto sapere che con la Chimica non si finisce mai di imparare!

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