La Chimica dalla A alla Z (parte I)

Come avrete visto, in questo periodo ho deciso di andare avanti con questa serie di post anticonvenzionali dedicata alla Chimica. L'articolo di questa settimana (diviso in due parti) ha come idea base quella di raccontare qualcosa di questa scienza seguendo una progressione alfabetica; volutamente si tratterà di cose curiose, poco note oppure divertenti sulla Chimica.

A come Attinio. L'attinio è l'elemento di numero atomico 89. Radioattivo, al buio emette una spettrale luce azzurra. Con attinicità si intende la proprietà di una radiazione elettromagnetica di produrre cambiamenti chimico-fisici su di un materiale fotosensibile. Mi è capitato di trovare scritto “luce attinica” in un racconto di fantascienza e mi chiedo se l’autore lo intendesse come un sinonimo di "luce spettrale" (e in questo senso mi piace moltissimo come espressione).

B come Bismuto. Il bismuto, quando viene fatto cristallizzare artificialmente in presenza del suo ossido, genera queste strutture molto particolari, che sono anche vendute come gioielli e oggetti da collezione.

C come Chichibabin. Al secondo anno di università la "reazione di Chichibabin" (leggesi: cicibabin) destò un bel po' di ilarità. Mai però come quando sentimmo parlare della culometria (ambigua contrazione di coulombometria, una tecnica elettroanalitica).

D come Draculina. La draculina è una glicoproteina con attività anticoagulante che viene secreta dalla lingua dei pipistrelli-vampiro e che permette loro di leccare il sangue delle prede senza che si coaguli.

E come Erbio. L’ossido di erbio è di un bel colore rosa; lo si usa per produrre le lenti degli occhiali da sole e nelle ceramiche.

F come Famiglia Curie-Joliot. Una famiglia di premi Nobel: Pierre e sua moglie Marie vincono nel 1903 il Premio Nobel per la Fisica per le loro ricerche sulla radioattività; nel 1911 Marie vince anche quello per la Chimica per la scoperta del radio, del polonio e del radon; la loro figlia Irene continua il lavoro dei genitori e vince nel 1935 il Premio Nobel per la Chimica assieme al marito Frédéric Joliot.

G come Gas esilarante. Gli effetti anestetici del protossido di azoto vennero scoperti dal chimico inlglese Humphry Davy, che coraggiosamente (oggi si direbbe incoscientemente) lo testò su di sé; essendo anche un poeta, scrisse al riguardo un componimento sulle sensazioni da lui provate (in poche parole mentre era strafatto).

H come H, simbolo chimico dell’idrogeno. L’idrogeno è l’elemento più abbondante dell’universo (oltre il 75%); assieme all’elio costituisce il 99,96% della materia dell'universo.

I come Icosaedro troncato. L'icosaedro troncato è la struttura geometrica del buckminsterfullerene (noto più semplicemente come fullerene), un allotropo del carbonio costituito da 60 atomi che si organizzano nella forma di un pallone da calcio. “La natura ha una qualche sorta di sistema di coordinamento aritmetico-geometrico, perché la natura ha tutti i tipi di modelli. Ciò che sperimentiamo in natura è nei modelli, e tutti i modelli della natura sono belli. Mi ha commosso la reale bellezza del sistema della natura, perché nella chimica noi troviamo che le associazioni sono sempre in bei numeri interi, non ci sono frazioni.” (Richard Buckminster Fuller, architetto)

L come Lehrer. Tom Lehrer è autore di una sconcertante canzone dal titolo The Elements (1959), in cui ha musicato tutti gli elementi della tavola periodica, e che non manco mai di far sentire ai miei studenti durante la lezione sulla Tavola Periodica.