mercoledì 14 giugno 2017

Viaggio Multimodale nelle Sinestesie (2/5): Letteratura

In questo secondo appuntamento di contaminazioni sinestetiche passiamo a parlare di Letteratura. Leggiamo con gli occhi, ma visualizziamo la storia con gli occhi della mente. E se invece potessimo vedere e ascoltare le parole che leggiamo? Corrisponderebbero a ciò che avevamo creato con la nostra capacità immaginifica? E la musica, ci farebbe esperire le stesse emozioni?
A proposito di Letteratura, la sinestesia è anche una figura retorica. Eccone alcuni esempi: un colore freddo, un suono appiccicoso, un odore dolce...

Arte
Per leggere Letteratura nell'Arte ho scelto Gustav Doré (1832-1883), artista che ha realizzato in tecnica litografica le illustrazioni di diverse opere letterarie; le più famose rimangono quelle per la Divina Commedia di Dante e Il Paradiso Perduto di John Milton. Da quest'ultimo ecco La Caduta di Lucifero (1866), sicuramente uno dei momenti più epici dell'opera del poeta inglese, che Doré è in grado di esaltare grazie al suo stile preciso e drammatico.

Cinema
A rappresentare la Letteratura nel Cinema ho scelto il bellissimo film La Storia Fantastica (1987), tratto dal romanzo di William Goldman e impreziosito dalla colonna sonora realizzata da Mark Knopfler. Questo per me rappresenta uno di quei rari casi in cui il film è migliore del romanzo da cui è tratto (tra l'altro la sceneggiatura è dello stesso Goldman).
 
Il film inizia con un anziano signore che va a trovare il suo nipotino, a casa con la febbre, a cui si mette a leggere una fiaba; il bambino inizialmente si annoia, ma via via che il nonno prosegue, si fa prendere sempre più dal racconto. La storia parla della bella Bottondoro, che è innamorata di Westley, il garzone che lavora nella sua fattoria. Prima che i due si sposino, lui deve partire per un viaggio, da cui però non farà ritorno: la sua nave è stata infatti catturata dal terribile Pirata Roberts, che è noto per non fare prigionieri. Due anni dopo Bottondoro accetta di sposare il principe Humperdinck, il quale in realtà ha in mente di farla uccidere per addossare la colpa al regno vicino, in modo da scatenare una guerra: la caccia e la guerra sono infatti le uniche cose che destino in lui un qualche interesse. A questo scopo fa rapire la fanciulla da tre figuri: uno spietato siciliano, un gigante groenlandese dal cuore buono e uno spadaccino spagnolo in cerca di vendetta per l'assassinio del padre. Mentre i tre conducono via per mare Bottondoro, una barca si mette a seguirli: forse si tratta proprio del famigerato Pirata Roberts...


Musica
Per leggere la Letteratura nella Musica ho scelto il disco degli Alan Parson's Project Tales of Mistery and Imagination (1976), un concept-album ispirato ai racconti di Edgar Allan Poe, di cui riprende le atmosfere misteriose e ricche di suspence. Come contributo musicale ho selezionato The System of Doctor Tarr and Professor Feather. 

Nel racconto di Poe un uomo giunge in visita a uno strano manicomio: invitato a cena dal direttore, passa una serata in compagnia di grotteschi commensali che gli raccontano dei pazzi che vivono in quel sanatorio, e gli viene spiegato che per la cura dei degenti viene fatto uso dell'innovativo Sistema del dottor Catrame e del professor Piuma...


Allora, che ne dite di questa contaminazione sinestetica con la Letteratura? E le vostre quali sono?

9 commenti:

  1. Difficile rispondere, davvero.
    Potrei dirti che nell'arte scelgo Aubrey Beardsley, uno dei miei artisti preferiti.
    Nella musica forse Tubular Bells di Oldfield.
    Nel cinema, Il racconto dei Racconti, così, su due piedi^^

    Moz-

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    1. Beardsley (che non conoscevo) mi sembra una scelta azzeccata.
      Tubular Bells... scelta curiosa. C'è il romanzo, il film e la musica di Oldfield ormai troppo connessa alla pellicola.
      Il racconto dei racconti mi sembra un'altra scelta molto azzeccata. :)

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    2. Allora direi l'opera metal Avantasia, per quanto richiami un fantasy che non amo.
      Beardsley ve lo presento sul blog in estate, è uno dei miei artisti preferiti.

      Moz-

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  2. Forse, per rappresentare la letteratura in arte visiva citerei i Calligrammi di Apollinaire. Leggere la letteratura nella musica cercando di ritrovare le stesse emozioni? Vediamo un po’. Battiato, con “Invito al viaggio” ispirato a Baudelaire, e i Metallica, con “For whom the bell tolls” ispirato al romanzo di Heminguay. Di testi letterari traslati nel cinema ce ne sono molti, a me non era dispiaciuto affatto “L’insostenibile leggerezza dell’essere” diretto da Kaufman e tratto dal romanzo di Kundera.

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    1. Direi che sono tutti degli ottimi suggerimenti, ognuna delle quali con una sua diversa accezione. :)

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  3. Bella la scelta di Doré. Il film non l'ho visto e gli Alan's Parson project non li ho mai seguiti. Questo pezzo che hai scelto è comunque di piacevole ascolto :)
    Venendo alle mie di scelte:
    - Per l'arte scelgo gli splendidi affreschi del pittore finlandese Akseli Gallen-Kallela che illustrano il poema epico nazionale finnico "Kalevala".
    - Per il cinema voglio nominare un film che amo allo stesso modo del libro da cui è tratto: Eyes Wide Shut/Doppio Sogno. La scena del ballo in maschera con lo splendido commento sonoro di Jocelyne Pook è una delle mie cinque scene preferite in assoluto nel cinema.
    - Per la musica, non posso che scegliere le splendide "Svarta ballader" (Ballate nere) del poeta svedese Dan Andersson nella versione della cantante e cantautrice Sofia Carlsson.

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    1. Scelte molto nordiche, questa volta, le tue... Ma del resto tu conosci bene quelle regioni tanto se non di più di quelle dell'Australia... :)

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  4. Mi sono persa un sacco di post di questa serie, ma ora vedo di recuperare. :)

    - Arte: La belle dame sans merci, una ballata scritta dal poeta inglese John Keats e il quadro di Dicksee che la rappresenta.
    - Cinema: qui c'è solo l'imbarazzo della scelta, ma citerei d'istinto Le Cronache di Narnia.
    - Musica: come al solito sono in difficoltà, ma vado con la musica classica. Ispirata anch'io dagli esempi nordici di Ivano, cito lo splendido Il cigno di Tuonela di Sibelius, basato sul poema epico Kalevala della mitologia finlandese.

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    1. Beh, quando vuoi, tanto i post non scappano! ;)

      Noto dei colori molto particolari in quel dipinto, specialmente i rossi. Mi ricorda molto una banshee.

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