lunedì 25 aprile 2016

Ore d’Orrore II – Streghe (parte 3)

Ben ritrovati, miei piccoli indemoniati. Il vostro dottore è come sempre lieto di rivedervi. Siete stati al sabba? No? Meglio così, perché è stato un vero mortorio.
Vulnavia, la mia bella assistente, è invece molto arrabbiata: ieri sera ha accettato un invito a cena con un lupo mannaro, e quello tutta la sera non ha fatto altro che sbavarle addosso!
Ma noi continuiamo il nostro discorso sulle streghe, che assume oggi connotazioni persino più tragiche e sinistre di quelle viste l'ultima volta...


Ore d’Orrore
“Ci sono molte buone ragioni per avere paura del buio”

“Non lascerai vivere la strega.” (Esodo 22,18)

Caccia alle Streghe
Nel mondo classico si ricorreva spesso a pratiche magiche, sia con scopi benefici (guarire malattie, procurare la pioggia) sia malvagi (far cadere ammalati i propri nemici, distruggere i raccolti): i primi erano considerati leciti, mentre i secondi erano spesso puniti con severità. A partire dal Medioevo, qualsiasi forma di magia diverrà per definizione malvagia, perché solo Dio e i suoi tramiti (santi) possono compiere atti che trascendono la natura (miracoli): in caso contrario si tratta di opera diabolica.


L’atteggiamento iniziale della Chiesa verso la stregoneria fu di cauto scetticismo, addirittura largamente tollerante: infatti molti rituali magici, nonché luoghi di culto pagani, sono stati un po’ per volta assorbiti all’interno di tradizioni cristiane. Sono emblematici molti luoghi sacri pagani (il Piemonte ne è ricco) che sono stati incorporati all’interno di chiese cattoliche.
Le preoccupazioni della Chiesa iniziarono a crescere sempre più a partire dal XIV secolo, quando si arrivò alla credenza, abbastanza diffusa, che l’Europa fosse minacciata da una setta malvagia che avesse stretto un patto col Demonio, i cui adepti erano streghe e stregoni. Fino a quel periodo negli ambienti accademici si riteneva che la magia fosse data da fenomeni puramente illusori, ma nel 1398 l’Università di Parigi affermò che i poteri magici erano reali e iniziò a distinguere tra magia naturale e diabolica. Fu in questo periodo che cominciarono i processi per stregoneria. Nel XV secolo la bolla papale Summis desiderantes affectibus di Innocenzo VIII e il Malleus Maleficarum radicarono nella gente le convinzioni sulle streghe e il Demonio, dando il via a una vera e propria isteria di massa.
Alcuni secoli più tardi, Friedrich Nietzsche avrebbe affermato che anche se le streghe non sono mai davvero esistite, tuttavia i terribili effetti della credenza in esse sono stati gli stessi che se fossero realmente esistite.

Processo
Erano ritenuti indici di commistione col Diavolo: conoscenza di lingue straniere mai imparate, capacità di predire il futuro, vedere luoghi lontani, esaltazione delle facoltà intellettuali, aumento della forza fisica, presenza del signum diabolicum. Era questo la presenza di un morso fatto dai denti del Diavolo, a forma di due corna incrociate o di rospo o di ariete cornuto o di cerchio, apposto da Satana in persona durante il sabba. Durante i processi per stregoneria veniva pazientemente cercato dagli inquisitori e in genere veniva individuato in una parte insensibile alle punture effettuate con degli spilloni sul corpo degli accusati.
Una delle prove per accertare la comunanza col demonio era la “prova dell’acqua bollente”, in cui l’accusato doveva immergere la propria mano in acqua bollente per estrarre un anello sul fondo del recipiente. Dopodiché si avvolgeva la mano in una tela, su cui il giudice apponeva un sigillo. Dopo tre giorni si sfasciava e, se la mano non mostrava segni di scottatura, l’accusato era assolto. Altra prova consisteva nell’immergere la presunta strega in acqua con mani e piedi strettamente legati. Se fosse riuscita a galleggiare (ma in genere la persona affogava) sarebbe stata bruciata sul rogo.
Un altro espediente popolare era quello della "torta delle streghe": si preparava una focaccia impastando segale e urina della presunta strega e poi la si dava in pasto a un cane, con la convinzione che questo sarebbe poi stato in grado di riconoscere la responsabile di malefici e l'avrebbe aggredita.


La condanna a morte non era una competenza propria della Chiesa, bensì dell'autorità civile che, basandosi su di una sentenza dell'autorità ecclesiastica, emetteva la condanna e provvedeva alla sua esecuzione. Fondamentalmente l’imputato era condannato a morte per eresia, considerata un reato civile.
Il numero delle vittime della caccia alle streghe durante i due secoli in cui i tribunali dell'Inquisizione e quelli della Riforma luterana è stato largamente dibattuto. La certezza è ostacolata da molti elementi, quali la perdita nel tempo di documenti affidabili relativi a gran parte dei processi: il motivo principale fu che per paura che gli archivi inquisitoriali cadessero nelle mani degli avversari della Chiesa, molti di questi vennero dati alle fiamme. Pertanto le cifre che si ipotizzano in merito al numero di vittime della persecuzione vanno considerate come ordini di grandezza e spesso sono anche influenzate dalle opinioni e collocazioni culturali e ideologiche degli autori che le hanno determinate. Le stime più affidabili parlano di circa 110.000 processi per stregoneria, quasi metà dei quali svoltisi in Germania. In Italia sono stati stimati attorno ai 5.000. Le esecuzioni capitali sono state valutate nel 55% dei processi. L'80% degli accusati era di sesso femminile, ma in Estonia, Russia e Islanda vi fu una netta predominanza maschile (90% dei processi in Islanda).
Nel XVII secolo le persecuzioni contro le streghe iniziarono a diminuire in tutta Europa, mentre crebbero invece nelle colonie americane, in particolare nella zona di Salem. Fu solo nel XVIII secolo, in età illuministica, che la caccia alle streghe divenne sempre più rara, fino a cessare quasi del tutto.


Streghe Oggi
Ma non pensiate che questi orrori abbiano avuto termine: oggi, nel XXI secolo, le accuse di stregoneria continuano a sussistere. In Ghana numerose donne sono state accusate di essere streghe e imprigionate in dei campi. In Kenya, come anche in India e Papua Nuova Guinea, diverse persone sono state uccise con l'accusa di stregoneria; in Kenya sono state messe al rogo. In Arabia Saudita è anche presente per legge la pena di morte per streghe e stregoni. In Congo, Malawi e Angola sono spesso i bambini a essere accusati di stregoneria o di possessione demoniaca, per cui vengono sottoposti ad abusi violenti durante esorcismi praticati da pastori religiosi improvvisati. In Tanzania sono stati condannati numerosi stregoni che avevano ucciso persone albine, in quanto ritenevano che le parti del loro corpo avessero proprietà magiche.

Per oggi è tutto, cari bimbi smarriti. L'appuntamento è a fra tre giorni, con la parte conclusiva dell'articolo, dove proveremo a dare una spiegazione scientifica di tutto quanto il discorso.

11 commenti:

  1. Non male il riferimento al "Malleus Maleficarum". Adesso attendo il gran finale. ;)

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    1. Il Malleus maleficarum l'aveva già citato nel post precedente, ma qui viene sottolineato il fatto che questo continuo bombardare la gente sul diavolo e le streghe abbia generato una vera e propria isteria di massa.
      Il gran finale è davvero come esige la rubrica: l'incontro di più scienze, assieme anche a una mia personale analisi del fenomeno. :)

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  2. Io sabato al sabba c'ero, ma non ti ho visto. Imboscato con Vulnavia?

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  3. Terrificante la "caccia alle streghe", con quel che ne seguì... del resto i mezzi per il controllo delle masse sono sempre subdoli.

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    1. Si, come vedremo poi anche nell'ultima parte, spesso si trattava di un utile capro espiatorio.

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  4. In effetti sulle cifre dei processi e delle condanne a morte non ci sono dati sicuri dal XIV secolo in poi, e gli storici stessi non sono per nulla concordi. Temo comunque che le cifre ipotizzate siano approssimate per difetto... :-(

    Ho letto anch'io che in alcune parti dell'Africa gli albini debbano essere protetti per non rischiare di essere uccisi o sacrificati.

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    1. Sì, da quanto ho letto le cifre dovrebbero essere in enorme difetto. Non abbiamo e probabilmente non avremo mai una stima attendibile delle persone uccise in questo massacro, specie considerando che lo si ha avuto nell'arco di diversi secoli.

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  5. Pazzesco quanto le persone possano essere credulone e cretine tanto da uccidere.
    In Sud America invece esistono ancora stregoni al giorno d'oggi, però invece che essere giudicati e condannati vengono pagati dai turisti per provare droghe (di cui una molto popolare che causa diarrea e allucinazioni basate su paure per 6 ore filate).
    Belle queste puntate dedicate alle streghe :D è davvero un peccato che il tuo blog stia arrivando alla sua conclusione, ci sono così tanti argomenti interessanti che hai da condividere.

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    1. Oddio, ci sono streghe e stregoni anche negli USA e in Europa: sono i wicca, che in effetti si avvicinano di più a cosa è davvero la stregoneria. Ma per questo, rimando al post successivo. :)
      Quella droga di cui hai raccontato con quei sintomi lì la conoscevo anch'io, si chiama televisione italiana.

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    2. E dopo questo meriti 92 minuti di applausi xD ahahah

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