giovedì 25 ottobre 2018

Viaggio Multimodale assieme alle Mie Muse (6/9): Empatia

Empatia, ovvero “colei che soffre dentro”, è la mia musa dell’interiorità e dei sentimenti; è l'ispiratrice e la protettrice di psicologi e terapeuti, nonché di tutti quelli che si occupano di aiutare gli altri a vivere con maggior serenità la vita.

Arte
Per quanto  riguarda l'arte Empatia mi suggerisce di parlarvi del quadro di Nigel Van Wieck Q Train (1990). L'opera è stata realizzata utilizzando come tecnica pittorica i pastelli, il che contribuisce a dargli un'atmosfera soffusa e malinconica. I lavori di Van Wieck sono stati spesso accostati a quelli di Edward Hopper, sia per lo stile che per le tematiche di tristezza e solitudine trattate.

Letteratura
Per la letteratura Empatia mi sta dicendo di parlarvi del capolavoro di Herman Hesse Siddharta (1922). Liberamente ispirato alla vicenda biografica di Siddharta Gautama, il Buddha, racconta del risveglio spirituale di un giovane indiano che cerca di trovare la propria via attraverso vari percorsi di vita, che lo porteranno a una crescita esistenziale e spirituale.

Cinema
Per il cinema Empatia mi sta suggerendo il film di animazione Inside Out (2015), vincitore del premio Oscar come miglior film di animazione.
La protagonista è Riley, una ragazzina americana. La sua vita subisce un cambiamento radicale quando dal Minnesota si trasferisce con la sua famiglia a San Francisco, dovendo quindi cambiare scuola e amici, e faticando ad adattarsi. Nel mentre la vicenda viene vista su di un altro livello, ovvero attraverso le emozioni di Riley, incarnate in dei personaggi che agiscono all'interno della sua testa: Rabbia, che la difende da tutto ciò che la minaccia; Paura, che la protegge dai pericoli; Disgusto, che le impedisce di rimanere avvelenata. Ma soprattutto il film si basa sul contrasto tra Gioia e Tristezza: la prima cerca sempre di prendere il sopravvento e di guidare le altre emozioni, e solo dopo un intenso percorso di formazione capisce l'importanza che ha Tristezza nel suo essere introspettiva e nel dare il giusto valore agli eventi, senza il cui apporto Gioia stessa non avrebbe ragione di essere.
Il film ha anche il pregio di spiegare in maniera semplice come funziona la mente umana, in particolare i sistemi emotivi, mnemonici e quelli legati alla fantasia e al sogno.

Musica
Per quanto riguarda la musica Empatia mi suggerisce di citarvi la canzone degli Air How Does It Make You Feel? (2001). 


La musica ipnotica e avvolgente di questo brano dà l'idea di un momento estremamente introspettivo e ricercato, una di quelle canzoni che mi piace definire "notturne", cioè che si ascoltano meglio a tarda sera, quando è già sceso il buio e la luce si fa soffusa.

Come ormai saprete, in questa serie di post sto portando avanti un ulteriore gioco, ovvero di provare anche a dare un volto alle mie muse. Perché non Janis Joplin? Per la straordinaria intensità delle sue interpretazioni vocali, che andavano a scavare all'interno della sua anima fragile e tormentata, direi che è una perfetta incarnazione della musa Empatia.

E ora come sempre la consueta domanda finale: a voi cosa suggerisce la musa Empatia?

18 commenti:

  1. Stavolta mi metti in difficoltà, anche perché le citazioni che hai proposto tu sono già superlative.
    L'unica proposta che mi viene in mente in questo momento è "Delitto e castigo" di Dostoevskj, in cui la giovane e romantica Sonja e costretta a prostituirsi per mantenere la sua famiglia, e successivamente segue Raskolnikov nella sua detenzione in Siberia perché vuole stargli vicino per dargli un sostegno.

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    1. Non l'ho mai letto. Di autori russi ho affrontato solo Tolstoj con Guerra e Pace e Pasternak con Il dottor Zivago.

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  2. Cazzarola mi hai fatto scoprire un bell'artista. È vero, sembra Hopper.
    Sinceramente non saprei cosa collegare all'empatia, nemmeno come fumetto... :o

    Moz-

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    1. Che ne dici di Julia della Bonelli?

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    2. Umh, come mai questa scelta??

      Moz-

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    3. E nelle caratteristiche del personaggio quello di essere molto empatica. Inoltre se uno conosce quel fumetto "colei che soffre dentro" unito a sentimenti e interiorità sono una descrizione perfetta di Julia.

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  3. Io suggerirei i cari personaggi con potere di empatia della Marvel, a cominciare dal misconosciuto "Uomo-Cosa". Per quanto riguarda la televisione mi viene da pensare alla Deanna Troy di "Star Trek-Next Generation", che oltre ad essere (limitatamente ) telepatica possiede dei poteri empatici molto sviluppati.

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    1. Misconosciuto... Io Man-Thing lo conosco! E parlando di poteri empatici c'è anche Mantis dei Guardiani della Galassia! 😊

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  4. Come pittura c'è Gauguin
    Letteratura "Candido" di Voltaire
    Cinema "Il cacciatore"
    Musica Mozart

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    1. Si potrebbe dire che la musica tutta è empatia.

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  5. Il pittore che hai scelto, e che non conoscevo, ha una tecnica pittorica molto simile a quella di Hopper, però l'empatia che riveli nella sua opera difficilmente si riscontra nel maestro americano, dove i soggetti hanno più un'aria imbambolata che realmente emozionata.
    Molto azzeccata anche la scelta di "Siddharta".
    Io, per la letteratura, potrei indicare la poetessa Marina Cvetaeva. E come musa Sylvia Plath. Entrambe donne con la sensibilità tesa come corde di violino.
    Mentre per l'arte mi viene da pensare agli Angeli di Paul Klee.
    Per il cinema, invece, a Sally di "Nightmare Before Christmas". E per la musica alla di lei canzone: "Sally's Song".

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    1. Le tematiche di entrambi gli artisti, più che parlare di empatia, raccontano di solitudine, accompagnata da un senso di tristezza. Più che empatia, il loro tratto distintivo è quello della ricerca dell'interiorità.

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  6. In effetti avevo scambiato il quadro di Nigel Van Wieck per uno di Hopper.

    - Arte: direi un quadro di Fernand Pélez con i suoi derelitti di fine Ottocento. L'empatia è nello sguardo del pittore.
    - Letteratura: rimango in ambito vittoriano e cito un romanzo di Dickens, ad esempio il classico "David Copperfield"
    - Cinema: "Rosso come il cielo"
    - Musica: mi viene in mente solo "I Didn't Know" dei PhD, una canzone dei miei tempi!

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    1. Non la conoscevo questa canzone dei PhD. Conosco invece molto bene il loro grandissimo successo I Wont't Let You Down. 😁

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  7. Quel quadro di Nigel Van Wieck è bellissimo. Mi piace molto come artista

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    1. Devo dire che aveva subito catturato anche me, anche per la vicinanza a Hopper.

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    2. In particolare per quella solitudine ;)

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    3. Sì, proprio perché quello era il tema classico delle opere di Hopper.

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