mercoledì 20 marzo 2019

Moncalieri dalla A alla Z (parte I)

Come molti di voi sapranno, specie se avete letto il mio libro Sistema Periodico, sono nato e vivo tutt'ora a Moncalieri. Una cittadina a suo modo particolare, che confinando con Torino ne ha condiviso strettamente la storia. Si estende su di un territorio molto ampio, che comprende anche la collina della Maddalena condivisa col capoluogo piemontese. Gli abitanti di Moncalieri sono quasi sessantamila, il che la rende per numero di residenti il primo comune della città metropolitana di Torino, nonché il quinto dell'intero Piemonte, superando persino alcuni capoluoghi di provincia di questa regione. Ma ogni città ha le sue curiosità e particolarità da scoprire... E allora perché non raccontarvele? Ovviamente in uno dei più classici format di questo blog, quello alfabetico.


A come Alluvioni. Moncalieri ha visto più volte l’esondazione del Po. A mia memoria queste si sono verificate nel 1994, nel 2001 e nel 2016. Della prima ricordo io e mio padre ai giardinetti di Lungo Po, parzialmente sommersi dall’acqua, dove incontrammo un signore che chiese a mio padre di scattare una foto a lui e al figlio; per ringraziarlo lui fece altrettanto e ci mandò poi per posta lo scatto di noi due sullo sfondo dei giardini allagati. Della seconda i danni maggiori li subì la biblioteca, pur essendo lontano dal fiume: le fognature strabordarono e il piano seminterrato (dove ci sono l’emeroteca e la sala conferenze) venne sommerso dall’acqua; ricordo un pomeriggio in cui sui prati antistanti furono stesi ad asciugare decine e decine di quotidiani che erano conservati nell’archivio. Della terza toccò alla biblioteca nuovamente un destino analogo; quel giorno, mentre io e mia madre andavano in macchina al lavoro, in alcuni punti l'acqua aveva quasi raggiunto le strade che collegano Moncalieri a Torino.

B come Biblioteca. La Biblioteca Popolare Educativa Circolante di Moncalieri nacque nel 1914 per iniziativa di Erminia Arduino, una maestra elementare, che si rivolse alla regina parlandole della sua idea di creare una biblioteca a disposizione di tutti i cittadini. La regina lodò l’iniziativa della Arduino, ma non al punto da elargirle finanziamenti. Erminia però non si perse d’animo e, con la proverbiale tenacia piemontese che la contraddistingueva, continuò a lavorare al suo progetto: alla fine le vennero dati alcuni locali all’interno del Real Collegio Carlo Alberto, e così Moncalieri ebbe la sua prima biblioteca pubblica. Nel 1917 Erminia la dedicò alla memoria del nipote Antonio, caduto a soli 21 anni durante la Grande Guerra. Nel 1959 la biblioteca divenne comunale, cambiando più volte sede nel corso degli anni, finché nel 1995 ottenne la sua sede definitiva, occupando un'ex-fabbrica di fiammiferi SAFFA che aveva chiuso i battenti nel 1969.

C come Cinema. Negli anni Sessanta il parroco Don Sineo coinvolse i moncalieresi in una raccolta di donazioni per avere il denaro necessario a ristrutturare la chiesa di Santa Maria della Scala e costruire un oratorio per i ragazzi (che in seguito venne a lui dedicato). Il denaro raccolto fu talmente tanto, che con quello che avanzò dai lavori finanziò la costruzione di un cinema accanto all’oratorio, il King Kong Castello, di proprietà della parrocchia. Il cinema rimase in attività per più di trent'anni; chiuse poi definitivamente per la concorrenza del multisala realizzato nella zona industriale della città.

D come Denza. Nel 1859 padre Francesco Denza dell'ordine dei barnabiti istituì un osservatorio meteorologico nella torretta del Real Collegio Carlo Alberto, istituito nel 1838 dal re per formare i giovani di buona famiglia che avrebbero costituito la futura classe dirigente sabauda. Dopo un'attività durata quasi un secolo, dagli anni Quaranta l'Osservatorio vide un lento declino e degrado; fu poi ristrutturato una ventina d’anni fa grazie all'interessamento del meteorologo Luca Mercalli con l'aiuto della Compagnia San Paolo.

E come Eternit. L’oratorio Don Sineo è rimasto in piedi dalla fine degli Sessanta fino a pochi anni fa. Io l'ho frequentato tra il 1995 e il 2007, e dal 1999 sono stato tra gli animatori. L'oratorio era diviso in due settori, uno pavimentato in gomma (due terzi del locale), l'altro, rialzato rispetto al precedente, in fibra sintetica; per qualche ignota ragione strutturale il primo settore era inclinato con un angolo di circa 30° rispetto alla strada. L'oratorio aveva purtroppo delle strutture realizzate in eternit (cemento-amianto), cosa nota da diversi anni, e a cui si era evitato di provvedere grazie a un cavillo. Qualche anno fa l'oratorio è stato poi demolito.

F come Fucilazione. Il 29 luglio del 1797 nella piazza del comune venne fucilato dalle truppe sabaude lo storico e poeta piemontese Carlo Tenivelli, che era stato messo dal popolo a capo della rivolta per il grano scoppiata in città in quei giorni. In una straziante lettera alla sorella, Tenivelli le raccomandò tutti i suoi libri, in particolare la storia della città, che stava redigendo e che era ancora incompiuta.

G come Grotta. La Grotta Gino è una delle curiosità della città: è una grotta artificiale, realizzata da Lorenzo Gino a partire dal 1855 dopo aver scavato pazientemente per ben trent’anni nel sottosuolo. Un’impresa un po’ folle e un po’ geniale, esempio della proverbiale testardaggine dei piemontesi. Dall’ingresso si percorre uno stretto cunicolo su una barchetta che percorre un rivolo d’acqua sorgiva; fra le pareti ci sono nicchie che un tempo ospitavano 15.000 bottiglie di vino (oggi ne restano pochi esemplari) assieme a diverse statue. Seguono poi slarghi dove si possono ammirare diversi gruppi di statue, assieme a dei giochi d’acqua. Alla fine del tour, salendo una scala si raggiunge il giardino sovrastante, dove i visitatori vengono poi accolti nel ristorante.

20 commenti:

  1. Questo sì che è un modo originale di parlare della propria città.
    Di Moncalieri sapevo solo che faceva da stazione nel primo tratto ferroviario costruito in Piemonte, tutto quello che ho letto qui è una novità assoluta per me. Aspetto il... resto dell'alfabeto cittadino :-D

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    1. In effetti a Moncalieri ci sono ben due stazioni ferroviarie: Moncalieri, quella principale per esempio nella tratta Torino-Fossano, e poi Moncalieri Sangone nella tratta Chivasso-Pinerolo.

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  2. Molto interessante! Mi capita sempre più spesso di imbattermi in blogger ( o altro) del Piemonte e ne sono in qualche modo affascinata, personalità assolutamente interessanti.
    Mitica la maestra elementare ma la regina poteva ben aiutarla!

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    1. Non so se la regina fosse Elena di Montenegro, moglie di Vittorio Emanuele III (all'epoca regina consorte), oppure sua madre Margherita di Savoia (che era la regina madre).

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  3. Ahaha, che storia, la Grotta Gino! :)
    Ma oggi cosa c'è al posto dell'oratorio abbattuto?
    Sai, pensavo che Moncalieri fosse più grande... la sento nominare da quando sono piccolo, ci è nato un mio amico.
    Bellissima la storia del cinema (peccato abbia chiuso, non lo si poteva recuperare con film d'essai, incontri, sala convegni o repliche di vecchi film?).
    La foto dell'alluvione... dovevi mostrarcela!! :D

    Moz-

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    1. Per sapere dell'oratorio, aspetta uno dei prossimi post. 😉
      Il cinema era di proprietà della PARROCCHIA, quindi immagina perché non si poteva. (preferisco non scendere in dettagli per ovvie ragioni, ma dietro le cose parrocchiali c'erano questioni di soldi, alcune delle quali non esattamente legali...)
      La foto dell'alluvione non ho idea di dove sia... forse in qualche album fotografico di mia madre.

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    2. Ah, capito, capito.
      Eh, viva la Chiesa.
      Attendo il post, allora :)

      Moz-

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    3. Adesso che mi viene in mente qualche anno fa nel cinema ci hanno fatto estate ragazzi. Avevo sentito dovesse diventare una birreria o qualche locale del genere, ma a tutt'oggi non se n'è fatto niente. Negli anni è un po' mancato avere un cinema a 5 minuti da casa, con gli amici di quando ero ragazzo infatti non ho mai avuto occasione di andarci, perché chiuse credo nel '99.

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  4. Rieccomi qui, dopo tanto.
    Ma che bell'excursus originale. Dalla tua città ci sono soltanto passato un paio di volte ma non ho mai avuto il piacere di visitarla.
    vedo che anche tu dal punto di vista della produzione libresca non sei rimasto con le mani in mano. adesso "ti linko" un po' in giro.

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    1. Ma dai! Sei passato da queste parti? E l'ultima volta qui si parlava del fritto misto alla piemontese! 😋
      Grazie mille, sei gentilissimo! 😃

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  5. Concordo con Ariano!
    Fantastica la storia della Grotta Gino. :D

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    1. Grazie!
      La Grotta è nel centro storico, a 5 minuti da casa mia.

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  6. Non so il perché Moncalieri è così importante nella mia memoria: forse è dovuto al periodo Sabaudo o ai libi di storia che mi sono passati sotto gli occhi da ragazzino. Non ricordo adesso. In ogni caso credo che un giorno la visiterò, intanto prendo nota della guida che stai postando!

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    1. Beh, direi che può tornare utile, anche se principalmente sto parlando del Centro Storico!

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  7. La grotta probabilmente è la prima cosa che vedrei.

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    1. Eh, è particolare. Nel '96 e '98 mi è capitato di andare a mangiare diverse volte a quel ristorante.

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  8. Moncalieri è secondo me la più bella cittadina della cintura torinese. Conoscevo il cinema e lì vicino c'era anche una trattoria - bocciofila, invece non avevo mai sentito parlare della grotta che ha stuzzicato molto la mia curiosità. Immagino sia visitabile.

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    1. La trattoria-bocciofila non mi vene proprio in mente... comumque sì, la grotta Gino è sempre visitabile.

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  9. Bell'excursus, davvero, Marco. Anche a me piacerebbe parlare del comune in cui sono nato e in cui, nonostante vari tentativi di fuga, ancora oggi vivo, Scandicci. Solo che la sua versione attuale (in centro sembra di essere più o meno al centro di Manhattan) mi piace così poco che potrei elogiarne qualcosa solo parlandone al passato. Condivide con la tua Moncalieri il numero di abitanti e quindi immagino le dimensioni. In effetti è anche il comune più grande della cinta fiorentina.

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    1. Beh, nel post successivo a questa serie di 3 ho raccontato alcuni cambiamenti nella città di Moncalieri legati più al mio vissuto personale, alcuni positivi, altri meno, quindi un tuffo nostalgico nel passato.

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