domenica 20 settembre 2020

Il Ritorno del Cavaliere Oscuro. Torino come Gotham City: Quando si Torna dall'Estate di Ferro

Sono passati diversi anni da quando Bruce Wayne ha smesso di indossare la maschera di Batman. Anni in cui ha vissuto nella sua villa come un recluso, un uomo ormai in declino. Ma una nuova ondata criminale a Gotham City lo costringe a tornare. È però un Batman stanco, invecchiato, indebolito nel fisico, quello che ritorna a fare il lavoro che ha scelto.
E dopo l'estate di ferro il blog Arcani riapre i battenti. Un'estate in cui si è dovuto rinunciare ad alcune cose, altre invece si è potuto farle, anche se in una modalità diversa. Nonostante le premesse di alcuni mesi fa, siamo riusciti a fare il corso estivo in presenza e sono tornato a lezione (tra l'altro era anche il mio decimo anno consecutivo). Sono persino riuscito ad andare al mare.
Dell'inizio del periodo emergenziale ricordo un momento emblematico. A marzo, quando indossare la mascherina equivaleva a dire “sono infetto”, recandomi al lavoro, in una Torino semideserta, cupa e buia per l'approssimarsi della sera, incrocio sul marciapiede una mamma col passeggino, che appena mi vede da lontano cambia strada spaventata; il mio capo mi accoglie dicendo che “Torino è diventata come Gotham”. Poi il lockdown, che per me ha significato smettere di lavorare per quattro mesi: se l'anno scorso ho fatto lezione in quattordici città, quest'anno sono andato solo a Torino/Gotham City. Per lo stress e la reclusione in casa il fisico alla lunga ne ha risentito, tra dolori di stomaco, contratture muscolari e un eccessivo aumento di peso; la capacità vocale e la naturalezza con cui potevo fare anche otto ore di lezione in un giorno non erano più le stesse. Ho passato settimane a rimettere in forma il fisico e la voce, facendo ogni giorno esercizio e recitando ad alta voce le lezioni. Non ho cominciato il corso estivo al massimo della forma, c'è voluto del tempo per recuperare, ma ora fisicamente sono tornato quello di un tempo.
Quello che si sta vedendo adesso alla riapertura delle scuole io ho potuto vederlo con due mesi di anticipo. Mascherine indosso all'ingresso/uscita, contingentati, controllo termico da parte di guardie giurate (tra cui un simpatico energumeno romano, da me subito ribattezzato Massimo Meridio), e poi in corridoio e in bagno (è un'avventura con la mascherina, credetemi); senza mascherina solo in sala docenti e in classe, con banchi singoli e niente ventilatori (nelle mie classi a luglio volevamo morire). Non scendo in particolari ma, piccole ingenuità a parte, da quanto ho visto in certi momenti, c'è solo da toccare ferro e sperare in bene.
Ma è stato bello tornare al lavoro. Con gli studenti, contenti di essere di nuovo assieme, anche se disabituati a intense mattinate di lezione, però in grado di regalare momenti memorabili. E anche coi colleghi: occuparsi della formazione della nuova Robin (cioè la seconda docente di Chimica...), chiacchierare seduti sul divano in corridoio con una collega di Biologia, fino a quel momento sentita solo con Whatsapp, discutere con l'altra dei film Marvel, oppure le assurdità dei colleghi di Fisica e Matematica... Ma per tutto questo dovrete attendere i futuri episodi di Chimica for Dummies. E poi nelle macchinette i wafer venivano solo 30 centesimi... Alla fine è andato tutto bene, e posso dirmi soddisfatto.
E ora? In questo momento sono di nuovo fermo, in attesa di ricominciare più avanti. Almeno per quanto riguarda la mia attività di docente di Chimica, mentre per la formazione in HACCP e sicurezza sui luoghi di lavoro, chissà quando si potrà riprendere. Temo potrebbe essere una parte della mia attività lavorativa destinata a non ripartire affatto. Insomma, se prima camminavo stentamente, adesso procedo con una gamba zoppa. Sento tanta incertezza per il futuro.
E questa situazione ha colpito anche la mia attività letteraria: le vendite del mio ultimo libro sono state tragiche. Presto ripartirò con la campagna promozionale de La Piccola Magia del Quotidiano (non qui sul blog, comprendo che ne siate stufi), e magari si riuscirà a invertire la tendenza, ma non è che ci creda più di tanto. In effetti sto dando la colpa di questo insuccesso all'emergenza sanitaria, quando più propriamente è dovuto a me, al non essere riuscito a produrre qualcosa che potesse destare interesse nei lettori, e bisogna prenderne atto. 
Ma veniamo al blog, che penso vi interessi di più. Personalmente ritengo che quello che avevo da dire si sia concluso con la serie di post uscita prima della pausa estiva; perciò potrei chiudere questo spazio, perché non ci sarebbe altro da aggiungere. Ma nei periodi di stacco ho prodotto un tale quantitativo di materiale da poter vivere di rendita per parecchio tempo, e andrò avanti così. Solo che si tratta sempre degli stessi temi, le solite rubriche, le stesse modalità, persino riprese di vecchie idee; poche le cose nuove. Questo è un segno evidente del declino di questo spazio e del suo blogger. Che però nonostante tutto è tornato, ancora una volta.
A breve inizierà la nuova stagione del blog Arcani.

13 commenti:

  1. Mi sono affacciata oggi anche io. Che dire? Io ancora mi devo riprendere. Lavoro andato. La mia già esigua organizzazione mentale andata. La fiducia nelle istituzioni volatilizzata. La voglia di fare e la speranza di riuscire... quelle ancora persistono.
    Il peso sempre lo stesso. Fortunatamente. Però mi piacerebbe ricominciare a correre.
    Attendo, dunque, la nuova stagione ^_^

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    1. La voglia di fare, di creare con le parole, di innovare, quelle non sono mai venute meno, neanche adesso. In questo momento non sento quella stanchezza apatica e quel malumore che avevo ad aprile-maggio, però un certo abbattimento c'è.
      Quanto al blog, temo che non dobbiate aspettarvi grandi cose dalla nuova stagione. Il meglio è alle spalle. 😐

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    2. L’importante è quello che ti aspetti tu dal blog 😃 Quello che ci aspettiamo “noi”, intesi come lettori, è relativo.
      A me personalmente piacerebbe conoscerti un pò di più come persona: ho apprezzato tanto questo post. E poi, su, un sorriso 😉 Per la prima volta in vita mia anche io faccio un pò fatica, ma ritroveremo il centro di gravità (credo).

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    3. Eh, ma il sorriso non si adatta bene all'immagine del Cavaliere Oscuro... :)

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  2. É stato un anno difficile per tutti, bisogna rimboccarsi le mani, sospirare e farsi coraggio.
    Intanto bentornato sulla blogosfera, aver voglia di dire qualcosa è già un passo avanti.
    Quanto al lavoro a singhiozzo e alle vendite al di sotto delle aspettative... welcome to the club ;-)

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    1. Sì, però non vorrei mai far parte di un club che accettasse tra i suoi soci uno come me.
      Comunque sì, sono tornato, ma ho anche deciso di cambiare il mio modo di approcciarmi alla blogosfera.

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  3. Finalmente riesco a ritornare qui :)

    Condivido in pieno il senso di ansia, frustrazione e quant'altro si è manifestato durante la quarantena; ovviamente non mi posso paragonare alla tua situazione ma posso parlare di come l'ho vissuta io nelle vesti di studentessa. La "mia quarantena" è stata davvero infruttuosa e inconcludente: non sapevo cosa avrei fatto nella sessione estiva, era davvero un'incognita per me. Cominciavo una materia e poi l'abbandonavo, complice il fatto di non poter studiare con nessuno e non poter rivolgere domande ai professori.

    Questa estate sono stata al mare anche io per quattro giorni, non molto lontano da casa - Ladispoli - (tu dove sei stato, se non sono indiscreta?), e la mia sessione estiva, per la prima volta da quando ho cominciato la mia (dis)avventura all'università, è andata alla grande, perlomeno in termini quantitativi. A giugno ho estinto Fisica II, a luglio C. Organica I e C. Analitica I, a settembre C. Ambientale (esame a scelta).
    Ma la strada, purtroppo, è ancora piuttosto lunga.
    Spero di trovare il giusto "coraggio" per cominciare a studiare C. Analitica III con la speranza di darlo a novembre, chissà.
    A ogni modo, sono soddisfatta di aver fatto molto di più della mia cerchia di compagni che, al contrario di me, sono stati ben più a zonzo!

    Sono contenta che tu abbia ripreso parzialmente le tue attività di insegnante, spero che tu stia più su con il morale e continui a coltivare il positivo!

    Per quanto riguarda il tuo blog, ti ho già accennato quanto io abbia da recuperare; magari a poco a poco ci riuscirò :)
    Comunque sia, sono certa che i contenuti che usciranno da questa nuova stagione in poi saranno, come sempre, interessanti; spero che questo spazio non chiuda mai anche se la scelta è ovviamente tua.

    Riguardo al tuo libro, non penso proprio che tu abbia prodotto un qualcosa che non è interessante; dal canto mio continuo a pensare che sia davvero difficile auto-promuoversi et similia... comunque sia, penso che l'importante sia non arrendersi e continuare a scrivere quello che dapprima piace a noi stessi, se si raggiunge questo piccolo-grande obiettivo dobbiamo essere indubbiamente soddisfatti :)
    Insomma, il sogno di pubblicare un libro ce l'ho anch'io e so già quel che mi aspetta, ma spero che il fatto delle vendite non scoraggi i tuoi propositi di continuare a scrivere perché sei un autore molto bravo e originale!
    Dovrò "liberarmi" ancora di qualche altro libro, così potrò acquistarne qualche altro dei tuoi! ;)

    Un caro saluto,
    Eleonora

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    1. Ciao Eleonora, è bello risentirti! 😀

      Al mare sono stato, come tutti gli anni, ad Alassio, dove in spiaggia il concetto di "distanziamento sociale", era appunto un concetto. Tornato dal pranzo, un gruppo di ragazzi aveva messo gli asciugamani a soli 20 cm dal mio.

      Mi fa piacere sapere che ti sei tolta alcuni degli esami più tosti. Ma Analitica III cos'è? Analitica Strumentale?

      Per quanto riguarda il blog, io penso di aver toccato il punto di massimo nei post usciti tra maggio e giugno. Penso sia per questo che me la sono presa con chi li commentava a senso, senza neanche averli letti. Comunque inevitabilmente da lì in poi è una discesa, più che altro avverto una certa ripetitività nei temi, che magari potrebbe avvertire poco chi frequenta questi spazi da meno tempo.
      Però, appunto, giudicherete voi. 🙂

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    2. Ho visto la località in cui sei stato, mi sembra davvero molto carina! :)
      Credo che un po' ovunque il concetto di "distanziamento" venga preso molto alla larga, appunto.

      Per Analitica III, ci hai visto giusto: spettroscopia, cromatografia, elettroforesi, cose assurde sul metodo di validazione... insomma, è un esame parecchio mnemonico e io con la memoria non ci vado proprio forte, dovrò ripetere all'infinito sperando di imparare il più possibile.

      Ti capisco, anche io alle volte quando condivido qualche capitolo delle mie storie con "il pubblico", mi ritrovo dei commenti poco accorti o "inutili" e comprendo la mia e l'altrui fatica nel redigerli, perciò sarebbe bello ricevere commenti costruttivi e soprattutto attinenti.
      Proprio per questo ho preferito aspettare nel commentare i tuoi post: ho visto che sono molto corposi e che vanno "analizzati" con minuzia, per cui ci tengo a leggermeli per bene! ;)

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    3. Più che altro Alassio ha la particolarità di avere l'unica (o una delle poche) spiagge sabbiose della Liguria.

      Da noi nella triennale era impostato in maniera diversa:
      - C. Analitica A: equilibri in soluzione
      - C. Analitica B: titolazioni
      - C. Analitica Strumentale A: spettroscopia
      - C. Analitica Strumentale B: cromatografia

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    4. Mamma mia... a noi uniscono A e B inserendoci anche altre tecniche, quindi è un bel casino. In ogni caso, spero di uscirne! 🙈

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  4. Bentornato anche da parte mia.
    Ti auguro di ritrovare al più presto la serenità lavorativa che è quella più importante ...il resto può aspettare, ciao

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    1. Pian piano, un po' per volta, si sta già ripartendo.
      Grazie, Max.

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