E finalmente, dopo questa lunga attesa, posso presentarvi il mio ultimo libro:
La Piccola Magia del Quotidiano
Devo dire che si tratta di un libro profondamente diverso dai suoi predecessori. Quindici racconti che potrebbero essere catalogati come mainstream; ma le storie sono in effetti un po' una commistione di generi differenti: c'è sicuramente una componente di fondo divertente, quasi umoristica, qua e là qualche tocco di fantastico, se non fiabesco, qualcosa del racconto di formazione, e persino il genere rosa. Può sembrare una scelta piuttosto strana, date le mie precedenti pubblicazioni, ma ha un suo perché, che emerge dalla lettura del testo.
Il libro intende dare risalto a un qualcosa che spesso nelle nostre vite così frenetiche tende a sfuggirci, ovvero quel che c'è di speciale, quella magia tutta particolare, che si trova nelle semplici cose di tutti i giorni.
Come i libri, che hanno una grande parte nelle nostre vite: i racconti parlano di scrittori, libri e persino delle parole stesse. E poi il cibo. Cosa c'è di più semplice e quotidiano del mettersi a tavola a mangiare? In molti dei racconti c'è la presenza di un particolare cibo: il gelato, i dolci, il caffè, la pizza, il sushi... Ma soprattutto la magia del quotidiano sta nell'incontrarsi delle persone. Le storie sono legate una all'altra attraverso il complesso di relazioni tra i personaggi, che compaiono prima in un racconto, poi in un altro, i protagonisti di uno parlano dei personaggi di un altro racconto che conoscono, magari hanno studiato assieme o sono imparentati... Come se l'insieme formasse una sorta di romanzo corale. E sullo sfondo la città di Torino e il Piemonte, dipinti nella loro serena quotidianità, come ideale ambientazione del libro.
Il libro intende dare risalto a un qualcosa che spesso nelle nostre vite così frenetiche tende a sfuggirci, ovvero quel che c'è di speciale, quella magia tutta particolare, che si trova nelle semplici cose di tutti i giorni.