Come ultimo post di questo 2017 ho deciso di proporre cinque citazioni, che secondo me ripercorrono bene i temi trattati in due anni di questo atipico e anticonvenzionale blog.
“La Chimica è la scienza
della materia e dei cambiamenti che in essa possono avvenire. Il mondo della
chimica racchiude perciò tutta la materia che ci circonda – le rocce su cui
poggiamo, il cibo che mangiamo, la carne di cui siamo fatti, il silicio con cui
costruiamo i computer. Non c’è alcun materiale al di fuori dell’interesse della
chimica, sia esso vivo o morto, vegetale o minerale, sulla Terra o su di una
stella lontana.”
(Peter
Atkins & Loretta Jones)
“Le parole sono singolarmente
la forza più potente a disposizione dell’umanità. Possiamo scegliere di usare
questa forza in modo costruttivo con parole di incoraggiamento o in modo
distruttivo usando parole di disperazione. Le parole hanno energia e potenza
nella loro capacità di aiutare, guarire, ostacolare, ferire, danneggiare,
umiliare e renderci umili.”
(Yehuda
Berg)
“La paura ci rende ciechi
e noi tocchiamo ciascuna paura con l’avida curiosità dell’interesse personale,
cercando di ricavare un intero da cento parti. Captiamo la forma. I bambini
l’afferrano facilmente, la dimenticano, tornano a impararla da adulti. La forma
è là, e tutti arriviamo presto o tardi a comprendere che cosa è: è la forma di
un cadavere sotto un lenzuolo. Tutte le nostre paure assommano a una sola,
grande paura: abbiamo paura del cadavere sotto il lenzuolo. È il nostro
cadavere. E il grande significato della narrativa dell’orrore, in tutte le
epoche, è che essa serve da prova generale per la nostra morte.”
(Stephen
King)
“Quello che molti ignorano
è che il nostro cervello è fatto di due cervelli. Un cervello arcaico, limbico,
localizzato nell’ippocampo, che non si è praticamente evoluto da tre milioni di
anni a oggi, e non differisce molto tra l’homo sapiens e i mammiferi inferiori.
Un cervello piccolo, ma che possiede una forza straordinaria. Controlla tutte
quelle che sono le emozioni. Ha salvato l’australopiteco quando è sceso dagli
alberi, permettendogli di fare fronte alla ferocia dell’ambiente e degli
aggressori. L’altro cervello è quello cognitivo, molto più giovane. È nato con
il linguaggio e in 150mila anni ha vissuto uno sviluppo straordinario,
specialmente grazie alla cultura.”
(Rita
Levi Montalcini)
“Il viaggio non finisce
mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria,
in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della
spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era
vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già
visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel
che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le
messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non
c'era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a
fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore
ritorna subito.”
(José
Saramago)