sabato 20 gennaio 2018

Le Word Cloud del Mio Libro

L’ultimo post che ho pubblicato mi ha costretto a dover modificare un po’ il programma editoriale che avevo stabilito... e così eccoci qui.
Come magari ricorderete, su Google Libri è presente un’anteprima del mio ultimo libro, Su di un Mondo Lontano una Moltitudine di Stelle. Ma Google si spinge più in là: infatti riporta anche una lista delle “parole e frasi comuni” che vi ricorrono, un po' come dei tag.
Mi ero chiesto se con questa lista potessi magari farci qualcosa, e a un certo punto mi è venuta un’idea: usarla per creare delle word cloud. Se non sapete cosa sono, ve lo spiego in breve: si tratta di un insieme di parole (ripetute o meno) disposte in modo da realizzare una figura. Se queste formano anche una frase di senso compiuto sono chiamate "calligramma". Ecco allora delle word cloud realizzate su misura per le sei sezioni in cui è suddiviso il mio libro.

martedì 16 gennaio 2018

1999-2000

Era l’ottobre del 1999, ero in seconda liceo ed era il tempo migliore e peggiore della mia vita. Un pomeriggio ero assieme ai miei amici in oratorio: eravamo lì per pulire e metterlo un po’ in ordine, perché a breve avremmo cominciato al sabato a fare gli animatori ai bambini. Mentre lavoravamo, ci teneva compagnia la radio che aveva portato con sé una delle ragazze. A un certo punto sentimmo un potente attacco di chitarra seguito dalle parole: “You better believe I'm coming, you better believe what I say, you better hold on to your promises.” Le ragazze se n’erano andate via un momento; quando furono tornate, quello che all’epoca era il mio migliore amico disse loro: “Ah, vi siete perse delle canzoni spettacolari! Hanno dato My Favourite Games e Promises!” Nel 1999, quando ancora non c'era Youtube, se volevi sentire una canzone che ti piaceva dovevi aspettare pazientemente che la passassero per radio o su MTV oppure avere il CD o la cassetta.

mercoledì 10 gennaio 2018

In Conclusione dello Speciale...

Lo speciale dedicato ai vizi capitali è terminato e spero sia stato di vostro gradimento. Penso che sia stato interessante vedere come ciascuno di essi abbia potuto venire rappresentato attraverso i diversi modi proposti dal viaggio.



sabato 6 gennaio 2018

Viaggio Multimodale nei Vizi Capitali (7/7): Accidia

"Al pari degli altri sei peccati capitali, l'accidia era considerata progenitrice di un'intera famiglia di peccati minori, o veniali, tra i quali l'ozio, la pigrizia, l'irrequietezza del corpo, l'instabilità e la verbosità." (Thomas Pynchon)

Molto spesso l'accidia viene vista come un sinonimo di pigrizia; in realtà si tratta in genere di qualcosa di più specifico, una sorta di "pigrizia mentale", intesa come una mancanza di volontà, il lasciarsi scorrere addosso gli eventi senza intervenire in alcun modo su di essi, come anche il non mostrare alcun interesse per il proprio ruolo all'interno della società e del mondo.
Il demone dell'accidia è Belfagor e l'animale che rappresenta questo vizio è l'asino; la virtù che le si oppone è la diligenza.

martedì 2 gennaio 2018

Viaggio Multimodale nei Vizi Capitali (6/7): Invidia

"L'invidia apriva loro gli occhi: è un demone che non si lascia sfuggire nulla, e che trae conclusioni da ogni cosa, proprio come la gelosia." (Jean de La Fontaine)

L'invidia inizia con il guardare. Prima l'altro, poi se stessi. Quindi si passa a fare il confronto. E se ci si trova in difetto rispetto all'altro, le risposte che ne possono venire sono due: migliorare se stessi per cercare di raggiungere il valore dell'altro oppure prendere a invidiarlo, sputando veleno su di lui. Fate quindi grande attenzione, perché è breve il passo dall'ammirazione all'invidia, da ciò che è onorevole a ciò che invece non lo è. Il cosiddetto "odio in rete" nasce spesso da qui e diviene poi quella che io chiamo invece "aggressività in rete": sfogare la rabbia su chi non è la causa dei propri problemi, perché ritenuto (a torto o a ragione) in una condizione più felice e quindi esecrabile, usandolo quindi come valvola di sfogo o capro espiatorio.
Il demone dell’invidia è Leviathan e l’animale che rappresenta questo vizio è il cane; la virtù che le si oppone è la carità.