sabato 27 aprile 2019

Chimica for Lovers #3: Latte

Nuovo episodio di Chimica for Lovers, la rubrica dedicata alle domande più interessanti che mi sono state fatte dai miei studenti.
A lezione mi piace parlare di latte e derivati, perché è un ottimo modo con cui fare esempi presi dalla quotidianità, inoltre tengo anche corsi di igiene degli alimenti. Spesso mi viene fatta la domanda: “Perché alcune persone non riescono a digerire il latte?”

martedì 23 aprile 2019

Viaggio Multimodale: The Journey

Terzo e ultimo post di questo speciale trittico di Viaggi Multimodali, basato sul ripercorrere lo show dei Pink Floyd The Man and The Journey. Dopo il viaggio all'interno della sua giornata, il nostro eroe parte per l'avventura.

The Beginning
Per l'inizio del viaggio ho scelto il romanzo umoristico di Jerome K. Jerome Tre uomini in barca (per non parlare del cane). Stressato dalla vita moderna che lo ha reso ipocondriaco, il protagonista decide di fare una gita risalendo in barca il Tamigi assieme a due amici e al suo cane. Il viaggio è costellato da una serie di gag sulle gioie e i dolori della vita in barca, unite a una serie di divertenti divagazioni, il tutto condito dal miglior humour inglese.

venerdì 19 aprile 2019

Viaggio Multimodale: The Man

Nel post precedente abbiamo esaminato The Man and The Journey, due suite che i Pink Floyd proponevano durante i concerti nel 1969, che descrivevano il viaggio nella giornata di un uomo e un avventuroso viaggio fa lui intrapreso. L'idea di questa miniserie di post è di reinterpretare le due suite attraverso i modi dei Viaggi Multimodali: ne verrà fuori un percorso diverso, anche se comunque ispirato da quel lavoro musicale. Oggi inizieremo con The Man, nel post successivo passeremo a The Journey.

Daybreak
Per raccontare l'inizio della giornata del nostro personaggio, ho deciso di non allontanarmi subito dai Pink Floyd: vi propongo infatti il curioso brano Alan’s Psychedelic Breakfast (1970), in cui la musica accompagna la colazione di un uomo, con tanto di effetti rumoristici registrati ad hoc.


lunedì 15 aprile 2019

Viaggio Multimodale con The Man and The Journey

Ricordate i miei Viaggi Multimodali? Ormai sono un marchio di fabbrica di questo blog, e in questa loro ennesima riproposizione ne vedremo una versione alquanto diversa. Ma prima lasciatemi fare un'introduzione.
The Man and The Journey era uno show che i Pink Floyd proponevano nei loro concerti nel 1969, nel corso del quale eseguivano due suite, The Man e The Journey. Non era propriamente materiale inedito, in quanto si trattava di una serie di brani provenienti dagli album More e Ummagumma e alcuni singoli, anche se diversi passaggi erano parecchio rimaneggiati ed estesi, oltre alla presenza di brani di raccordo del tutto inediti. I Pink Floyd avevano avuto intenzione di pubblicare una registrazione del live, ma alla fine non se ne fece nulla. Perciò ne iniziarono a circolare diverse registrazioni bootleg; in particolare quella registrata ad Amsterdam da una radio olandese il 17 settembre 1969 era di ottima qualità, tanto che nel 2016 è stata infine pubblicata ufficialmente.
Il concept della prima suite era di raccontare attraverso la musica la giornata di un uomo, seguendolo lungo alcuni momenti: risveglio, lavoro, tè delle cinque, pomeriggio, sesso, dormire, sognare, nuovo risveglio. Il secondo concept raccontava invece di un avventuroso viaggio da lui intrapreso. 
In tabella è riportata la scaletta delle due suite, assieme a quello che era il brano originale; cliccando sul titolo di ciascuno, potete ascoltarlo su youtube.

mercoledì 10 aprile 2019

Ore d'Orrore: la Tanatoevangelesi

Ben ritrovati, piccoli vampirettini miei. Il vostro amato Dottor χ è qui a spalancarvi ancora una volta le porte del suo lugubre laboratorio degli orrori. Anche se la rubrica Ore d'Orrore è da tempo terminata ed è divenuta un libro, ogni tanto mi piace tornare per qualche approfondimento... Stavolta non ci sarà la mia bella assistente Vulnavia a fare gli onori di cripta, ma sarò di nuovo io, in carne e provette, a parlarvi di un argomento che sono certo solleticherà le vostre animelle, facendovi rabbividire di raccapriccio...

sabato 6 aprile 2019

Chimica for Lovers #2: Direzione di una Reazione

Nuovo episodio di Chimica for Lovers, la rubrica dedicata alle domande più interessanti postemi dai miei studenti, e quindi speculare a Chimica for Dummies, la rubrica dedicata invece ai loro interventi più demenziali e assurdi. Insomma, queste due rubriche sono un po' come i piatti di una bilancia che cercano di equilibrarsi, pendendo ora da una parte ora dall'altra... e questa immagine descrive bene anche l'argomento di questo post.

lunedì 1 aprile 2019

Moncalieri e la Persistenza della Memoria

C’era un tempo l’oratorio Don Sineo, dove da ragazzino frequentavo Estate Ragazzi; qualche anno dopo assieme ai miei amici facevo l'animatore al sabato pomeriggio, e più avanti sono stato catechista e poi animatore di un gruppo delle superiori. Ricordo la scaletta di metallo verniciata di verde scuro e la porta a vetri all’ingresso; all'interno il pavimento rivestito in gommato era misteriosamente inclinato rispetto alla strada, a destra c'era la gabbia dei palloni con la rete da pallavolo, a sinistra il bagno in cui si entrava con le porte a battente tipo saloon, e più avanti il bancone, che poi sarebbe stato rimosso; in fondo c'era il palchetto rialzato, alla cui destra si trovava la porta da cui si scendeva nel cucinino. L'ultimo anno che lo frequentai ci portammo dall'altro oratorio il calcio balilla e il mitico biliardo "coi funghetti": il mio gruppo era stato esiliato lì dal parroco, che non tollerava usassimo l'altro oratorio. Ora di tutto questo non rimane più niente: l'oratorio è stato demolito, distrutto dall'incuria e dall'indifferenza, e ora al suo posto c'è un campetto da calcio in erba sintetica. Qualche tempo fa sono passato di lì per vederne i resti, e anche se da molto tempo sono lontano da quel mondo, mi ha fatto un certo effetto rendermi conto che quel luogo dove avevo vissuto parte della mia vita non esisteva più. Ma i ricordi di quel posto e delle persone che l'hanno vissuto continuano a permanere in me. I ricordi sanno essere particolarmente resilienti.