"L'invidia apriva loro gli occhi: è un demone
che non si lascia sfuggire nulla, e che trae conclusioni da ogni cosa, proprio
come la gelosia." (Jean de La Fontaine)
L'invidia inizia con il guardare. Prima l'altro, poi se stessi. Quindi si passa a fare il confronto. E se ci si trova in difetto rispetto all'altro, le risposte che ne possono venire sono due: migliorare se stessi per cercare di raggiungere il valore dell'altro oppure prendere a invidiarlo, sputando veleno su di lui. Fate quindi grande attenzione, perché è breve il passo dall'ammirazione all'invidia, da ciò che è onorevole a ciò che invece non lo è. Il cosiddetto "odio in rete" nasce spesso da qui e diviene poi quella che io chiamo invece "aggressività in rete": sfogare la rabbia su chi non è la causa dei propri problemi, perché ritenuto (a torto o a ragione) in una condizione più felice e quindi esecrabile, usandolo quindi come valvola di sfogo o capro espiatorio.
Il demone dell’invidia è Leviathan e l’animale che rappresenta questo vizio è il cane; la virtù che le si oppone è la carità.
Il demone dell’invidia è Leviathan e l’animale che rappresenta questo vizio è il cane; la virtù che le si oppone è la carità.
Arte
A rappresentare questo vizio nell'arte ho scelto L'Invidia, dipinto da Giotto nel 1306.
L'Invidia viene qui raffigurata come una donna anziana e cornuta (quindi con sembianze demoniache), con serpente che le esce dalla bocca, simbolo del suo essere velenosa maledicendo gli altri; ma questo le si ritorce anche contro colpendole gli occhi, colpevoli di guardare gli altri invece di se stessa. In mano regge un sacco, simboleggiante l'avarizia, in opposizione alla virtù che le si contrappone, ovvero la Carità. Le fiamme che si sprigionano ai suoi piedi simboleggiano sia l'inferno sia il bruciare del desiderio inappagato per le cose altrui.
L'Invidia viene qui raffigurata come una donna anziana e cornuta (quindi con sembianze demoniache), con serpente che le esce dalla bocca, simbolo del suo essere velenosa maledicendo gli altri; ma questo le si ritorce anche contro colpendole gli occhi, colpevoli di guardare gli altri invece di se stessa. In mano regge un sacco, simboleggiante l'avarizia, in opposizione alla virtù che le si contrappone, ovvero la Carità. Le fiamme che si sprigionano ai suoi piedi simboleggiano sia l'inferno sia il bruciare del desiderio inappagato per le cose altrui.
Letteratura
A rappresentare l'invidia nella letteratura ho scelto il personaggio di Iago nell'Otello di William Shakespeare.
Il mefistofelico Iago è invidioso di Cassio, di cui vorrebbe avere il prestigio e il suo ruolo di luogotenente nelle armate di Venezia; attua allora un infido stratagemma per sbarazzarsi del rivale: fa credere a Otello, comandante in capo delle armate, che la sua amata Desdemona lo tradisca con Cassio. In preda a una violenta gelosia, Otello uccide Desdemona; ma quando comprende che si è trattato di un inganno di Iago si uccide a sua volta. A conclusione del dramma Iago verrà poi arrestato e il ruolo di comandante dell'esercito di Venezia sarà di Cassio.
Cinema
Come rappresentante del vizio dell'invidia nel cinema ho scelto il film Amadeus (1984). La pellicola racconta la vita (in parte romanzata) di Wolfgang Amadeus Mozart e soprattutto della sua rivalità con Antonio Salieri; quest'ultimo, invidioso del maggiore talento di Mozart e offeso per il mancato riconoscimento del proprio lavoro, ne provoca la morte avvelenandolo.
Questa diceria è quasi di certo storicamente falsa, ma nel tempo ha ispirato diverse opere: per esempio era già stata utilizzata nel 1830 dallo scrittore russo Aleksandr Puškin in Mozart e Salieri, opera che precedentemente aveva proprio intitolato Invidia.
Questa diceria è quasi di certo storicamente falsa, ma nel tempo ha ispirato diverse opere: per esempio era già stata utilizzata nel 1830 dallo scrittore russo Aleksandr Puškin in Mozart e Salieri, opera che precedentemente aveva proprio intitolato Invidia.
Musica
Per rappresentare l'invidia nella musica ho scelto la canzone Babooshka di Kate Bush (1980).
Il brano racconta di una moglie che decide di mettere alla prova la fedeltà del marito. Comincia così a scrivergli delle lettere profumate, facendosi passare per una ragazza di nome Babooshka, che ha quelle caratteristiche che aveva da giovane e che il marito non ormai non vede più in lei. Ma a un certo punto il gioco le sfugge di mano, quando, in preda alla gelosia, la donna inizia a essere invidiosa di Babooshka, che però è lei stessa.
Su di un Mondo Lontano una Moltitudine di Stelle
Il racconto Lo Scambio racconta di Vito, un uomo meschino e disgustoso. Vito è profondamente invidioso di Michele Maltese, un giovanotto bello, ricco e affascinante, che non fa che riempire le riviste di gossip con le sue svariate storie d'amore con donne bellissime. Grazie a un feticcio africano Vito compie una stregoneria per prendere il suo posto, scambiando il proprio corpo col suo; ma nella vita di ciascuno di noi ci sono lati positivi e anche lati negativi, ed è questo che Vito scoprirà a sue spese...
Potete trovare il mio libro sia in formato cartaceo che digitale, cliccando qui sulle parole.
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Nell'augurarvi un buon anno nuovo, vi pongo la solita domanda: quali sono le vostre associazioni con l'invidia?
Ottime associazioni le tue.
RispondiEliminaA me viene in mente solo Kevin Spacey nel film incentrato proprio sui peccati capitali "Seven", che infine come coronamento del suo visionario piano sa già che l'ultima vittima sarà lui stesso e ha scelto di simboleggiare proprio l'invidia perché in fondo è invidioso della vita "normale" degli altri.
In effetti è stato rivedere Seven in TV qualche mese fa ad avermi ispirato questo nuovo viaggio. :)
EliminaLe scelte per il peccato di invidia sono perfette e le condivido tutte… che poi mi hai tirato fuori pure la meravigliosa Babooshka! ;-)
RispondiEliminaNon è il video originale del singolo (che era amche abbastanza noto), ma un'esibizione dal vivo dove la Bush metteva in mostra tutto il suo fascino. ;)
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