E dopo tutta un'estate, si alza nuovamente il sipario sul blog Arcani. In passato la riapertura è sempre avvenuta a novembre, concomitante con la presentazione del mio ultimo libro, ma quest'anno ho deciso di anticipare di un paio di mesi, in modo da non lasciare il blog in sospeso per troppo tempo. Prima di dare il via a questa nuova stagione, permettetemi però di fare alcune considerazioni.
Quello trascorso non è stato un anno semplice. Io sono un libero professionista con partita IVA; mi sposto da un posto all'altro per tenere dei corsi, e non è che le cose vadano proprio benissimo. Tempo fa una blogger sciocchina, saputo che insegno, si augurava che non fossi "uno di quelli che finiscono nella lista nera dopo appena tre giorni". Non avete idea di quanto lo abbia trovato insultante. Noi insegnanti lavoriamo in contesti non sempre facili, in cui dobbiamo cavarcela da soli. A volte con studenti che ci vedono alla stregua di intrattenitori: se non riusciamo a vincere la loro noia, abbiamo fallito. Io però ce la metto tutta: mostro video, costruisco modellini molecolari, faccio reazioni dal vivo, racconto esempi dalla quotidianità o dalla biologia, avvio discussioni sugli argomenti trattati... E trovo studenti meravigliosi a cui far lezione, per cui le soddisfazioni sono state tante. Purtroppo non è sempre così: quest'inverno io e i miei colleghi abbiamo avuto una classe che ci ha dato un sacco di problemi, dentro e fuori dall'aula. Nel report sulla qualità didattica, uno studente, che per un anno non ha fatto un tubo, si è anche permesso di suggerirmi di cambiare mestiere.
Ma lavoro è anche ciò che vi ruota attorno. Nel mio caso significa, per esempio, lottare per i propri diritti e quelli dei colleghi, senza ottenere nulla, salvo insulti; litigare per mesi per farsi pagare un corso tenuto 10 mesi prima; perdere un incarico per la leggerezza di una collega perché, per stanchezza, non ti sei tutelato; persino vedere un collega farti le scarpe per mettersi in mostra. E tutto ciò solo quest'anno. C'è poi la precarietà, che rende tutto eternamente incerto, perciò bisogna tenersi buoni studenti, collaboratori, capi. A prescindere dal loro modo di comportarsi. Altrimenti quella è la porta. Potrei raccontare anche di altro, per esempio di mobbing orizzontale, ma tanto... Altro che lista nera.
Ma soprattutto l'insegnante è una persona e ha la sua sensibilità; è come un attore che una volta in scena deve tenere il mondo di fuori mentre recita la sua parte, fingendo col pubblico che vada tutto bene. Anche quando non è così. Perdonatemi lo sfogo, ma sentivo il bisogno di non lasciare la cosa senza una replica perché, per quanto mi piaccia quello che faccio, quest'anno ne ho viste troppe.
Ma ora passiamo al blog, che è il vero motivo per cui siamo qui. Fin dagli esordi Arcani è stato atipico: all'inizio l'avevo concepito come un "blog a scadenza", poi ho voluto rinnovarlo per un'altra stagione, infine ho deciso di continuare e ha assunto questa strana connotazione di “blog a intermittenza”. Questo pubblicare a periodi è dovuto a necessità: per me non è semplice andare avanti in maniera indefinita: intanto perché nel mondo del blogging ci sono finito un po' per caso, quindi non ho proprio l'anima del blogger (e si vede), e poi perché preferisco pianificare in anticipo un calendario di uscite. Per questo nell'ultimo anno i post sono stati pubblicati a periodi e anche in futuro si continuerà così: mi serve per trovare argomenti da proporre e scrivere i relativi post, così da evitare di trovarmi nella situazione di non saper più che dire.
Detto questo, che cosa ci sarà in questa nuova stagione del blog? Nessuna grossa novità, per il momento: diciamo che si continua col percorso già tracciato nell'ultimo anno. Torneranno alcune rubriche e alcune modalità di post che ho già utilizzato in passato; più avanti verranno lanciate delle nuove rubriche, e troverà spazio anche un po' di Chimica, seppur in modo anticonvenzionale.
Detto questo, ci si vede tra qualche giorno per dare il via alla nuova stagione.
"Parti. Senza mappe, non importa. L’importante è attraversare i confini. E augurarsi che la strada sia lunga, che i mattini d’estate siano tanti quando sbarcherai nei porti… Dopotutto l’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso." (Anne Carson)
Quello trascorso non è stato un anno semplice. Io sono un libero professionista con partita IVA; mi sposto da un posto all'altro per tenere dei corsi, e non è che le cose vadano proprio benissimo. Tempo fa una blogger sciocchina, saputo che insegno, si augurava che non fossi "uno di quelli che finiscono nella lista nera dopo appena tre giorni". Non avete idea di quanto lo abbia trovato insultante. Noi insegnanti lavoriamo in contesti non sempre facili, in cui dobbiamo cavarcela da soli. A volte con studenti che ci vedono alla stregua di intrattenitori: se non riusciamo a vincere la loro noia, abbiamo fallito. Io però ce la metto tutta: mostro video, costruisco modellini molecolari, faccio reazioni dal vivo, racconto esempi dalla quotidianità o dalla biologia, avvio discussioni sugli argomenti trattati... E trovo studenti meravigliosi a cui far lezione, per cui le soddisfazioni sono state tante. Purtroppo non è sempre così: quest'inverno io e i miei colleghi abbiamo avuto una classe che ci ha dato un sacco di problemi, dentro e fuori dall'aula. Nel report sulla qualità didattica, uno studente, che per un anno non ha fatto un tubo, si è anche permesso di suggerirmi di cambiare mestiere.
Ma lavoro è anche ciò che vi ruota attorno. Nel mio caso significa, per esempio, lottare per i propri diritti e quelli dei colleghi, senza ottenere nulla, salvo insulti; litigare per mesi per farsi pagare un corso tenuto 10 mesi prima; perdere un incarico per la leggerezza di una collega perché, per stanchezza, non ti sei tutelato; persino vedere un collega farti le scarpe per mettersi in mostra. E tutto ciò solo quest'anno. C'è poi la precarietà, che rende tutto eternamente incerto, perciò bisogna tenersi buoni studenti, collaboratori, capi. A prescindere dal loro modo di comportarsi. Altrimenti quella è la porta. Potrei raccontare anche di altro, per esempio di mobbing orizzontale, ma tanto... Altro che lista nera.
Ma soprattutto l'insegnante è una persona e ha la sua sensibilità; è come un attore che una volta in scena deve tenere il mondo di fuori mentre recita la sua parte, fingendo col pubblico che vada tutto bene. Anche quando non è così. Perdonatemi lo sfogo, ma sentivo il bisogno di non lasciare la cosa senza una replica perché, per quanto mi piaccia quello che faccio, quest'anno ne ho viste troppe.
Ma ora passiamo al blog, che è il vero motivo per cui siamo qui. Fin dagli esordi Arcani è stato atipico: all'inizio l'avevo concepito come un "blog a scadenza", poi ho voluto rinnovarlo per un'altra stagione, infine ho deciso di continuare e ha assunto questa strana connotazione di “blog a intermittenza”. Questo pubblicare a periodi è dovuto a necessità: per me non è semplice andare avanti in maniera indefinita: intanto perché nel mondo del blogging ci sono finito un po' per caso, quindi non ho proprio l'anima del blogger (e si vede), e poi perché preferisco pianificare in anticipo un calendario di uscite. Per questo nell'ultimo anno i post sono stati pubblicati a periodi e anche in futuro si continuerà così: mi serve per trovare argomenti da proporre e scrivere i relativi post, così da evitare di trovarmi nella situazione di non saper più che dire.
Detto questo, che cosa ci sarà in questa nuova stagione del blog? Nessuna grossa novità, per il momento: diciamo che si continua col percorso già tracciato nell'ultimo anno. Torneranno alcune rubriche e alcune modalità di post che ho già utilizzato in passato; più avanti verranno lanciate delle nuove rubriche, e troverà spazio anche un po' di Chimica, seppur in modo anticonvenzionale.
Detto questo, ci si vede tra qualche giorno per dare il via alla nuova stagione.
"Parti. Senza mappe, non importa. L’importante è attraversare i confini. E augurarsi che la strada sia lunga, che i mattini d’estate siano tanti quando sbarcherai nei porti… Dopotutto l’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso." (Anne Carson)
Bentornato.
RispondiEliminaGrazie Nick. :)
EliminaBentornato!
RispondiEliminaIo comunque l'uscita della blogger non l'ho capita, onestamente.
Nella lista nera di cosa?
Secondo lei alcuni insegnanti sono brutte persone e quindi gli studenti li mettono in una lista nera in cui ci sono "quelli che non ci vanno a genio".
EliminaA me preoccupano le persone che dividono il mondo tra "noi" e "loro", e mettono questi ultimi in una lista di proscrizione. E' una visione infantile del mondo. Ho già visto delle persone ragionare in questo modo e posso assicurare che si arriva al patologico.
Ho solo voluto mostrare (come se ce ne fosse bisogno) che dietro il blogger, come dietro l'insegnante, c'è una persona reale con problemi, incertezze e fragilità. Come per tutti, del resto.
Caro Marco hai tutta la mia solidarietà per quanto riguarda l'insegnamento, è una vera fatica😒 Per il resto sono contenta di rileggerti e scrivi quando vuoi! Il blog non è un obbligo, ci permette però di fare quello che ci piace, molto spesso di organizzare le idee e mantenere i contatti con persone che altrimenti non conosceremo mai 😊 A risentirci su questi schermi, dunque,!!
RispondiEliminaDevo dire che grazie al blogging ho imparato e prodotto molto, quindi ben venga! :D
EliminaIl blogging a intermittenza è anche la modalità che ho adottato io, anche se ancora si vede poco. Quella in corso, per esempio, che ho interrotto solo per il breve ricordo di Ceronetti, è una finta pausa estiva, nel senso che sarebbe esistita anche se la stagione fosse stata un'altra. Lo trovo anch'io un modo più sano di procedere, se scrivere sul blog non è un lavoro.
RispondiEliminaDetto ciò, bentornato!
Grazie!
EliminaPer me poi che non ho l'anima del blogger è la cosa migliore...
Bentornato :-)
RispondiEliminaRiguardo le delusioni lavorative della vita professionale, che dirti, purtroppo sono un fardello di cui si farebbe volentieri a meno ma che capitano. Nel lungo periodo fortificano ;-)
Grazie. :)
EliminaNon so, c'è chi dice che stronzificano, invece...
Bene, bentornato! Che dire, anche io ho ricevuto moltissime delusioni lavorative, per fortuna anche certe soddisfazioni ma che vuoi fare... Speriamo in tempi migliori, magari sono proprio qui dietro l'angolo :D
RispondiEliminaDai, ci si rilegge... a intermittenza :D
Moz-
Grazie! :)
EliminaSì, credo che il meglio che si possa fare sia sperare in tempi migliori e non abbattersi...
Moz, ti ricordo che la terra è tonda (va beh, effettivamente è un geoide) e di angoli mi sa che non ce ne sono :D
EliminaGuarda, non hai idea delle cose che ho letto sui social a questo proposito... Un giorno ne riparleremo...
EliminaRiguardo il ritorno dei terrapiattisti? :D
EliminaCe n'era uno che la descriveva tipo pizza (la mozzarella sarebbero i continenti... giuro!).
EliminaE guarda la bellezza della seconda immagine:
https://s3-eu-west-1.amazonaws.com/dailybestpubblici/wp-content/uploads/2018/04/flat-earth.png
Bentornato su questi schermi!! :)
RispondiEliminaPurtroppo il mondo del lavoro è una giungla. Ammiro chi insegna, proprio perché non avrei la pazienza di gestire grossi gruppi all'interno dei quali ci sono "certi" elementi... Anch'io non avevo capito la battuta della blogger, ma poi ho letto la tua risposta sopra.
Per quanto riguarda le modalità del blog, personalmente scriverei anche tutti i giorni in quanto gli argomenti non mi mancano, ma è il tempo quello che latita sempre. Comunque ognuno deve trovare una modalità congeniale, sia che scriva a intermittenza sia che scriva un post al mese.
Grazie! :)
EliminaCi sono tante situazioni complicate in questo mestiere (e io poi non insegno nelle scuole, lì hanno problemi diversi, altrettanto complicati), per cui sentirsi definire con tanta leggerezza dà fastidio, visto che non si ha idea di cosa dobbiamo affrontare ogni giorno.
Comunque non era mia intenzione dare adito a polemiche o iniziare una guerra tra blogger. Volevo solo far presente la cosa.
Ben tornato! Per quel che riguarda "la lista nera" dei prof mi dispiace dirlo ma talvolta i ragazzi non hanno torto...soprattutto se in questa lista son presenti professori menefreghisti, irrispettosi o comunque poco amanti del loro mestiere (e credimi, ne ho avuti un paio durante gli anni delle scuole dell'obbligo, passando dal misogino allo svogliato cronico)! Però ovviamente non è il tuo caso dato che ami ciò che insegni, e si vede che metti anima e corpo nel condividere l'amore per la scienza con le giovani menti che ti capitano tra le mani :)
RispondiEliminaPer i problemi della vita in generale, son arrivata ad una conclusione: non sono gli esami a non finire mai! Sono proprio le situazioni pesanti (o sfighe che dir si voglia) :D
Grazie del bentornato, cara D.G. :)
EliminaDevo dissentire dal tuo pensiero, che comunque rispetto. Vedi, è facile parlare dall'altra parte della barricata. Quando insegni sei 1 contro 10-20-30, che fanno fronte comune. Non puoi far vedere debolezze o fragilità, perché verrebbero usate contro di te. A volte resti scottato, perciò tendi a mantenere un certo schema di comportamento per salvaguardarti. Non a caso la sindrome burn-out colpisce non solo il personale medico e assistenziale, ma anche gli insegnanti. Ovviamente non va sempre così, ma succede.
Non dico che non ci siano docenti stupidi, svogliati o stronzi (ne ho avuti anch'io), ma questo vale per tutti i mestieri. Quello che non mi è andato giù del discorso della blogger è: 1) il parametro simpatia per giudicare un docente; 2) dividere le persone tra “ok” e “non-ok”, mettendo queste in una lista di infamia. Non è così che ragiona una persona matura.
Pensa se io facessi altrettanto: divido gli studenti in quelli simpatici, carini e intelligenti, tutti gli altri sono idioti, stupidi e cafoni. Non si divide il mondo in “noi” e “loro”. Perché sai dove porta tutto questo? Fatti un giro sui social e parla di politica, vaccini, veganesimo, omeopatia… e divertiti a leggere le risposte. Da un fronte e dall’altro.
Aspetta, non fraintendere le mie parole...non sto dicendo che i ragazzi hanno ragione punto e basta ma che, tra 100 insegnanti almeno 1 è davvero da "lista nera" (un mio ex professore, per esempio, aveva il vizio di prendere pesantemente in giro un mio compagno di scuola perchè soffriva di deficit dell'attenzione e viveva in una casa famiglia, e solo dopo aver fatto un'esposto al preside fu mandato in pensione anticipata), però per farli finire in questa "black list" ci vuole anche logica (come l'esempio del mio prof). Non si possono invece attuare le liste di proscrizione solo perchè un professore è severo, mette un voto basso o semplicemente appare antipatico perchè, come tu giustamente dici, non si può dividere il mondo in categorie (soprattutto non in categorie nette e a tenuta stagna)specie se si è persone mature. Purtuttavia è anche nella natura umana etichettare gli altri; è un viziaccio che nessuno riesce a togliere e lo fa in modo indiretto o diretto senza pensare a quale stronzata dica. Sta però a chi viene etichettato dimostrare quanto davvero valga e quanto quell'etichetta sia sbagliata e, ripeto, tu dimostri che l'etichetta che la blogger ha cercato di darti è più che sbagliata.
RispondiEliminaIn fine conosco il mondo dei social e sì, ho già sperimentato sulla pelle i discorsi su veganesimo, omeopatia, vaccini ecc e sì, non solo mi diverto a leggere le risposte di ambo i fronti, ma intervengo pure per dire la mia :D Soprattutto in tema vaccini, argomento per il quale ho i paraocchi, lo ammetto (e cado nelle etichette, talvolta)!
Detto tutto ciò, lascia correre; come dicevano gli antichi PANTA REI ;)
Ma certo, lo stronzo lo trovi, ma come in ogni mestiere. Il discorso della blogger era: ah, sei un insegnante? Sei nella lista nera oppure no? Secco così. E' insultante, specie quando se pensi a tutti i casini che hai già fuori dall'aula.
EliminaPer il panta rei. Riguardo questa blogger, che si fotta. Mentre riguardo il discorso social, ci sarà tempo e luogo per tornare a parlarne... :)
Ma veramente è stato questo il commento?!?! Va beh, ma allora è scema dai....
Eliminaper il discorso social e "abitanti dei social" sappi che ho scritto non uno ma ben due post a riguardo :D Ormai son la mia fonte di ispirazione primaria, dopo le magagne con l'Università :D