sabato 29 settembre 2018

Viaggio Multimodale assieme alle Mie Muse (1/9): Filessia

Filessia, ovvero “colei che ama le parole”, è la mia musa della scrittura e del linguaggio; è l'ispiratrice nonché la protettrice di scrittori e poeti, di chiunque crei delle storie usando l'arte del proprio ingegno.

Arte
Per l'arte Filessia mi sta suggerendo il dipinto Di cosa scrivere?, meravigliosa opera del pittore tedesco Hermann Fenner-Behmer, vissuto a Parigi durante la Belle Epoque.
Notate la scelta particolarissima dei colori, tutti molto tenui: il viola dei fiori che la donna ha sul cappellino bianco che riprende quelli del mazzolino sul tavolo, poi un viola di una tonalità più accesa nel fiocco e un'altra tonalità ancora nel vestito color lavanda. I capelli castani si confondono con la stola di pelliccia che ha attorno al collo e col sedile del divanetto su cui è seduta. L'unica nota cromatica più vivace è data dal rosso della bevanda nel bicchiere.
Mentre osservo la figura ritratta, il suo sorriso dolce con quell'aria un po' sovrappensiero che si chiede di cosa mettersi a scrivere, non ho dubbi: non può che essere un ritratto della musa Filessia, che con un pizzico di vanità tutta femminile, ha voluto mostrarci le sue apparenze. 

Letteratura
Per la letteratura Filessia mi sta dicendo di parlarvi di un romanzo che ha ottenuto un grande successo, ovvero La Verità sul Caso Harry Quebert di Joël Dicker, che nel 2013 è stato un vero e proprio caso letterario.
In una cittadina delle provincia americana viene rinvenuto il corpo di una ragazzina che sembrava scomparsa nel nulla più di trent'anni prima; così il giovane scrittore Marcus Goldman si ritrova a investigare sul suo omicidio, per cercare di discolpare Harry Quebert, suo amico e mentore come scrittore, che è stato accusato del delitto. Più Marcus si addentra nelle indagini, più viene alla luce una storia sempre torbida e intricata, e rimossi tutti i veli di menzogna che la ricoprono, riesce infine ad arrivare alla verità su questo intricato caso...

Cinema
Per quanto riguarda il cinema, Filessia mi sembra ora un po' preoccupata, indicandomi il film Misery Non Deve Morire (1990), tratto da un romanzo di Stephen King.


Paul Sheldon è uno scrittore che ha pubblicato una serie di romanzi di grande successo, che hanno come protagonista la sfortunata Misery. Stanco del personaggio che ha creato, nel suo ultimo libro decide di farla morire per mettersi a scrivere altro. Mentre sta portando il manoscritto al suo editore, Sheldon ha un incidente in macchina ed esce di strada. Viene salvato da Annie, un'ex-infermiera, che lo porta a casa sua e gli presta le cure. Immobilizzato a letto con le gambe rotte, l'uomo non può che accettare suo malgrado la situazione. Annie è una grande appassionata di Misery; in realtà è affetta da turbe psichiche, e non appena scopre che nell'ultimo libro Misery muore, segrega Sheldon perché scriva un nuovo romanzo che la riporti in vita. L'uomo si trova costretto ad accettare, mentre medita come riuscire a fuggire...

Musica
Un po' più serena, Filessia mi sta suggerendo come musica Wuthering Heights, brano d'esordio della cantante inglese Kate Bush (1978). Il testo della canzone è ispirato all'omonimo romanzo di Emily Brontë, ovvero Cime Tempestose.


Allora, cosa ve ne sembra di questo nuovo viaggio in compagnia di queste nove fanciulle? E a voi cosa suggerisce la musa Filessia?

15 commenti:

  1. Wuthering Heighs ci sta proprio bene in questo clima sabatino.

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    1. Perché? Piove dalle tue parti? Qui a Torino c'è un bel sole settembrino, tanto che sto in maglietta. :)

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  2. Nel cinema sostituirei con Stand by Me, sempre tratto da King e che riguarda sempre un futuro scrittore... Madonna che scena hai messo, di Misery. Che poi rende meglio nel film che nel romanzo, il cosa succede: King sempre inutilmente esagerato...

    Moz-

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    1. Infatti nel libro gli amputa un piede con un'ascia...
      Stand by Me invece intendo utilizzarlo poi più avanti.

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    2. Infatti a quello mi riferivo: nel libro viene mutilato...

      Moz-

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  3. A me Filessia per la letteratura suggerisce senza dubbio "Alla ricerca del tempo perduto", storia di un aspirante scrittore vittima di un blocco dello scrittore epocale che si sblocca solo alla fine del romanzo, dopo più di tremila pagine, quando finalmente si sente pronto a mettersi al lavoro per scrivere "Alla ricerca del tempo perduto".
    Per il cinema "Quills", film di Philip Kaufman del 2000 tratto da un'opera teatrale sul marchese de Sade, imperniato sull'ossessione per la scrittura.
    Per l'arte e la musica, al momento sono all'asciutto, se mi viene in mente qualcosa ripasso :-)

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    1. E vabbè, con Alla ricerca del tempo perduto tu giochi in casa... 😊

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  4. In un certo senso è la "mia" musa perché a me piace scrivere nel senso più ampio del termine.
    Le tue proposte sono interessanti, su due piedi non mi vengono in mente proposte alternative ugualmente valide. Mi viene in mente solo Guido Da Verona, vero cultore della parola e del linguaggio ricercato, al pari di D'Annunzio (di cui era infatti un emulo).

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    1. Noi scrittori cerchiamo tutti di conquistarci la benevolenza di Filessia... 😃

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  5. Che bello il quadro di Hermann Fenner-Behmer, mi piace moltissimo! Non conoscevo questo autore. Per la letteratura mi hanno parlato malissimo del libro che proponi, ma non mi pronuncio non avendolo letto. Per il cinema, mamma mia: io ho visto il film e letto anche il libro: lei è davvero la fan che ogni scrittore NON vorrebbe avere. La canzone di Kate Bush è straordinaria e mi piaceva moltissimo ascoltarla da ragazzina.

    Ti dico le mie proposte:
    - Arte: "Il Giovane nel suo studio" di Lorenzo Lotto, è vero che non sta scrivendo ma l'atmosfera è bellissima
    - Letteratura: "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón che parla proprio di uno scrittore maledetto
    - Cinema: "Wonder boys" con Michael Douglas
    - Canzone: "The ghost of Tom Joad" di Bruce Springsteen

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    1. Sapevo che ti sarebbe piaciuto il quadro di Fenner-Behmer. :)
      Il romanzo di Dicker a me è piaciuto molto. Ha forse il difetto di essere un po' paraculo, questo sì, però io l'ho trovato davvero un bel giallo. Adesso sto leggendo l'ultimo che ha scritto.

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  6. Misery splendido, sia film che libro.
    Anche se il libro mi pare " osi " di più.

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    1. Eh, direi... Lei amputa a Sheldon un pollice con un coltello elettrico e il piede con un'ascia...
      Tra l'altro è anche un esempio di metalibro e di pseudobiblium.

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  7. mmmmhhh... mi sono accorta che ero già tra i tuoi seguaci ma non comparivi nel mio Blogroll, robe tecniche. Invece riaffacciandomi qui ho trovato questo tuo viaggio che trovo stimolante, assai. Anche istruttivo, apprendo cose nuove. Dunque, recupero con piacere una puntata per volta.
    Filessia a me fa tornare in mente di primo impatto Piccole Donne, della Alcott, per via di Jo e della mia smodata passione per questa figura di ragazza che nelle parole covava il suo grande sogno.

    Per il cinema, Inseguendo Forrester, l'avrò visto una decina di volte ma non mi stanco mai.

    Filessia, sarà quello a cui penserò oggi.

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    1. "Seguaci" è una parola grossa... Diciamo persone che gentilmente hanno piacere di passare di qui e lasciare un segno del loro passaggio...
      Buona lettura! 😉

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