lunedì 12 novembre 2018

Viaggio Multimodale assieme alle Mie Muse (9/9): Calamatia

Calamatia, ovvero “colei che guarda al bene”, è la mia musa dell’etica e della teoretica; è l'ispiratrice e la protettrice di tutti quelli che hanno nobili ideali e cercano di elevare lo spirito dell'Uomo.

Arte
Per l'arte Calamatia mi sta suggerendo di parlarvi del dipinto Guernica di Pablo Picasso. Il quadro venne ispirato dal devastante bombardamento della città di Guernica da parte dall'aviazione tedesca col supporto di quella italiana, avvenuto il 26 aprile 1937 durante la guerra civile spagnola. Quando i comandanti nazisti videro l'opera, chiesero perplessi a Picasso: "L'ha fatto lei questo?" e il pittore spagnolo rispose: "No, l'avete fatto voi."


Letteratura
Per la letteratura Calamatia mi sta dicendo di parlarvi del romanzo Illusioni - Le avventure di un messia riluttante di Richard Bach (1977).
Un aviatore scopre di essere il Messia e di poter compiere straordinari miracoli, per cui inizia a predicare mentre una turba di fedeli lo segue. Ma a un certo punto se ne stanca, perché si rende conto che le persone preferiscono venire intrattenute dai suoi prodigi, piuttosto che ascoltare il messaggio che reca. Così prende e se ne va. Quando incontra un altro aviatore, decide di farlo diventare suo discepolo, insegnandogli ciò che ha imparato così da renderlo un nuovo Messia e diffondere la verità, qualunque cosa questo significhi. 

Cinema 
Per il cinema Calamatia mi sta suggerendo di parlarvi del film di John Carpenter Essi Vivono (1988), tratto dal racconto Alle Otto del Mattino di Roy Nelson.
John Nada va in cerca di lavoro a Los Angeles, dove nota strani episodi: un predicatore religioso dice alla gente di "svegliarsi", mentre dei messaggi appaiono come interferenze alla televisione; poi in una chiesa il coro di fedeli si rivela essere solo una registrazione diffusa tramite gli altoparlanti. Lì scopre il nascondiglio di un gruppo sovversivo, assieme ad attrezzature scientifiche e su di un muro la scritta: "Essi vivono, noi dormiamo". Trova anche una scatola contenente degli strani occhiali da sole, che una volta indossati gli permettono di vedere che il mondo che lo circonda non è ciò che sembra: Los Angeles è infatti tappezzata da messaggi subliminali di propaganda totalitaria, che rimandano all'obbedire all'autorità e al conformarsi, mentre senza occhiali appaiono come normali cartelloni pubblicitari e riviste. Questi occhiali gli permettono anche di vedere il vero aspetto di alcune persone, che si rivelano non degli esseri umani, ma alieni giunti da un altro pianeta per prendere il dominio della Terra.

Musica 
Per quanto riguarda la musica Calamatia mi suggerisce Zombie dei Cranberries (1994). La canzone fu composta da Dolores O'Riordan in memoria di due ragazzi rimasti uccisi in un attentato dell'IRA a Warrington nel 1993: gli zombie del titolo sarebbero coloro che non vedono l'insensatezza della violenza, essendone ormai assuefatti come dei morti viventi. 
E ricordando Dolores O'Riordan, scomparsa alcuni mesi orsono, credo che lei avrebbe potuto incarnare bene la musa Calamatia.


E con questo il nostro viaggio assieme alle mie muse giunge al termine. Ci sarà ancora un ultimo post conclusivo di questa serie, ma prima di salutarci la consueta domanda: a voi cosa suggerisce la musa Calamatia?

15 commenti:

  1. Essi Vivono. Il film più politico mai girato da Carpenter (secondo l'opinione dello stesso regista).
    Ed anche uno di quelli più riusciti (secondo me);)

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    1. Direi che sul lato politico se la gioca con 1997 - Fuga da New York, sul riuscito con Il seme della follia.

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  2. Con caratteristiche simili vi viene in mente solo "Viridiana" di Luis Bunuel... esclusivamente per la prima parte del film.

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  3. Essi vivono e Zonbie mi pare l'accoppiata perfetta, ma anche Guernica (quadro che adoro, c'è pure il prototipo del Behelit berserkiano in basso a sinistra)è azzeccatissimo^^

    Moz-

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    1. Eh sì, questa volta le singole opere sembrano anche interconnesse le une alle altre . Ma direi che è normale quando si ragiona attorno a un tema. 😉

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  4. Calamatia è davvero difficile! Non riesco a trovare qualcosa da associare o.o Però trovo davvero interessanti le associazioni che hai fatto, specie in ambino musicale!

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    1. Dai, te ne suggerisco una io. 😁
      "Vite a scadenza" di Elias Canetti, un dramma teatrale dove lui immagina una società in cui tutti quanti conoscono la data della propria morte e ognuno viene chiamato non per nome, ma per il numero di anni che ha da vivere, con tutte le riflessioni, etiche e morali che ne conseguono.
      Elias Canetti ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 1981, ma di formazione era un chimico.

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    2. Non conoscevo minimamente quest'opera! o.O Certo che noi chimici siam sempre così positivi, anzi! Elettrofili xD

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    3. Prova a leggerlo, è molto bello. Non è neanche troppo lungo, saranno 60-80 pagine di copione teatrale.
      Comunque in quell'anno il Nobel per la Chimica l'aveva vinto Hoffmann, che ha scritto anche dei drammi teatrali, tra cui "Se si può, si deve?" che parla della responsabilità morale degli scienziati.

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    4. E con Hoffmann si conferma la tesi del mio prof, secondo il quale noi chimici siamo i migliori artisti del creato :D
      Appena avrò tempo lo leggerò, promesso! Per il momento sono sommersa dai polimeri :(

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  5. La musa Calamatia mi piace assai!

    Arte: il quadro di Caravaggio sulle Sette Opere di Misericordia.
    Letteratura: "Diario di un curato di campagna" di Georges Bernanos. Ma anche "L'idiota" di Fëdor Dostoevskij.
    Cinema: "Buon compleanno Mr. Grape", però anche "Gandhi".
    Musica: sicuramente le musiche della rivoluzione francese! ;)

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    1. Dai, con questo post e il successivo si è chiuso una parte di stagione... 😉

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  6. Stavolta conoscevo tutto eccetto il brano musicale. Ma la musa stessa mi era praticamente sconosciuta, al di là del nome.
    Venendo invece alle mie scelte, non posso non pensare alla "Apologia di Socrate" per la letteratura.
    Per l'arte al "Salvator Mundi" di Leonardo da Vinci, che eleva solo a guardarlo.
    Per la musica all'aria di Bach "Erbarme dich mein Gott", che eleva solo a sentirla.
    Infine, per il cinema, "La montagna sacra" di Jodorowsky.

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    1. Davvero non conoscevi Zombie dei Cranberries?!
      Non è la loro canzone che preferisco perché l'album Bury the Hatchet del 1999 è stato la colonna sonora della mia adolescenza. Ne avevo anche parlato in un vecchio post per commemorare la scomparsa della O'Riordan.
      Le tue scelte mi stupiscono sempre, perché sono evidentemente frutto di un ragionamento molto raffinato ed elevato (caro quindi alla musa Calamatia!).
      Ciao Ivano, e grazie di essere passato, ci vediamo presto sui tuoi spazi. 😊

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