Abbiamo appena visto un episodio di Chimica for Dummies, che eccone qua subito un altro! Tra le assurdità tirate fuori dagli studenti, le situazioni imbarazzanti a cui mi tocca assistere, i maledetti vicini di casa, nonché l'imperante tamarreide, questo demenziale appuntamento riesca ogni volta a mettere in evidenza che l'ignoranza è certamente la materia più diffusa nell'universo...
Vicina di casa (parlando col cane, di cui è, a suo dire, la "mamma"): "Allora? Quando si parla di pappa, ti si alzano le orecchie, eh? Porca troia..."
Vicina di casa (la stessa di prima, stavolta al telefono): "Non lo so, non mi hanno fatto sapere una minchia."
La demente che abita di sotto lava il balcone anche tre volte al giorno; si è messa a lavarlo persino alle sei e mezzo del mattino e all'una e mezza di notte.
In quella dimora dell'orrore, dopo mesi con le finestre chiuse, all'arrivo del caldo hanno deciso di aprirle: il fetore che ne è venuto fuori è stato indicibile.
Il loro cane è una bestia deficiente, che abbaia ogni momento, compreso se sente il sibilo che la sua orribile padrona emette per scacciare i piccioni.
Il vicino, un tarro che si atteggia da pagliaccio, la sera ci delizia con fragorosi rutti. Sarà contenta sua moglie di avere per casa un rinoceronte.
Ad aprile durante la sagra, senza mascherina, tossendo a tutto spiano (e senza nemmeno il braccio davanti alla bocca), il ragazzo cerca di offrire degli assaggi ai passanti: "COUGH, COUGH! STO MORENDO! Vuole un assaggio?"
Alla terza volta che sente "la parola con la N", il ragazzo di colore si mette a guardare male due ragazzi che sul treno parlano tranquillamente di calcio...
Ragazzo del treno: "No, scusaci! «Negro» è il nome del nostro allenatore..."
Io: "Buongiorno. Mi potrebbe indicare dove si trova la sala adulti?"
Bibliotecaria: "Perché?"
Io (sconcertato): "Come «perché?»"
Bibliotecaria: "Cosa ci deve fare? Ci deve andare a studiare?"
Io (sempre più sconcertato): "N-no, vorrei prendere dei libri in prestito..."
Bibliotecaria: "Dei libri per studiare?"
Io (ancora più sconcertato): "N-no, dei libri da leggere... dei romanzi..."
E finalmente mi indica dove si trova la sala adulti alla biblioteca di Settimo. E io continuo a chiedermi perché gente del genere lavori in biblioteca.
Ragazzino: "Ci sono il Padre e il Figlio."
Catechista: "E lo Spirito Santo?"
Ragazzino: "E lo Spirito Santo è la colomba."
Fattone (con voce spiritata, mostrando all'autista del 18 dei denti da vampiro): "È quefto l'autobuf per l'Inferno?"
Giornalista: "L'Algeria fornisce anche, in misura molto minore, gas liquido..."
Esperto di caffé: "Il caffé è igroscopico, assorbe tutto quello che ha intorno..."
Critico d'arte: "Nel 100% delle opere esposte solo il 4% sono di donne..."
Pasticciera: "Minerva è la dea della forza, quindi l'ho scelta per simboleggiare la forza delle donne..." (*)
(*) Minerva è la dea romana della lealtà, delle virtù eroiche, della guerra giusta e della saggezza.
La collega di Biologia mi mostra gli errori di nomenclatura dei suoi studenti. In un compito in classe, invece di nomenclare il composto carbonato nichelico, uno studente ha scritto "carbonato di nichelino". (Nichelino è una città del torinese)
Dove lavoro condividiamo il cortile con un mentecatto che ha un negozio di mobili. Ormai è assodato che lo faccia apposta a fare casino mentre c'è lezione.
· Mentecatto del negozio (udibile dall'aula): "OH, MA S'È CAGATA ADDOSSO!"
· Mentecatto del negozio (ancora lui): "Ooh, ma che cazzo... MA CHE CAZZO!"
· Mentecatto del negozio: "DIO NEG*O BAS***DO! MA P***O DIO!"
Io: "Il vibranio non esiste per davvero... È un elemento immaginario."
Studente: "Questo lo dice lei!"
Studente: "Ma l'acido arachidonico centra col liquido cefalorachidiano?"
Studente: "Domani non ci sono: ho il test..."
Docente: "Il test di Medicina?"
Studente: "No, il test anti-droga. Ieri mi ha fermato in macchina la polizia..."
Manca solo Woland!
RispondiEliminaImmagino lo frequentasse il fattone di cui sopra...
EliminaUna certa diffusa maleducazione, la tendenza a urlare anche solo per raccontare una storiella all'amico che sta a dieci centimetri di distanza e a sentirsi fighi con comportamenti da coatti (che sono la versione romana dei truzzi) sono purtroppo all'ordine del giorno anche alle mie latitudini...
RispondiEliminaUna mia collega dice che ci deve essere qualcosa nell'aria del mio condominio. Non so, ma 'sta gente non è mica normale...
EliminaSono letteralmente sconvolta. Sinceramente io non ho parole.Quando leggo certe cose penso che non ci sia speranza per questo mondo. Abbiamo oltrepassato ogni limite, secondo me.
RispondiEliminaGuarda, alla fine ho deciso di non raccontare qui di una serie di cose di criminale idiozia a cui abbiamo assistito quest'estate nella scuola, culminate in un episodio talmente terrificante che non ci si crede nemmeno...
EliminaCerto che hai una memoria...agli altri il cervello manca proprio...
RispondiEliminaDeformazione professionale...
EliminaPensa se la pasticciera avesse detto che Minerva è la dea dei fiammiferi 😆
RispondiEliminaComunque i vicini maleducati sono molto diffusi, i tuoi sono terrificanti tra una che urla turpiloquio al telefono e l'altro che rutta, io invece ho un vicino che lascia sempre qualcosa depositato sul pianerottolo, assicurando che lo appoggia per pochi giorni, poi resta lì alcuni mesi.
Quello succede quando vuoi fare della retorica forzata e fuori luogo: ne esci con figure barbine...
EliminaI vicini di questo post sono solo la punta dell'iceberg, purtroppo...