domenica 2 luglio 2017

Saltando da una Scienza all'Altra

Il post di oggi forse è un po' sperimentale nella sua strutturazione. Si tratta di un insieme di curiosità, cose poco note o divertenti che provengono da diverse scienze, ma l'idea di base è quella di saltare da una scienza all'altra, anche se non in maniera del tutto priva di senso logico: ci sarà infatti un particolare, una connessione, che lega ognuno di questi fatti al successivo, in modo da dare una certa sequenzialità al tutto.

1. Vulcano è un ipotetico pianeta situato tra il Sole e Mercurio, ipotizzato nel 1859 dal matematico Le Verrier per spiegare alcune anomalie del moto di rivoluzione di Mercurio. La sua esistenza venne poi smentita da Einstein che spiegò quelle anomalie grazie alla sua teoria della relatività generale.

2. L'orbita geostazionaria di un satellite è un'orbita situata a un'altezza tale che il periodo di rivoluzione del satellite che la percorre coincide col periodo di rotazione del pianeta. Quella della Terra è anche chiamata fascia di Clarke, in onore dello scrittore di fantascienza Arthur C. Clarke, che fu il primo a ipotizzare il suo utilizzo per i satelliti delle telecomunicazioni.

3. I delfini hanno un nome proprio nel loro linguaggio: fin da cuccioli inventano una particolare combinazione di onde sonore, diversa da esemplare a esemplare, per riferirsi a se stessi; gli altri delfini imparano a imitarla per richiamare la loro attenzione e comunicare. In questo modo i delfini si salutano quando si incontrano: lo scopo è quello di mantenere i rapporti sociali.

4. La luce emessa dalle lucciole è dovuta alla luciferina: quando questa sostanza viene ossidata dà luogo a biochemiluminescenza, ovvero l'emissione di luce a seguito di una reazione chimica mediata da enzimi.

5. Il Numero di Belfagor, come riportato nel Manoscritto Voynich risalente al XV secolo, è 1000000000000066600000000000001. Centralmente è presente il 666, il Numero della Bestia, racchiuso tra 13 zeri a sinistra e 13 a destra. Si tratta di un primo palindromo, ovvero è un numero primo (cioé divisibile solo per 1 e per se stesso) e rimane invariato se letto sia da sinistra che da destra.

6. In Occidente il 13 è considerato un numero sfortunato, tanto che in America molti palazzi non hanno il 13° piano. L’origine di questa credenza è dovuta al fatto che l’aggiunta di un’unità rompe la perfezione matematica che ha il 12. C’è poi da aggiungere che all’Ultima Cena i commensali erano in 13 e che nella mitologia norrena Loki, il dio dell'inganno, era il 13° dio. In Giappone invece è il 4 a essere ritenuto sfortunato: questo perché si può pronunciare sia yon che shi; nel secondo caso la pronuncia è simile a quella dell'ideogramma che rappresenta la morte. Per questa ragione in Giappone si evita il raggruppamento di quattro oggetti uguali: per esempio è impossibile trovare nei negozi un servizio da tè per quattro persone.

7. Il trifoglio ha 3 foglie, e anche nei fiori il numero di petali in genere è dispari. Il numero dei petali dei fiori e delle foglie del trifoglio è dato dalla successione di Fibonacci, una sequenza numerica in cui la cifra successiva è la somma delle due che la precedono: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13… Non è quindi presente il 4, per questo è così difficile trovare quadrifogli: statisticamente ne nasce 1 ogni 10mila trifogli circa.

8. Il problema di Monty Hall è un celebre problema legato al calcolo della probabilità, in particolare alla probabilità condizionata; è anche noto come paradosso di Monty Hall perché la sua soluzione è controintuiva. Potete vedere di che si tratta grazie a questo estratto della serie Numbers:


9. Equazione di Dirac: (∂ + m) ψ = 0
Con questa equazione si descrive l’entanglement quantistico: “Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non è più possibile descriverli come due sistemi distinti, ma divengono un unico sistema. Quello che accade a uno di essi continua a influenzare l’altro, anche se lontani chilometri o anni-luce”. Proprio come avviene tra due persone che si amano.

10. Secondo una leggenda popolare giapponese (unmei no akai ito, "il filo rosso del destino") fin dalla nascita ogni persona porta un invisibile filo rosso legato al mignolo della sua mano sinistra, il quale lo lega alla propria anima gemella. Questo filo è indistruttibile: le due persone sono destinate, prima o poi, a incontrarsi e a sposarsi.

11.
Il filo della ragnatela ha un’elasticità e una resistenza di carico impressionante: il suo carico di rottura è infatti paragonabile a quello dell'acciaio di alta qualità. Un quantitativo dello spessore di una matita sarebbe in grado di fermare un jet.

12. Il Googol corrisponde al numero 10100. Il termine è all'origine del nome Google, il più celebre motore di ricerca del web; l'alterazione nello spelling fu dovuta a un errore ai tempi della prima registrazione del dominio.

13. Secondo una visione un po’ restrittiva, i virus non sono considerati esseri viventi, essendo privi del DNA: la loro informazione genica è contenuta infatti nell’RNA (a cui manca la catena complementare) e per replicarla devono sfruttare il corredo e le strutture della cellula che vanno a infettare.

14. La cellula più grande che esista è l’uovo di struzzo: ha infatti un nucleo (tuorlo), immerso in un fluido paragonabile al citosol (albume) ed è protetto dagli agenti esterni dall'equivalente di una membrana (guscio). Equivale a circa 25 uova di gallina, ma ha maggiore digeribilità e contiene meno colesterolo delle altre uova .

15. Per essere più precisi, la celiachia è un’intolleranza alimentare dovuta non all’incapacità di digerire il glutine, proteina presente nei cereali, bensì la gliadina (gliadina + glutenina = glutine).

16. Durante la panificazione i saccaromiceti (lieviti) metabolizzano carboidrati liberando anidride carbonica, che fa gonfiare l’impasto. La reazione è la stessa con cui si ottiene la birra: dal processo viene infatti prodotto anche dell'alcol, che però viene perso durante la cottura del pane.

17 commenti:

  1. Probabilmente non ne sapevo nessuna, ma sono tutte curiosità interessanti.
    Ottimo post!

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  2. Le tue curiosità sono molto piacevoli. Riguardo alla tetrafobia, confermo che è diffusa un po' in tutta l'Asia, soprattutto in Cina, sempre a causa della stessa assonanza. Gli alberghi e i palazzi in Cina, Giappone, Corea, Taiwan sono sprovvisti del 4°piano e spesso anche dei piani che contengono il numero 4 (14, 24, 40,...). Qui non ritrovi il numero 4 sugli aerei (mentre sugli aerei italiani manca la fila 17 e su quelli inglesi manca la fila 13) e non lo ritrovi nemmeno tra i numeri civici.

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    1. Ero in dubbio se fosse solo in Giappone o anche in Cina.
      Dell'Italia e la fila 17 invece non lo sapevo!

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    2. Te lo stra-confermo, Marco! :)) sui voli Alitalia non si è mai vista la fila 17, si passa dalla 16 direttamente alla 18! :D la superstizione è dilagante... W Stevie Wonder! ;-) :D

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  3. Bello questo post! Solo che...mi sa che l'equazione di Dirac è sbagliata! Perchè, se non ricordo male, nel mio libro di chimica fisica, nella sezione riguardante la quantistica, la massa ha il segno negativo, la derivata è tagliata in alto (non ricordo il nome corretto) e c'è anche una quantità immaginaria :D Infatti, anche se viene romanticamente associata all'amore, vista con questa formulazione non assume poi quel connotato roseo e carico di cuoricini che si immagina...

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    1. In effetti avevo trovato da qualche parte le stesse cose che hai scritto tu riguardo la formulazione dell'equazione di Dirac. Non avendo però fonti certe per un confronto, ho preferito mantenerla nella forma "iniziale" con cui l'avevo conosciuta.
      Ma comunque grazie della precisazione!

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    2. Figurati :D Vorrei scrivere la spiegazione matematica, ma la dimostrazione di questa equazione è assurda o.O

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    3. Io eviterei, a meno di voler provocare qualche aneurisma... :)

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  4. Su alcune, tipo la 8 e la 9, mi sono proprio perso (il mio cervello è alquanto limitato ;-)
    Ho finalmente scoperto da cosa deriva il nome "google"!

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    1. La 8 è più facilmente spiegabile tramite questa osservazione: se due eventi sono correlati, è ragionevole supporre che ciò che avviene nel secondo sia probabilmente influenzato dal primo. Quindi non bisogna ripartire da zero nel calcolo della probabilità, perché si tratta di probabilità condizionata (una probabilità influenzata da un evento precedente).
      Ma anche detta così, la cosa sembra controintuitiva!

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  5. Mi unisco al coro di complimenti, Marco! Quindi mio zio ottuagenario rischiava di chiamare il celebre motore di ricerca col nome di uno scrittore russo, visto che ora come ora lo chiama "Gogle" ;D

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    1. Se avessi voluto continuare in quel modo, allora avrei detto che Gogol' soffriva di tafofobia e sarei poi andato avanti lungo quella direzione. :)

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  6. Manoscritto Voynich: ne ho scoperto l'esistenza leggendo "Il manoscritto di Dio" di Michael Cordy (che consiglio), penso che il numero sia solo la punta dell'iceberg :D

    In Giappone invece è il 4 - sia yon che shi": chissa quanti "shineeeeee!" hanno sentito gli appassionati di animazione giapponese senza sapere questa particolarità :D questa lingua/cultura è davvero affascinante.

    la successione di Fibonacci: non ho mai capito (anche perché non mi sono mai informato, lo ammetto) perché i primi numeri capeggiano sulla cupola della Mole.

    Numbers: casualità, ho rivisto quella puntata proprio stasera XD bella serie!

    il filo rosso del destino: e rimanendo in tema, la serie TV Touch, oltre ad essere altrettanto "matematica", ha proprio questo filo rosso come tema portante.

    filo della ragnatela: se non ricordo male stavano studiando come utilizzarla nella realizzazione dei giubotti antiproiettile.

    Le ultime 2 le conoscevo, sono un cuoco provetto XD qualche compleanno fa, avendo un'amica celiaca, ho cucinato tutto il menù in modo "blasfemo"! Il termine non è a caso, c'è gente che, tra le tante castronerie che ci riserva la rete, afferma che la celiachia sia una sorta di religione/setta...


    Altra bella serie di curiosità, complimenti e grazie :D

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    1. Confermo. Mi è capitato più e volte di parlare di cultura e folklore giapponese in questo blog e sono assolutamente d'accordo.

      Con la seta di ragnatela ci fanno dei calzini: sono resistentissimi!

      Celiachia/setta: la gente non sta bene...

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  7. Che bel post, sono contenta di averlo recuperato. :) Alcune cose le sapevo, molte altre no.

    Il linguaggio delle balene può essere assimilabile a quello dei delfini?

    Non vorrei mettere in atto un'evocazione, ma mi piacerebbe sapere se c'è una spiegazione sul Numero di Belfagor cioè da che cosa deriva la scelta di quelle cifre particolari.

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    1. Per i delfini c'è qualcosa di più. Tutti gli animali comunicano tra loro, in diversi modi (gesti, suoni vocali, comunicazioni chimiche... oltre che posture ed espressioni). I delfini non solo hanno un linguaggio sonoro (come le balene) ma si chiamano anche per nome. Non so se lo facciano anche le balene, è possibile, ma che io sappia non sono ancora stati condotti degli studi in merito. Di certo sono una specie estremamente sociale e intelligente, per cui potrebbe benissimo essere.

      Per il numero di Belfagor non saprei proprio... bisognerebbe leggere il manoscritto e magari qualche studio critico in merito.

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