"Che gli uomini non imparano molto dalle lezioni della storia è la più importante di tutte le lezioni di storia." (Aldous Huxley)
Clio, ovvero “colei che rende celebre”, è la musa della Storia. Viene raffigurata con una pergamena in mano, spesso srotolata; dato il significato del suo nome, era stata considerata prima la musa della poesia epica e poi quella della storia, dato che entrambe hanno come scopo quello di raccontare le grandi gesta del passato.
Arte
Clio mi sta suggerendo di parlarvi del dipinto La Libertà che guida il popolo, opera dell'artista francese Eugène Delacroix (1830).
Nel quadro sono raffigurate persone di tutte le età e appartenenti a ogni classe sociale unite nella lotta contro l'oppressore assolutista. Nella loro marcia sono guidate da Marianne, personificazione della Francia, che qui è anche simbolo della Libertà. Marianne ha in testa il berretto frigio dei rivoluzionari e avanza sventolando nella mano destra la bandiera francese, richiamando così la Rivoluzione del 1789, e impugnando nella sinistra una baionetta, evidenziando il fatto che la sua è una lotta attiva e armata.
Clio, ovvero “colei che rende celebre”, è la musa della Storia. Viene raffigurata con una pergamena in mano, spesso srotolata; dato il significato del suo nome, era stata considerata prima la musa della poesia epica e poi quella della storia, dato che entrambe hanno come scopo quello di raccontare le grandi gesta del passato.
Arte
Clio mi sta suggerendo di parlarvi del dipinto La Libertà che guida il popolo, opera dell'artista francese Eugène Delacroix (1830).
Nel quadro sono raffigurate persone di tutte le età e appartenenti a ogni classe sociale unite nella lotta contro l'oppressore assolutista. Nella loro marcia sono guidate da Marianne, personificazione della Francia, che qui è anche simbolo della Libertà. Marianne ha in testa il berretto frigio dei rivoluzionari e avanza sventolando nella mano destra la bandiera francese, richiamando così la Rivoluzione del 1789, e impugnando nella sinistra una baionetta, evidenziando il fatto che la sua è una lotta attiva e armata.
Letteratura
L'opera letteraria che mi suggerisce Clio è La Svastica sul Sole, romanzo con cui Philip K. Dick ha vinto il Premio Hugo nel 1962.
Il libro, ambientato negli anni Sessanta, descrive un mondo ucronico in cui le potenze dell'Asse, dopo aver sconfitto gli Alleati, hanno vinto la Seconda Guerra Mondiale e si sono spartiti il mondo. Gli ex-Stati Uniti d'America sono stati divisi in tre zone: quella occidentale, dove si svolgono gli eventi raccontati nel libro, è sotto l'influenza dei giapponesi, mentre quella orientale è sotto il controllo dei nazisti; tra le due è infine posta una zona-cuscinetto. La trama di questo romanzo potrebbe anche sembrare abbastanza scontata oggi, ma all'epoca in cui il libro era uscito era un'idea parecchio rivoluzionaria. Inoltre c'è un particolare che rende quest'opera ancora più particolare: uno dei personaggi è uno scrittore che ha pubblicato un romanzo di fantascienza dove racconta che sono state l'Inghilterra e gli Stati Uniti a vincere la Seconda Guerra Mondiale, ovvero è ucronico dal suo punto di vista.
Dick aveva cominciato a lavorare a un seguito del romanzo, ma non portò mai a termine il progetto (ne esistono solo i due capitoli iniziali).
Cinema
La pellicola racconta la vita di William Wallace, eroe nazionale scozzese, che nel XIII secolo aveva organizzato la ribellione contro la tirannia di Edoardo I Plantageneto, re d'Inghilterra; questi, approfittando del fatto che il trono di Scozia era senza un sovrano, aveva fatto massacrare i nobili del luogo per poter mettere le sue avide mani su quel territorio.
A essere sincero Clio sta storcendo un po' il naso: la pellicola è infatti piena zeppa di inesattezze storiche e la figura di Wallace è molto romanzata; lo stesso Gibson ha ammesso che è stato fatto per spettacolarizzare il film.
Musica
Clio mi sta ora suggerendo come musica Woodstock, canzone composta da Joni Mitchell nel 1969, come dipinto sonoro del festival rock che si tenne dal 15 a 18 agosto di quell'anno nella cittadina americana di Bethel. La canzone era inizialmente cantata dal supergruppo Crosby, Stills, Nash & Young, ma qui ve ne propongo la versione dei Matthews' Southern Comfort.
Su di un Mondo Lontano una Moltitudine di Stelle
“Una doverosa premessa ai lettori di questo racconto, che si basa su di una curiosa abitudine, poco nota ma storicamente esatta, esistente negli anni ’40-’50 in diverse metropoli degli Stati Uniti. Quando la polizia non riusciva a far luce su di un caso – in genere di omicidio – allora dopo l'archiviazione forniva la relativa documentazione a uno scrittore di racconti gialli affinché lo trasformasse in un romanzo o un racconto. Una volta pubblicato, i lettori venivano poi invitati a dare la loro opinione sulla soluzione del mistero, fornendo in questo modo nuovi spunti alla polizia per le indagini. Davvero un’abitudine curiosa, che però col passare degli anni si è persa, forse perché la polizia alla fine non ne usciva poi così bene.”
Con queste parole inizia il mio racconto Il Caso dell'Arsenomaiolina, un giallo ambientato nella San Francisco del 1956.
Potete trovare il mio libro sia in versione cartacea che digitale, cliccando qui sulle parole.
Allora, cosa ne dite di questo nuovo viaggio? E quali sono le ispirazioni che vi suggerisce la musa Clio?
Quelle che hai già fornito tu sono talmente significative che è difficile aggiungerne altre.
RispondiEliminaPosso solo dire che è la mia musa preferita (tra lo sconcerto dei miei compagni di scuola che, inorriditi, mi chiedevano "Ma come può piacerti tanto una materia così noiosa come la Storia?")
Poverini, non sapevano quel che si perdevano.
La Storia è stata la mia materia preferita fino alla terza media, quando poi scoprii la Chimica. :)
Elimina"Che gli uomini non imparano molto dalle lezioni della storia è la più importante di tutte le lezioni di storia"
RispondiEliminaConcordo! Purtroppo ne abbiamo le prove ogni volta che accendiamo la tv per vedere le news.
Complimenti!Un ritorno alla grande, grazie anche a Clio. ;)
E Clio ringrazia! :)
EliminaSicuramente in quello che dici c'è del vero, il discorso è che i temi con cui ci confrontiamo sono estremamente complessi, e onestamente io vedo solo fare delle semplificazioni con soluzioni fatte o per avere un rapido consenso oppure gestibili per un arco di tempo limitato. E soprattutto senza preoccuparsi delle eventuali conseguenze.
Mancano oggi personalità del calibro di Faraday, che aveva una tale visione del mondo futuro, da iniziare a mettere in piedi ai suoi tempi ciò che sarebbe servito solo cinquant'anni dopo.
La Svastica Sul Sole lo adoro ( così come Ubik ), ma sono due romanzi su cui è difficile " carpire " il vero significato della storia e che spingono ad infinite elucubrazioni.
RispondiEliminaVorrei recuperare anche Cronache Del Dopobomba se ci riesco, ma la serie Tv tratta da La Svastica Sul Sole l'hai mai vista?
Io l'ho trovata bellissima!
Vero quello che dici di quei due romanzi, che può essere trasposto a molte delle opere di Dick.
EliminaIo di lui ho letto praticamente tutto, tutti i romanzi e tutti i racconti di SF li ho letti, mi mancano solo alcuni suoi romanzi mainstream e l'esegesi per dire di averne letto l'opera omnia.
La serie La svastica sul sole non l'ho ancora vista, sono rimasto scottato dalla serie Philip K. Dick's Electric Dreams, dove dopo un primo episodio molto bello, ne è seguito uno piuttosto brutto, poi uno decisamente lento e noioso, poi uno ancora peggio... e l'ho mollata lì.
Molto bella questa nuova iniziativa, Marco, e scelte davvero originali le tue. Non conoscevo poi "Woodstock" in questa particolare versione, nient'affatto malvagia, da te proposta.
RispondiEliminaProvo a essere all'altezza e scelgo:
Per l'arte, "Il quarto stato" di Pellizza da Volpedo, che ha anche la particolarità, essendo del 1901, di inaugurare il XX secolo.
Per il cinema, ancora da uomo del Novecento qual mi considero, cito appunto "Novecento" di Bertolucci.
Per la musica, la trilogia operistica di Philip Glass dedicata a tre figure che hanno cambiato il mondo con la forza delle idee anziché delle armi: "Einstein on the Beach", "Satyagraha" (su Gandhi) e "Akhnaten".
Infine, per la letteratura, voto "La riva fatale. L'epopea della fondazione dell'Australia" di Robert Hughes. What else? ;-)
Penso che incontrarci con le nove muse riserverà abbastanza delle piacevoli sorprese. ;)
EliminaLa mia amica Clio, quella che si è impadronita del mio blog (e della mia esistenza!) e ormai detta le regole del gioco! Come farei senza di lei? La citazione di Huxley mi ricorda anche: "Chi non conosce la storia è condannato a ripeterla." di George Santayana.
RispondiEliminaPartecipo anch'io con gli abbinamenti, qui non dovrei fare troppa fatica.
Arte: "L'arazzo di Bayeux", un vero e proprio fumetto ricamato. C'è da dire che arte e storia sono sempre andate a braccetto, in questo caso il "fumetto" è anche e soprattutto un'opera di propaganda. E comunque interessantissimo e strepitoso per lo studio delle armature, degli abiti, delle acconciature.
Letteratura: "Memorie di Adriano" di Marguerite Yourcenar. Opera stupenda e vera pietra miliare.
Cinema: "Danton" di Wajda, ça va sans dire.
Musica: "Mad about you" di Sting, una melodia mediorientale che pare sia stata ispirata a Sting dall'amore di re Salomone per la regina di Saba; infatti si cita Gerusalemme.
Interessante quello che dici a proposito dei casi non risolti.
Direi che queste due citazioni vanno parecchio a braccetto.
EliminaImmaginavo che Clio fosse la tua musa... Immagino che ti stari chiedendo: "E la tua qual è?"
Credo che lo capirai al termine di questo viaggio... :P
Splendido post!
RispondiEliminaTra l'altro, non conoscevo la versione di Woodstock che hai proposto e l'ho sinceramente apprezzata. Le tue scelte rivelano sempre delle chicche.
Inoltre, ho molto gradito l'estratto del tuo ultimo romanzo che, confermo anche in questa occasione, arriverà tra le mie letture (anche se ultimamente sto un po’ lottando contro il tempo… periodaccio) .
Ecco ora i miei accostamenti.
Per l'arte scelgo La morte di Marat, di Jacques Louis David. E ti dirò che non disprezzo nemmeno la recentissima rivisitazione di Robert Wilson, anche se ha usato Lady Gaga come modella ;).
Per la letteratura avrei detto anch'io Memorie di Adriano, ma sono stata ampiamente battuta sul tempo. Allora suggerisco Guerra e Pace, di Tolstoj, ma anche Cent'anni di solitudine, di Marquez. A proposito di quest'ultimo aggiungo che mi piace anche interpretarlo come un racconto costruito intorno al tema dell'Alzheimer che, in qualche modo, lo rende ancora più intenso.
Per il cinema, opto per Il ponte delle spie, di Spielberg.
Infine, per la musica, propongo Imagine, di J.Lennon, canzone manifesto di un’intera generazione.
Beh, Imagine non parla di storia, però ha sicuramente fatto storia! :)
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