"Parlo due lingue: corpo e inglese." (Mae West)
Polimnia, ovvero “colei che ha molti inni”, è la musa del Mimo. Veniva raffigurata senza recare alcun oggetto con sé, ed era considerata anche la musa della danza e del canto rituale, nonché della poesia sacra ed eroica.
Arte
Polimnia mi suggerisce di parlarvi dello straordinario quadro Trentasei espressioni del volto, opera dell'artista e caricaturista francese Honorè Daumier (1822). In questo dipinto dai forti connotati satirici Daumier tratteggia tutte le espressioni facciali e le smorfie di un'umanità ridotta a dei personaggi grotteschi, niente più che dei pupazzi. Da queste l'autore ha anche realizzato 36 sculture in creta dipinta a olio, il che si rivela essere uno studio sulla mimica facciale che precorre la cinesica della seconda metà del XX secolo.
Letteratura
Per quanto riguarda la letteratura Polimnia mi sta suggerendo l'opera lirica di Ruggero Leoncavallo Pagliacci.
Una compagnia teatrale giunge in un paese del sud Italia per inscenare una commedia. Canio, il capocomico, scopre che la moglie lo tradisce con un contadino del luogo e vorrebbe quindi scagliarsi contro i due, ma è costretto a prepararsi per entrare in scena truccato da pagliaccio. Nonostante il dramma interiore che sta vivendo, deve interpretare un ruolo comico, senza mostrare alcun turbamento, mascherando la propria tristezza sotto il trucco allegro da clown. Questo è il momento in cui viene intonata la celebre aria Vesti la giubba, conosciuta anche come Ridi pagliaccio.
Cinema
Polimnia mi suggerisce di parlarvi del film Adventureland, uscito nel 2009.
Siamo nell'estate del 1987. A causa dei guai finanziari del padre, uno studente appena diplomato è costretto ad accettare un lavoro temporaneo in uno scadente parco dei divertimenti. Qui conosce Emily, una ragazza ribelle e problematica (interpretata da Kristen Stewart), di cui si innamora.
Credetemi: non è semplice per un' attrice mantenere la stessa espressione (scazzata) per l'intera durata di un film, qualunque cosa succeda. Non posso che riconoscere la grandissima prova di recitazione della Stewart.
Musica
Per quanto riguarda la musica Polimnia mi suggerisce Walk like an Egyptian delle Bangles (1986). Il titolo della canzone si riferisce all'immagine stereotipata degli antichi egizi nella cultura popolare, visti sempre di profilo e con le braccia piegate ad angolo retto, come si vedono nelle rappresentazioni pittoriche e nei bassorilievi dell'epoca. Nel divertente videoclip gli abitanti di una moderna metropoli americana mimano una camminata "all'egizia".
Su di un Mondo Lontano una Moltitudine di Stelle
Nel racconto È la Magia del Teatro il protagonista fa parte di una compagnia teatrale amatoriale che sta rappresentando una commedia in un teatro della provincia torinese. Poco prima di entrare in scena si rende conto con sgomento di non riuscire a trovare la pistola, oggetto di scena fondamentale per chiudere la rappresentazione. Sarà quindi costretto a ingegnarsi ad arte, mimando il gesto e usando al suo posto un tubetto di mascara...
Il racconto si basa su di un episodio realmente accaduto al suo autore esattamente vent'anni fa.
Potete trovare il mio libro sia in versione cartacea che digitale cliccando qui sulle parole.
Questa volta non è molto facile, lo so... Ma a voi cosa suggerisce Polimnia?
Polimnia, ovvero “colei che ha molti inni”, è la musa del Mimo. Veniva raffigurata senza recare alcun oggetto con sé, ed era considerata anche la musa della danza e del canto rituale, nonché della poesia sacra ed eroica.
Arte
Polimnia mi suggerisce di parlarvi dello straordinario quadro Trentasei espressioni del volto, opera dell'artista e caricaturista francese Honorè Daumier (1822). In questo dipinto dai forti connotati satirici Daumier tratteggia tutte le espressioni facciali e le smorfie di un'umanità ridotta a dei personaggi grotteschi, niente più che dei pupazzi. Da queste l'autore ha anche realizzato 36 sculture in creta dipinta a olio, il che si rivela essere uno studio sulla mimica facciale che precorre la cinesica della seconda metà del XX secolo.
Letteratura
Per quanto riguarda la letteratura Polimnia mi sta suggerendo l'opera lirica di Ruggero Leoncavallo Pagliacci.
Una compagnia teatrale giunge in un paese del sud Italia per inscenare una commedia. Canio, il capocomico, scopre che la moglie lo tradisce con un contadino del luogo e vorrebbe quindi scagliarsi contro i due, ma è costretto a prepararsi per entrare in scena truccato da pagliaccio. Nonostante il dramma interiore che sta vivendo, deve interpretare un ruolo comico, senza mostrare alcun turbamento, mascherando la propria tristezza sotto il trucco allegro da clown. Questo è il momento in cui viene intonata la celebre aria Vesti la giubba, conosciuta anche come Ridi pagliaccio.
Cinema
Polimnia mi suggerisce di parlarvi del film Adventureland, uscito nel 2009.
Siamo nell'estate del 1987. A causa dei guai finanziari del padre, uno studente appena diplomato è costretto ad accettare un lavoro temporaneo in uno scadente parco dei divertimenti. Qui conosce Emily, una ragazza ribelle e problematica (interpretata da Kristen Stewart), di cui si innamora.
Credetemi: non è semplice per un' attrice mantenere la stessa espressione (scazzata) per l'intera durata di un film, qualunque cosa succeda. Non posso che riconoscere la grandissima prova di recitazione della Stewart.
Musica
Per quanto riguarda la musica Polimnia mi suggerisce Walk like an Egyptian delle Bangles (1986). Il titolo della canzone si riferisce all'immagine stereotipata degli antichi egizi nella cultura popolare, visti sempre di profilo e con le braccia piegate ad angolo retto, come si vedono nelle rappresentazioni pittoriche e nei bassorilievi dell'epoca. Nel divertente videoclip gli abitanti di una moderna metropoli americana mimano una camminata "all'egizia".
Su di un Mondo Lontano una Moltitudine di Stelle
Nel racconto È la Magia del Teatro il protagonista fa parte di una compagnia teatrale amatoriale che sta rappresentando una commedia in un teatro della provincia torinese. Poco prima di entrare in scena si rende conto con sgomento di non riuscire a trovare la pistola, oggetto di scena fondamentale per chiudere la rappresentazione. Sarà quindi costretto a ingegnarsi ad arte, mimando il gesto e usando al suo posto un tubetto di mascara...
Il racconto si basa su di un episodio realmente accaduto al suo autore esattamente vent'anni fa.
Potete trovare il mio libro sia in versione cartacea che digitale cliccando qui sulle parole.
Questa volta non è molto facile, lo so... Ma a voi cosa suggerisce Polimnia?
Non capisco se la descrizione del film è ironica o meno, nel senso... se l'attrice è davvero brava a fare la scazzata o ha solo un'espressione per incapacità XD
RispondiEliminaMimi e pagliacci... IT non può mancare!
Moz-
No, è lei che è una pessima attrice: ha un'unica espressione per tutto il film. Che poi è la stessa che ha in tutti i film in cui "recita".
Elimina"Walk like an egyptian", oddio che ricordi che mi hai risvegliato!
RispondiEliminaEd ecco un'altra musa che mi ispira poco. Mi viene in mente solo un episodio del cartone animato americano "Il laboratorio di Dexter" in cui il tremendo Clown può essere sconfitto solo dal suo nemico naturale: il mimo :-D (infatti la sorella di Dexter studia da mimo per farlo fuori :-)
Quel cartone era bellissimo! Cartoon Network regalava dei veri capolavori! :)
EliminaOddio! che film assurdo mi ha fatto ricordare Polimnia: "Maramao" di Giovanni e Sandro Veronesi. Per via dei due giovani protagonisti che mimano due lucertole in una danza rituale.
RispondiEliminaPer l'arte posso solo citare la "mia" Tyra Kleen, l'artista svedese che ha illustrato nei suoi libri le danze religiose e i mudra di Giava e Bali.
Per la musica, cosa di più adatto dei funerali di Amenhotep III, padre di Akhnaten, che seguono il preludio nell'opera di Philip Glass "Akhnaten"?
Per la letteratura, per il momento passo. Casomai, se mi viene in mente qualcosa, ritorno ;-)
Di questi quattro modi la letteratura è di certo il più difficile... come vedi, io sono dovuto ricorrere alla lirica.
EliminaOh santo cielo, una musa del Mimo proprio non me l'aspettavo! :(
RispondiEliminaVediamo di ricavarci qualcosa:
- Arte: "Autoritratto con maschere" di Ensor del 1899, direi che è perfetto. L'ho usato nel blog almeno in un post: inquietante la contrapposizione tra il volto dell'artista e la fissità delle maschere che lo circondano.
- Letteratura: "Opinioni di un clown" di Heinrich Böll.
- Cinema: direi un film in cui ci sia il famoso mimo Marcel Marceu.
- Musica: quindi propongo "Luna" di Gianni Togni dove si menziona pierrot... anche se è una scelta tirata per i capelli. :)
Ne L'ultima follia di Mel Brooks per l'intero film non viene pronunciata una sola parola, tranne una, che viene detta da... Marcel Marceau! :)
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