mercoledì 3 ottobre 2018

Viaggio Multimodale assieme alle Mie Muse (2/9): Sofia

Sofia, ovvero “colei che è sapiente”, è la mia musa della scienza e della cultura; è l'ispiratrice e la protettrice degli scienziati, nonché di tutti quelli che si adoperano perché venga riconosciuto il valore della sapienza e della cultura.

Arte
Per l'arte Sofia non intende certo smentirsi e ha perciò deciso di presentarvi un'opera sicuramente particolare, ovvero il Complesso CARD apoptosoma-pro-caspasi-9.


La sua autrice è la Natura, perché in effetti si tratta della rappresentazione strutturale di una proteina: l'apoptosoma è un complesso necessario a indurre la morte programmata della cellula (apoptosi), dovuta a stress ossidativo. Questa proteina ha 7 domini identici che riproducono la forma di due stelle a sette punte a spirali concentriche, su cui si innesta una croce a sette bracci ripiegati. Notate l'elegante bellezza di questa struttura molecolare, perfetta nella sua geometrica specificità, fondamentale per il compito che deve svolgere. Come ho avuto modo di dire molte volte, c'è bellezza, perfezione e poesia nella Scienza. 

"Sono fra coloro che pensano che la scienza abbia una grande bellezza. Uno studioso nel suo laboratorio non è solo un tecnico, è anche un bambino messo di fronte a fenomeni naturali che lo impressionano come una fiaba." (Marie Curie)
Colgo qui l'occasione per una breve riflessione. La Scienza tutta (e la Fisica nello specifico) non è né uomo né donna: la Scienza è universale, patrimonio di tutti, perché fatta dalle intelligenze riunite di uomini e donne, l'Umanità nel suo insieme. E le intelligenze non hanno sesso. Solo i pregiudizi ce l'hanno, e il pregiudizio è quanto di più lontano ci sia dalla Scienza.


Melissa Ilardo, ricercatrice in Medicina Molecolare presso l'Università dello Utah, ha scoperto che i Bajau, i "nomadi del mare" (una popolazione del sudest asiatico) hanno una milza grande il doppio del normale, cosa che permette loro di immagazzinare molto più ossigeno e restare in apnea sott'acqua fino a 13 minuti: un caso di adattamento dell'uomo all'ambiente (epigenetica). Mi sembra perciò una buona scelta come incarnazione della musa Sofia e della bellezza della scienza.


Letteratura
Per la letteratura Sofia mi sta suggerendo di parlarvi del racconto di Isaac Asimov L'Ultima Domanda, uno dei più famosi e concordemente ritenuto anche uno dei più belli del genere fantascientifico.
La fondamentale domanda, posta dall’umanità a un elaboratore elettronico, è se sia possibile invertire la direzione dell’entropia. Attraverso questa grandezza termodinamica, che indica lo stato di disordine di un sistema, si può stabilire una "freccia del tempo", che ne indichi la direzione e il trascorrere al suo aumentare: il passare del Tempo è dato dall'aumento di entropia nell'universo. Un giorno molto lontano l’entropia raggiungerà un valore infinito: quando ciò avverrà, l’universo avrà raggiunto l’equilibrio e sarà giunto alla sua fine. L'elaboratore non è in grado di rispondere coi dati a sua disposizione, ma continuerà a lavorarci nelle epoche a venire, mentre l'umanità continuerà a rinnovargli di volta in volta la domanda. E dopo miliardi e miliardi di anni, durante i quali l’elaboratore si è evoluto sempre  più, trova finalmente la risposta alla domanda: ma ormai non c’è più nessuno a cui farla sapere, perché l’universo è finito e l’umanità con esso. Allora decide di usare la risposta che ha trovato e... 


Cinema 
Per il cinema Sofia mi sta dicendo di parlarvi del film L'Uomo che Visse nel Futuro (1960), tratto dal romanzo La Macchina del Tempo di H.G. Wells.
Nel 1899 lo scienziato George Wells costruisce una macchina del tempo e parte per un viaggio, intenzionato a scoprire cosa avverrà nel futuro. Giunto nel 1966, riesce a sfuggire appena in tempo agli effetti di una guerra atomica che distrugge la crosta terrestre, liberando del magma vulcanico. Intrappolato all'interno della lava solidificata, Wells fa avanzare in avanti la macchina fino a quando la roccia si spacca, e giunge così nell'anno 802.701. Scopre allora che l'umanità è divisa in due gruppi: gli abulici Eloi, che non fanno che passare il proprio tempo a oziare, e i mostruosi Morlock, che segretamente nutrono gli Eloi, per poi cibarsi di loro.


Avevo visto questo film da ragazzino e su tutte mi era rimasta particolarmente impressa una scena. Wells chiede agli Eloi di vedere i loro libri, per scoprire ciò che è avvenuto nel mondo: così viene condotto a ciò che resta di una biblioteca, ridotta appena a uno scaffale; ma appena prende in mano un libro, questo si sbriciola, vinto dal tempo e dall'inutilizzo. In prenda alla furia distrugge allora anche tutti gli altri, ormai inutili.

Musica 
Per concludere Sofia mi suggerisce di proporvi come canzone Embryo dei Pink Floyd, che descrive le sensazioni percepite da un organismo nelle fasi di sviluppo prenatale. Di questo brano è stata pubblicata una versione in studio nel 1968, ma dal vivo i Floyd ne proponevano una versione completamente diversa, più elettrica, e in genere dalla durata quasi tre volte maggiore.



E ora tocca a voi: cosa vi suggerisce la musa Sofia?

14 commenti:

  1. Una musa decisamente quasi più adatta alla fantascienza della sua consorella Urania. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diciamo che per la fantascienza Filessia collabora spesso con Sofia... 😊

      Elimina
  2. Beh, l'elogio della cultura mi fa venire in mente Mandela quando diceva che l'educazione (intesa in senso civico ma anche culturale) è la più potente arma a disposizione dell'uomo per cambiare il mondo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non posso che concordare. La cultura è l'istruzione sono le uniche arme a nostra disposizione contro quello che ritengo uno dei maggiori mali dell'età contemporanea: l'ignoranza, che non porta che ad abbrutimento.

      Elimina
  3. Melissa Ilardo è talmente bella, almeno in base ai miei canoni estetici, da poter tranquillamente competere in bellezza con la proteina ;-)
    Per la letteratura, dopo aver già citato in una precedente occasione la parte dedicata a Sofia del "Paradiso perduto" di Milton, scelgo stavolta un frammento di Eraclito: "To phronein arete megiste, kai sophie aletheia legein kai poiein kata physin epaiontas."
    "Conoscere è la virtù più grande, e sapienza (sofia) è dire e agire in verità intendendo secondo natura."

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Devo confessare che è stato uno dei motivi per cui l'ho designata come incarnazione della musa Sofia... 😜
      Ma io avevo saputo di lei prima di tutto per la sua ricerca interessantissima!

      Elimina
  4. Hai fatto delle scelte molto lontane dai miei gusti, come sai.
    Però mi ha colpito la scoperta della milza grande il doppio: ci si adatta per davvero... :)

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì. E questa è una cosa veramente notevole. Per decenni non lo si riteneva possibile, perché c'era il dogma centrale della biologia molecolare a dirlo. Eppure, come vedi...

      Elimina
  5. Avessi più tempo, riproporrei il post sul mio blog perché è molto carino.
    L'uomo che visse nel futuro è un film bello, che ha aperto (insieme ad altre pellicole) le porte alla fantascienza distopica.
    Buon fine settimana.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio!
      Buon fine settimana anche a te. :)

      Elimina
  6. Ho letto La Macchina Del Tempo manco un mese fa.
    Mi è piaciuto, ma ammetto che rispetto ad altre sue opere mi ha lasciato un po' freddino.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io devo ammettere di non aver mai letto nulla di Wells, se non qualche racconto. Forse il lettore odierno lo trova "datato" e per questo possa non appassionare.

      Elimina
  7. La perfezione e la bellezza della proteina sono a dir poco stupefacenti! All'inizio pensavo fosse un frattale, per i colori e la geometria. Melissa ha un viso bello, aperto e pulito, ed è una ragazza di cui ogni genitore sarebbe orgoglioso: e quindi concordo con l'assegnazione del ruolo di Sofia.

    Ecco il mio contributo:
    Per l'Arte menzionerei di nuovo un frattale.
    Per la Letteratura sicuramente Divina Commedia e l'incontro con Ulisse con il famoso verso "Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza."
    Per il Cinema, voto per "2001 Odissea nello spazio"
    Per la Musica, m'ispira "The sound of silence" in quanto solo nella concentrazione e nel silenzio si arriva alla vera conoscenza (anche di sé).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I frattali sono oggetti matematici capaci di raggiungere una grande bellezza. Anni fa avevo scritto un guest-post che trattava anche di questo tema.
      Io di 2001 - Odissea nello spazio avevo letto anche il romanzo, e in effetti ti permette di capire maggiormente il film in quelle sfumature che erano lasciate molto all'interpretazione dello spettatore.

      Elimina