sabato 7 dicembre 2019

Chimica for Dummies: Memorabili Momenti da Insegnante

Temo che l'attendere sia ciò che caratterizza il blog in questo periodo; nel frattempo ho dovuto ricorrere a dei riempitivi, così da non anticipare il materiale in serbo per i prossimi mesi. 
Penso vi ricordiate di Chimica for Dummies, la rubrica più demenziale di questo blog, in cui ho raccontato le cose più sceme dette dai miei studenti. Ma non vi ho mai raccontato cosa fanno, e negli anni ne ho viste di cose...

Entro in classe dopo l'intervallo e scopro che gli studenti hanno organizzato un torneo di ping pong sui banchi, con tanto di rete, racchette e palline.


Dopo aver passato un'ora a dormire con la testa sul banco, uno studente si mette a cliccare convulsivamente la penna per dieci minuti consecutivi, scatenando in me pensieri omicidi.


Mentre attendono il docente di Logica, che si sta dilungando con un'altra classe, gli studenti della classe più casinista si lanciano l'un l'altro un freesbee in corridoio.


Mentre attendono il docente di Logica, che si sta nuovamente dilungando con un'altra classe, gli studenti della classe più casinista vanno a saccheggiare il materiale di scena del laboratorio teatrale. A quel punto ha luogo nel corridoio un duello con spade di legno. Intervengo per sequestrargliele.


Uno studente mi offre un intero pacchetto di M&Ms. Mi spiega quindi che il tipo che rifornisce le macchinette dei dolciumi ne ha dimenticato uno scatolone pieno sopra la macchinetta, e così gli studenti festeggiano ingozzandosi gioiosamente di M&M's per il resto della mattina.

Bussano alla porta. Mi giro e con mio sommo disgusto scopro che si tratta dello studente più cretino dell'altra classe, che con sorriso ebete mi fa ciao ciao con la mano.


Mentre sto spiegando, una studentessa legge Cesare Pavese.


Sempre mentre sto spiegando, la studentessa che leggeva Pavese disegna sul quaderno un fiore delle dimensioni dell'intero foglio, utilizzando diversi colori, dedicandosi con trasporto a tale attività. Il completamento dell'opera pittorica proseguirà anche durante l'ora di Biologia.


La collega di Biologia rimane sconcertata dalla postura poco femminile della studentessa-pittrice: stravaccata sulla sedia con la schiena inclinata di 120°, gambe completamente aperte, rimozione dei sandali.


Durante la visione di un filmato sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, uno studente rende noto alla classe il suo odio, risalente ai tempi dell'infanzia, per il cartone animato di Pingu.

Mentre sto parlando di rischio infortunistico, una studentessa crolla dalla sedia.

Ai miei auguri di Buona Pasqua uno tra i più imbecilli dei miei studenti risponde raccomandandomi di “fare il bravo”.

Uno studente improvvisa un diving elbow drop su un suo compagno seduto sul divano. Wrestling a parte, perché c'è un divano in corridoio?


In occasione del suo compleanno, la collega di Biologia porta della pizza e un pacchetto di orsetti gommosi. Quelle bestie dei nostri studenti mangiano la pizza mettendoci sopra gli orsetti gommosi.


Al pomeriggio, dopo appena 40 minuti di lezione, un gruppo di studenti mi chiede disperato di fare pausa. Rassegnato, acconsento. Sarà solo a fine giornata che ne comprenderò il motivo, quando avrò constatato che in quell'aula da otto ore sto facendo lezione a quasi 30 ragazzoni, tutti maschi, e che l'aria è irrespirabile.

La lezione viene interrotta da un annuncio all'altoparlante. A quanto sembra, la bidella voleva verificare che funzionasse. Per questa ragione si mette a contare fino a quattro. Gli studenti mi guardano allibiti.


Improvvisamente mi rendo conto di essere andato in bagno a lavarmi le mani con addosso il radiomicrofono ancora acceso.

Mi giro verso la porta e mi accorgo che da fuori la collega di Biologia mi sta facendo le boccacce.

Una studentessa mangia gelato alla fragola durante la mia lezione. La volta successiva caramelle. Quella dopo un pacchetto di patatine. Insomma, almeno offrire! Perciò gliele sequestro e inizio a mangiarle io.


La maniglia della porta si rompe e gli studenti restano intrappolati nell'aula. Intervengo per forzare la porta e liberarli. 


Per un soffio salvo il collega di Fisica dal venire travolto da un autobus tirandolo indietro per lo zaino.


Mentre sto spiegando, una studentessa si scatta dei selfie. Prova diverse soluzioni per l'acconciatura e l'espressione facciale, alternandola tra la duck face e la bocca a culo di gallina.

Ho perso il conto del numero di volte che la collega di Fisica ha ribadito di avere un dottorato.


A sorpresa la classe è costituita da 11 ragazze, una più carina dell'altra, oltre che molto attente e partecipative. Invio mentalmente un ringraziamento a Giovanni Battista de La Salle, santo patrono degli insegnanti.

31 commenti:

  1. Non fai altro che confermarmi che ho fatto benissimo a rinunciare all'insegnamento. Mi ero pure messo in lista e per un paio di supplenze mi avevano pure chiamato, ma io ormai avevo il mio lavoro da impiegato... per fortuna :-D

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    1. L'importante è avere un buon impiego e stabile... Poi ovviamente quello che leggi in questo post è una percentuale molto ridotta delle mie esperienze come insegnante, e si spande su un arco di tempo di 8 anni.
      Non racconto invece dei momenti positivi perché forse è difficile descrivere le sensazioni che si hanno mentre si è in aula, e anche se ci provassi temo non interesserebbe poi molto.

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  2. Beh ...sicuramente non ti annoi.
    Spero che alla resa dei conti ( compiti e interrogazioni) gli studenti ti diano soddisfazione 😀

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    1. Non so se intendevi in senso positivo o negativo (cioè che si raccoglie ciò che si semina...), comunque in entrambi i casi posso dire di sì.

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  3. Beh, almeno il post lo hai concluso bene!
    Comunque, questi tuoi "memorabili" momenti quasi mi fanno riconsiderare l'idea di una possibile carriera da insegnante (precaria a vita)! Da ex-studentessa liceale, fortunatamente posso dire di essere capitata in una classe abbastanza tranquilla... Quelli sì che erano bei tempi!

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    1. L'ultima è una di quelle classi che mi porterò sempre dietro... :)
      E' capitato un paio di anni fa che tenessi anche un ciclo di lezioni all'università, e anche quella è stata davvero una bella esperienza.

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  4. Quella del radiomicrofono è mitica, per fortuna non hai fatto tipo nella pallottola spuntata :D La studentessa che legge Cesare Pavese forse è l'unica normale...immagino che se trovassi uno scatolone di M&Ms reagirei allo stesso modo :D

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    1. Ah, non oso pensare cosa sia stato registrato quella volta lì...

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  5. Te la sei scopata, quella di Biologia? Dalle boccacce ai bocchini può essere un attimo :D
    Comunque lode a chi, durante materie brutte, disegna fiori e legge Pavese :D

    Moz-

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    1. Sei fuori di testa?! Ma ti rendi conto di che cazzo hai scritto?!
      Voglio sperare che tu stia trollando. E non lo trovo comunque divertente.

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    2. Era ovviamente una battuta: se l'hai sgamata a farti le boccacce, qualcosa significa. O le stai antipatico (per qualche motivo di lavoro o altro) o non le sei indifferente.
      Sempre se ti riferivi a questo e non alla questione di Pavese :D

      Moz-

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    3. Allora o non capisci o fai finta di non capire.
      Sulla seconda frase, stendiamo un velo pietoso.
      Stai parlando di una mia cara amica, sposata, madre da neanche sei mesi, che hai dipinto come una prostituta da controviale.
      Non ti permetto un tale linguaggio qui e soprattutto in riferimento a una dei miei migliori amici.
      Ma non ci arrivi proprio che mi hai fatto tremendamente incazzare?! Mi aspetto come minimo delle scuse. Come minimo.

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    4. Ho provato a scriverti innanzitutto anche in privato.
      Non si è capito il senso della tua frase, allora: in un post in cui spari a zero su tutto e tutti, dando apertamente dei deficienti ad alcuni
      tuoi studenti, parli di una collega che ti fa delle boccacce (ossia, letteralmente, gesto di scherno o disprezzo). E che tu sgami dalla porta, di spalle. Come si fa a capire che è una tua amica? Dalla frase non sembrava per niente.
      Ho quindi pensato quella cosa, ovviamente esternata in modo da bar.
      Se ho male interpretato (ma non c'era da interpretare, per come hai scritto) scusa.
      Se sono stato volgare, scusa.
      Volevo delle scuse? Eccole, e sono sincere perché effettivamente sono stato volgare qui da te.
      Cancella anche il commento, anzi lo cancello io se non lo fai tu, visto il caso.

      Moz-

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    5. Ovviamente era "volevi delle scuse".
      Che, ripeto, sono sincere. Ma la frase, al di là della volgarità (che ora so non apprezzi, almeno qui da te, ne prendo atto) era come ho capito la tua frase stando a quello che hai scritto: una persona che ti fa delle boccacce (gesto negativo) e tu la scopri (cito letteralmente) girandoti verso la porta, da fuori, fa pensare che quella persona sia una stronza nei tuoi confronti e che c'è ce l'abbia con te per qualcosa.
      A quel punto il mio pensiero è stato: o c'è odio tra loro (e Marco l'ha pure sgamata a fargli le faccine, bella figura di merda di lei!) oppure non lui non gli è indifferente. Da qui la mia battuta.
      Fine, questo è quello che ho pensato e che penserei ancora qualora trovassi scritta (o mi venisse detta) una frase così.

      Moz-

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    6. Allora, ti sei scusato, e per me la faccenda si chiude qui. Senza ulteriori strascichi.

      Per la cronaca, comunque:
      1) no, non apprezzo la volgarità qui da me
      2) amica o non-amica la frase era inappropriata a prescindere
      3) la boccaccia me l'ha fatta proprio perché è una mia amica, e tra di noi scherziamo e ci prendiamo in giro
      4) in futuro eviterò post scherzosi o che parlano di me, limitandomi ai miei soliti argomenti pallosi, così da evitare situazioni del genere

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    7. La questione è che questo post è particolare di suo.
      Uno come lo dovrebbe interpretare?
      Spari a zero su tutto e tutti.
      Di uno studente dici che "è il più cretino dell'altra classe, con sorriso ebete"; di un altro dici che è "tra i più imbecilli". Di una collega affermi che non sai quante volte si è ventata di un master (quindi, tra le righe, si percepisce che è una mossista/arrivista/fanatica); della bidella si percepisce che è un impiastro.
      In tutto questo, senza minimamente citare i rapporti tra te e l'altra collega, scrivi che la soprendi a fare boccacce.
      Boccaccia, nella nostra lingua, non ha significato positivo: si tratta di un gesto di scherno, una presa per il culo.
      Al che ho pensato: Marco ha sopreso una collega stronza a fargli gesti da dietro.
      Ora, togliamo la volgarità delle parole che non apprezzi.
      Il concetto resta, perché lo penso (lo pensavo, per meglio dire, prima della tua spiegazione).
      Se un/una collega ti fa delle boccacce (quindi, gesto di spregio) significa che ce l'ha con te per qualche ragione.
      O che magari ha un interesse per te, esternato in questo modo sciocco.
      Ora, mettiamola come vuoi, ma io a leggere quella frase ho pensato a questo.

      Vogliamo evitare volgarità? Ti avrei scritto: la collega l'hai castigata? Perché se ti fa delle boccacce magari sotto sotto le piaci.
      Ecco come sarebbe stato.

      Quindi, le mie scuse sono per la volgarità che non apprezzi (e ripeto, ne prendo atto, regolandomi in futuro di conseguenza). Ma non per il mio pensiero, che resta uguale su quanto hai scritto, prima di spiegare che invece siete in confidenza.

      Poi, sinceramente mi era venuto il dubbio che fossi serio, e infatti ti ho anche prontamente scritto in privato. Ma -giuro- dall'altra parte ho pensato anche che stessi continuando a scherzare (parlo della tua prima risposta).
      Perché in un post con questo tono, dove parli della tua professione ma in modo ben poco professionale e ironicamente ben poco "corretto" (non sto giudicandoti: puoi scrivere quel che vuoi, per me, sui tuoi studenti e colleghi) credevo ci fosse MOLTA ironia.
      E che tu mi stessi forse rispondendo in modo altrettanto ironico (dopotutto, non ti eri lamentato tu stesso che non avevo colto, in passato, l'ironia dei tuoi post?).
      Questo mi ha fuorviato, nella mia seconda risposta.
      Però appunto, per evitare casini ti avevo scritto in privato, anche.

      Non sono giustificazioni (non devo giustificarmi con nessuno), me le scuse sono sincere, e sono per le parole volgari che ho usato (in ogni caso, non ho mai dato della puttana di strada alla tua collega: ho solo parlato di atti sessuali tra due adulti).
      Mettili pure, i post scherzosi: di certo, io eviterò ogni tipo di ironia (specie se volgare). Vai tranquillo :)
      Per il resto, questo è, anche per me finisce tutto senza strascichi, ci mancherebbe. Un episodio che si chiude qui :)

      Moz-

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    8. Miki, il post era volutamente dissacrante e scorretto. Ma se io in un post faccio dell'umorismo o ironia, ciò non vuol dire che non debba esserci rispetto nei commenti. Ci si diverte, si scherza, ma senza esagerare: il tuo commento aveva superato i limiti. Me la sono presa per la volgarità gratuita, non per altro. Il fatto poi che si trattasse di una mia amica (tu non l'avevi immaginato, e ci può stare, come ci può stare che ne avessi travisato il senso) è stata come un'aggravante e mi ha fatto imbestialire ancora di più.

      Ho visto stamattina il messaggio in privato, ma per me la si doveva chiarire qui. E, ripeto, per me la cosa finisce qui, tranquillo che non ti tolgo il saluto o smetto di passare dal tuo blog o cazzate del genere.

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    9. Ma figurati, ci mancherebbe.
      Per inciso, io ancora adesso (volgarità a parte, che può piacerti o no) non ci vedo assolutamente mancanza di rispetto nel mio primo commento. E ripeto, sarebbe la cosa che continuerei a pensare se tu non ti fossi spiegato in seguito ;)
      Anche per me la si doveva chiarire qui, ovviamente :)

      Moz-

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  6. Son contento che avete fatto pace....Marco comunque continua a scrivere post così ironici che sono carini.
    Anche se il dubbio con lo studente cretino mi resta...se questo poi legge il tuo post , capisce che stai parlando di lui o è così cretino che non ci arriva 😂😂

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    1. Ma no, io e la collega di Biologia gli facevano lezione più di tre anni fa... 😀

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  7. Ma povero Pingu, io adoro Pingu, che gli avrà fatto mai? ;)

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    1. Guarda, era proprio un cretino quel ragazzo... La sua classe ne aveva combinata una, e mentre li stavo cazziando per bene, ha ancora avuto il coraggio, l'unico, di aprire bocca. Dimostrando di non aver capito niente di quanto stavo dicendo.

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  8. Quella della lavata di mani con microfono acceso è fantastica: un vero momento degno di Leslie Nielsen XD

    Quella delle spade in corridoio è una di quelle occasioni per le quali mi spiace di non essere diventato insegnante e di non essermici trovato in mezzo: sono spadaccino e mi sarei divertito troppo a disarmarli per sequestrargliele XD

    Comunque il livello di educazione si è abbassato. A volte da studente ho visto cose analoghe ed in un paio di casi peggiori, ma il mangiarsi il gelato in classe e le patatine... non so, lo vedo proprio come l'emblema massimo del "non me ne frega un cazzo". Comunque complimenti per la classe con la quale hai reagito: spero che le patatine fossero almeno buone.
    Riguardo al divano, me lo chiedevo anche io prima di leggere come te lo sia domandato anche tu XD
    Riguardo a Pavese... beh almeno non stava leggendo Moccia.

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    1. Quella classe aveva l'abitudine di andare a saccheggiare i negozi circostanti durante l'intervallo. E questa ragazza era lenta a mangiare e allora io iniziavo lezione e lei lì a finire di mangiare. E una volta il gelato, e un'altra caramelle, la volta dopo patatine... Quel giorno io avevo anche fatto lezione al mattino, non avevo pranzato, e questa che mi mangia davanti...
      Il divano è due anni che è lì e ancora non abbiamo capito perché. Però io e un'altra collega di Biologia l'abbiamo da subito sfruttato per fare salotto durante le ore buche...

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    2. Sarà stato messo lì durante qualche rinnovo o tinteggiatura delle pareti e nessuno lo avrà più spostato, ci scommetto. :D

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    3. Vallo a capire... Io lì ci insegno d'estate, per cui vai a sapere cosa fanno durante il resto dell'anno...

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  9. Se fossi stata tua alunna, avrei avuto tante di quelle note...MA TAAAANTE... :P
    P.s. sono a -1. Non so se -1 materia dalla laurea o -1 neurone dal picchiare il tutor tesi ancora latitante, ma sono a -1 :D
    Nel frattempo, alla specialistica, analizzo acqua e vino manco fossi Gesù :D
    Salutoni!

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    1. Ciao DG, che bello risentirti! 😄
      Guarda, il Chemostupidario si apre proprio con quello studente pirla che mi aveva chiesto se è possibile trasformare chimicamente l'acqua in vino... 😝
      Comunque non sono uno di quei docenti che mettono note. Nel senso che non è quello il contesto in cui lavoro. Però cazziatoni alle volte sì.
      Spero che quel -1 diventi prestissimo uno zero! E poi un urrah!

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  10. E pensare che da piccolo volevo fare l'insegnante...meno male che ho cambiato idea. ;)

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    1. Guarda, quanto leggi è solo una ridottissima percentuale, estrapolata nell'arco di otto anni...
      Per dire, giusto oggi una studentessa mi ha fatto davvero una bella domanda, mi ha posto una questione a cui finora non avevo mai pensato.

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