lunedì 5 luglio 2021

Chimica for Dummies: Oltre i Limiti dell'Ignoranza

Non ci siamo ancora ripresi dall'ultimo episodio di Chimica for Dummies, che ecco un ulteriore appuntamento con la rubrica più imbecille di questo blog! In questo sconvolgente episodio vedremo degli esempi di ignoranza allo stato brado, quella che ti dà proprio soddisfazione. In un abominevole delirio di tamarreide, stavolta niente chimica, però in compenso tanta, ma tanta ignoranza...

Vicina di casa (le cui finestre danno sul mio soggiorno, rivolta alla figlia): "Margherita! MA CHE CACCA GROSSA HAI FATTO!"

A capodanno mi trovo coi compagni di liceo a Sauxe d'Oulx, invasa da delirio alcolico (la mattina dopo la piazza principale sarà cosparsa da un quantitativo impressionante di vetri di bottiglia). La temperatura è scesa sotto lo zero, quindi mi avvio verso casa con due mie compagne e un altro tipo, che sta smaltendo la ciucca (e che fino a poco prima era in piedi su una panchina a urlare: "barcollo, barcollo, ma non mollo"). Passiamo da una piazzetta con una fontana, in cui si è raccolto un capannello di gente, intenta ad ascoltare una sorta di comizio di un tipo. Affianco un altro tizio se ne sta a braccia conserte con l'espressione seria.
Tizio del comizio: "Bene, signori e signore, state per assistere a uno spettacolo incredibile, una cosa davvero straordinaria..."
Ci guardiamo confusi, cercando di capirci qualcosa. Il tipo smette di parlare, e a quel punto l'altro si ficca con la testa dentro l'acqua gelata della fontana.
Nostro amico (ripresosi all'istante, rivolto al tizio riemerso dalla fontana): "Amico, non ti invidio la polmonite che avrai domattina..."
Tizio della fontana: "Ma la polmonite verrà a te, a tua madre e a tutta quanta la tua famiglia!"
A quel punto trasciniamo via il nostro amico prima che parta la rissa...

La mia professoressa di Arte del liceo era gretta e ignorante, e si faceva dare del tu dagli studenti. Nonostante la stazza, indossava di frequente pantaloni di pelle o degli orribili pantaloni pezzati con una fantasia tipo mucca frisona (da me ribattezzati "muccaloni"). Non mi poteva sopportare, e del resto io la detestavo.

Professoressa di Arte: “Ragazzi, non date retta a Lazzara, che dice che c’è matematica nella musica!” 

Professoressa di Arte: "Che ti credi, Lazzara? Anch'io potrei fare la modella!" 
Io: "Sì, per Botero."

Esempio dell'arte di Botero

Intenta a berciare nel parcheggio dell'autogrill, la mia odiata professoressa di Filosofia, che quell'anno mi aveva dato il tormento, non si avvede di un carrello lì abbandonato e ci inciampa sopra. Pazzescamente fa un salto mortale in avanti e atterra sull'asfalto a gambe aperte, lasciandomi indeciso se ridere o applaudire il numero. Una volta sul pullman, i miei compagni lecchini vanno in processione a sincerarsi delle sue condizioni, mentre io invece ringrazio Satana per quel dono inatteso. Non mi sfugge lo sguardo che mi lancia la carogna, con cui mi promette una futura ritorsione (cosa che poi avverrà); ma intanto mi godo quel momento.

Durante l'autogestione una delegazione di ragazze del mio liceo si reca in visita al Pininfarina, istituto tecnico di Moncalieri la cui popolazione studentesca all'epoca era quasi interamente maschile. Vengono accolte nell'auditorium tra gli "ollelè-ollalà" e un coro di "bionda, beato chi ti sfonda"...

Professore di Matematica (vado a trovarlo nel periodo di esami all'università, così mi parla delle sue attuali classi): "Lazzara, quelli sono dei BASTARDI!" 

Frontman dei 60-70 (cover band dei Deep Purple): "E ora il pezzo che tutti voi stavate aspettando!" 
Tizio del pubblico (dal fondo della sala): "Cos'è? I Bambini Fanno Oh?"

Cameriera truzza della pizzeria (in sala, dopo essersi dimenata sentendo della musica zarra, aver dato un calcio a un cucchiaio cadutole per terra, invece di raccoglierlo, proiettandolo sotto una credenza, rivolta a dei clienti appena entrati): "E voi, che cazzo volete? Non ce la faccio più..."


Ritiro parrocchiale a Oulx. La pallina del ping pong finisce schiacciata. Per darle una sorta di funerale pagano, un animatore ha la geniale idea di darle fuoco con l'accendino. Inaspettatamente in un attimo si trasforma in un'impressionante palla di fuoco. Resosi conto che potrebbe scattare l'allarme antincendio, seguono momenti concitati in cui si mette convulsivamente a calpestarla...

Ristorante a Moncalieri. Piatto del giorno: PASTA ALLA MATRICIANA.

Scritta sul muro a Moncalieri: "Ci son due coccodrilli e uno RANGO TANGO."

Animatore (durante un gioco in oratorio): "Parti del corpo con la lettera L?" 
Giocatore: "LINGUINE."

Anziana catechista: "E te, cos'è che vuoi?"
Io (citando una famosa pubblicità dell'epoca): "Un happy meal."
Anziana catechista (sconcertata): "Un eppimil? Ma cus'è l'eppimil?!"

Collega animatore: “Allora, Marco prima diceva: «Nessun uomo è un’isola a sé stante.» Quindi, che cosa dovrebbe essere l’umanità?” 
Ragazzino (dopo averci riflettuto): “Una penisola?"

Visita pastorale del cardinale Severino Poletto in parrocchia.
Ragazzino: “…e quindi secondo me Dio ha già scelto chi si salva e chi no.” 
Cardinale (sconvolto): “No no, un momento... Non confondiamoci: Dio non ha già scelto chi si salva e chi no!” 
Segue un momento di imbarazzo generale; io invece trattengo a stento le risate... Fuori un gruppetto di ragazzini sta rappeggiando il nome del cardinale.
Ragazzino tamarro (a tempo di musica zarra): "SE-VE-RI-NO POLETTO-OH! SE-VE-RI-NO POLETTO-OH!"
Collega animatore: "Ma guardati quelli!"
Io: “Perché, quello che prima si è scoperto calvinista?" 

Mamma e catechista: “Bruno! Che mi sta venendo su come 'nu disgrazieüto… L’altro giorno m'ha stupita che s’è preso 'nu crocifisso da 'na scatola, e se l’è appeso in camera. E Alessio! Chillo là, la domenica mattina, per farlo alzare per andare a messa… a mazzeüte, lo devo pigghiare!” 
Io (rivolto al viceparroco): “Molto folkloristico, vero?” 


Io: "Dovete scrivere delle frasi di questo tipo, per esempio: «Se Dio fosse il sole, allora io sarei un pianeta che gli ruota attorno.»"
Ragazzino: "Ah ah, quindi se Dio fosse una m...a, allora io sarei una mosca che gli gira attorno...?"
Io: "Ok. Adesso prendi e vai a casa."
Ragazzino: "Ma..."
Io: "Vai a casa. Oggi per te catechismo è finito."

18 commenti:

  1. Non pensavo si potesse fare peggio, e invece... :D

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  2. Speravo che alla fine ci fosse una conclusione tipo "dai, scherzavo, mi sono inventato tutto" e invece...
    C'è da dire che alcune delle situazioni che hai descritto mi suonano "plausibili", segno che ormai davvero ci stiamo rassegnando al dominio dei truzzi...

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    1. Sì, lo so: alcune di queste (se non tutte) sono devastanti...

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  3. L'ultima metafora era un po' ardita, in effetti. ;)

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  4. “Una penisola?"

    Mannaggia ragazzino, ci eri quasi: dovevi rispondere "arcipelago" XD

    Quella della professoressa di Arte riguardo la musica (nemmeno la sua materia tra l'altro) poi è senza prezzo.


    Però dai Marco... "folcloristico" con la "K" da te non me lo aspettavo XD :P

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    1. Sai, folklore l'ho sempre scritto con la k, invece della sua alternativa italianizzata.
      Quella della musica era per dare il metro a quella personaggia che ci faceva arte, che era di un'ignoranza e di una grettezza a dir poco raccapricciante.

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    2. Io ho avuto una professoressa d'arte fuori di testa quando frequentavo le medie: non aveva i difetti della tua, ma era appunto fuori di testa sotto un tot di aspetti.
      Hai presente quelle manovre assurde che si vedono talvolta nei film, dove l'auto viene parcheggiata a velocità sparata quasi in testa-coda e dopo si ferma di botto, perfettamente allineata alle altre auto? Ecco, lei non solo ne era in grado ma lo faceva nel parcheggio interno della scuola.
      Penso che certe specifiche materie tendano ad attirare questo tipo di persone XD

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    3. Una docente che conosco, in base alla sua esperienza, personale sosteneva che una fetta di quelli che si iscrivono a psicologia lo fanno per capire i loro, di problemi. Quindi probabilmente hai ragione: certe materie attirano gli individui peggiori.

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    4. Quelli poi sono coloro che presto o tardi combinano danni atroci.

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    5. Sì, la combinazione peggiore: la persona sbagliata nel posto dove può fare più danno.

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  5. Mi sono strozzata dalle risate! Il catechismo offre parecchi spunti ignoranti. Io non l'ho mai frequentato: nel senso che, in vista della Prima Comunione, uscivo di casa dicendo ai miei che ci andavo e poi passavo un'ora a cazzeggiare sulle giostre del parco vicino. Una volta m'hanno beccata... Non è stato bello.
    Le professoresse di filosofia sono esse stesse figlie di Satana. Magari non sono le preferite, ecco. Magari sono le figlie che anche Satana avrebbe preferito abbandonare sui gradini di una chiesa. Ma comunque sono figlie sue. La mia era una pazza che dichiarava "Io sono l'occhio di Dio! Vedo e sento tutto!". Io, poi, al liceo ero timidissima. Durante un'interrogazione, quella disgraziata - davanti alla classe - se ne uscì con: "I tuoi genitori ti picchiano, vero?". Comunque, anche le professoresse di Arte non scherzano. Anche loro sono figlie del Diavolo.

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    1. Dalle elementari all'università io ho avuto molti insegnanti. Della maggior parte esprimo un giudizio positivo e di riconoscenza, qualcuno invece non mi era simpatico, ma comunque non lo giudico troppo male. Eccezione solo per le due maestre delle elementari, entrambe delle brutte persone (questo capito solo quando ero più grande per poter capire determinate cose), la mia prof di arte del liceo (come scritto sopra: gretta, stupida e ignorante) e la prof di filosofia, che era davvero una donna spregevole.

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  6. Il top, per me, è il ragazzino della penisola. 🥇

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    1. L'altro animatore mi ha guardato allibito, non riusciva a credere a cosa avevamo appena sentito...

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  7. Un titolo più azzeccato di quello che hai posto non lo si poteva trovare!
    Comunque pure io avevo una prof odiosa, ma era di Spagnolo (anche se pure quella del secondo anno di liceo di italiano non scherzava)... lo sprezzo era più che reciproco! xD
    A ogni modo... appena ho letto il tuo aneddoto sulla prof di Filosofia, ho immaginato il tuo ghigno beffardo e un sorrisetto è scappato pure a me!

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    1. Il fatto che me la stessi godendo così tanto, dopo un anno di vessazioni continue e ingiustificate da parte sua, fu poi motivo di una successiva ritorsione. Una persona spregevole, nient'altro da aggiungere. Sono contento di essermela lasciata dietro.

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