martedì 11 giugno 2019

Le Parole Macedonia

Una parola macedonia è un neologismo formato dalla fusione di due parole diverse che il più delle volte hanno un segmento in comune, ottenuto per sincrasi (fusione di due elementi). Il termine è stato introdotto dal filologo Bruno Migliorini: la parola macedonia è formata dal risultato di “una o più parole maciullate che sono state messe insieme con una parola intatta”. In inglese il termine corrispondente è portmanteau word, che in francese indicava una grossa valigia da viaggio con due scompartimenti; tale espressione è stata usata per la prima volta da Lewis Carroll nel romanzo Attraverso lo Specchio e quel che Alice vi Trovò.
Ci sono numerosi esempi di queste parole, tra cui: cantautore, informatica, mandarancio, metalmeccanico, palaghiaccio, videofonino. Anche in Chimica molti termini possono essere considerati parole macedonia, specie nell'ambito della nomenclatura, in quanto il loro meccanismo di formazione è similare, oltre che nel nome di molti farmaci; alcuni esempi sono idrocarburo, elettroanalitica, tensioattivo. Di seguito degli altri esempi interessanti.

Scioglievolezza
Viene da sciogliere + dolcezza. Questo termine è stato introdotto dalla pubblicità di una nota marca di cioccolatini (Lindor).

Smog
Viene dalle parole inglesi smoke (fumo) + fog (nebbia). Sulla sua falsariga il linguista Arrigo Castellani, critico circa l'abuso di termini inglesi nella nostra lingua, aveva inventato il termine alternativo "fubbia" (che viene appunto da fumo + nebbia).

Tossinfezione
Viene da intossicazione + infezione. Malattia a trasmissione alimentare dovuta al consumo di cibo contaminato da batteri patogeni (infezione) o tossine da loro prodotte (intossicazione).

Tossultare
Viene da tossire + sussultare. Questa parola è stata inventata da Italo Calvino per tradurre un'espressione presente nel libro I Fiori Blu di Raymond Queneau, che esprimeva l'azione di una persona che "tossiva e sussultava allo stesso tempo".

Webete
Viene da web + ebete. Questo neologismo è stato introdotto dal giornalista Enrico Mentana durante una discussione in rete per indicare chi fa un uso miserevole del web, alimentando polemiche sterili e offendendo gli interlocutori. In realtà non è stato esattamente Mentana a inventare il termine, perché esisteva già da almeno una ventina d’anni nel gergo di Usenet (rete mondiale formata da migliaia di server interconnessi, che raccolgono articoli inviati dalle persone che vi hanno accesso); lì indicava "una persona che di Internet conosce solo il Web", una figura che oggi esiste sempre meno, data per esempio l'esistenza dei social network. Quindi Mentana in effetti ne ha proposto un secondo significato.

Leoniglio
Viene da leone + coniglio. No, non è un animale mitologico, perché esiste per davvero. Questa parola macedonia l’avevo inventata io un paio d'anni fa in un guest post, e il suo significato era grossomodo simile all’espressione “leone da tastiera”. In realtà esiste anche un vecchio cartone degli anni Settanta, creato da Sergio Minuti, intitolato Le Avventure di Leoniglio, che ha per protagonista un cucciolo di leone rimasto orfano e allevato da una famiglia di conigli. Di seguito invece il ritratto che ne avevo dato io all’epoca.
"Il suo ruggito si ode minaccioso per la savana della rete. Egli è possente, indomito, sferzante: non si fa problemi a dire ciò che pensa. Conta solo lui e vede gli altri in funzione di sé, come oggetti da usare per i propri scopi. E se qualcuno non soddisfa le sue spropositate aspettative, allora attacca senza pietà, perché solo così può sfogare le proprie frustrazioni: utilizzando gli altri come valvola di sfogo. Quando poi è certo di aver ottenuto il fatto suo, di aver rimesso gli altri al loro posto, può rimirarsi soddisfatto allo specchio. Ma non c’è una folta criniera a salutarlo, solo un paio di buffe orecchie pelose; il suo ruggito, lontano dalla tastiera, ricorda un timido miagolio: questo è il vero sembiante del Leoniglio."

L'importanza del controllare bene la linguistica...
Ci sono parole macedonia che funzionano, altre invece meno e possono dar luogo a ironia, specie in altre lingue. Ecco tre esempi illuminanti.
1) Glasshole (da glass + hole): chi si comporta in maniera inappropriata usando i Google Glass; se conoscete un po' d'inglese, capirete subito perché questa parola ha scatenato l'ilarità.
2) Fessenger (da facebook + messenger): è una app il cui nome in italiano non suona troppo bene.
3) Inkulator (da ink + calculator): altra app che dubito avrà successo in Italia.

18 commenti:

  1. Beh, probabilmente Inkulator avrà invece successo, visto quanto gli italiani (webeti soprattutto) siano abituati alla pratica (passiva...).
    Leoniglio spacca, tossultare non mi piace (perdonami Calvino), e io aggiungerei Morbistenza :)

    Moz-

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    1. In effetti la pubblicità è una delle maggiori produttrici di parole macedonia.

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  2. Non conoscevo "Leoniglio", avrei dovuto usarla per il mio post odierno

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    1. Ho visto. Incredibilmente succede spesso che i nostri post si incrocino come argomenti, anche quando li preparo con molto anticipo. 😀

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    2. L'occhio lungo sulla rete :-D

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  3. Beh, le lingue hanno spesso omofonie con significati agli antipodi :-D
    Le parole macedonia sono uno degli sfoghi creativi dei giornalisti e di certi scrittori, in alcuni casi con esiti davvero gradevoli.

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    1. In effetti questa delle parole "di origine speciale" è una rubrica che mi piace molto. 😃

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  4. Non ho capito bene cosa vuol dire "di Internet conosce solo il web"

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    1. Il "Web" è solo un servizio di Internet, non andrebbero presi come sinonimi

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    2. Più precisamente internet è una struttura fisica nata negli anni sessanta. Il Web - è nato negli anni novanta - ed è un servizio che si appoggia su questa struttura grazie al protocollo applicativo http per la trasmissione di Ipertesti. Altri servizi sono la posta elettronica, Telnet, Gopher, FTP e IRC, oltre alla telefonia

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    3. Si parla di altri tempi, la fine degli anni '90 - inizio 2000. Il cosiddetto "webete" era chi delle possibilità offerte dalla rete conosceva solo la ricerca web e non altri gli servizi: come diceva Ferruccio, per esempio l'e-mail.
      Oggi questo tipo di webeti sono praticamente scomparsi, data per esempio l'esistenza dei social, più o meno tutti usiamo quotidianamente diversi servizi di internet: web, posta elettronica, social...
      Il webete oggi è quanto delineato da Mentana.

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  5. Glasshole batte tutto xD
    Comunque anche io faccio parte di quei fini linguisti ed accademici ricchi di fibre che coniano nuove parole! Per esempio:
    -Sfighezza: sfiga+ certezza, ovvero la certezza matematica che una cosa andrà male
    -Nipogino: nipote+ cugino, il figlio del cugino di primo grado (quindi cugino in seconda) che reputi come un nipote (e infatti pretendi che ti chiami zia)
    -Cugizia: cugina+zia. Vedi sopra.

    Ho sbagliato tutto nella vita, lo so :D

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    1. La sfighezza è alla base della legge di Murphy. 😀

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  6. In passato avevo proposto qualcosa anch'io, ma con scarsa fortuna. Ricordo, per esempio, "allucinato" detto di qualcuno venuto al mondo con parto podalico.

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    1. Beh, allucinato esiste già come termine e poteva mettere confusione col significato che proponi.
      Tecnicamente poi non sarebbe una parola macedonia, perché non c'è sincrasi.

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    2. In effetti il gioco consisteva nel dare un significato diverso a parole preesistenti...

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  7. Ma è scemo sto sito

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    1. Assolutamente sì. Se sei interessato all'idiozia (e direi di sì, visto il commento che hai lasciato) ti consiglio la rubrica Chimica for Dummies.

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