mercoledì 11 novembre 2020

La Chimica dei Supereroi #6: Daredevil

Dopo tantissimo tempo un nuovo episodio della rubrica dedicata alla scienza dei supereroi. Stavolta sarà un episodio particolare, perché l'abilità più interessante del supereroe di oggi è assolutamente verosimile; anzi: davvero esistente.

Devil 
Matt Murdoch salva un cieco dall'essere investito da un camion che trasporta scorie radioattive, ma viene colpito agli occhi dalla fuoriuscita di quelle sostanze, e perde la vista. Si accorge però che gli altri sensi sono stati incredibilmente potenziati, compensandolo della cecità. Diventato avvocato, Matt decide di mettere le sue capacità al servizio della giustizia, combattendo i criminali dietro l'identità di Daredevil (in italiano: Devil).

Equilibrio
Grazie a un durissimo allenamento, Devil ha un'agilità e dei riflessi sovrumani; quindi queste sue abilità sono unicamente capacità umane portate all'apice. Questa può essere considerata una svista da parte del suo creatore Stan Lee, in quanto anche l'equilibrio è uno dei sensi di cui è dotato un essere umano. Ha un organo preposto, che è il labirinto vestibolare, localizzato nell'orecchio interno, in cui si trovano gli otoliti, dei sassolini di ossalato di calcio inglobato in una matrice gelatinosa, i cui spostamenti, conseguenti alle modificazioni della posizione della testa e alle accelerazioni lineari, attivano le terminazioni nervose che determinano il senso dell'equilibrio. Questo si abbina alla propriocezione, la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei muscoli, anche senza il supporto della vista, cosa di importanza fondamentale nel controllo del movimento. Se le scorie radioattive che hanno fatto perdere la vista a Matt gli hanno potenziato udito, olfatto, gusto e tatto, dovrebbero aver agito anche sul suo senso dell'equilibrio.

Ecolocalizzazione
Una delle abilità più particolari di Devil è una sorta di biosonar, con cui invia degli impulsi sonori contro gli oggetti per localizzarli attraverso il loro segnale-eco, che rileva grazie al suo udito superpotenziato, divenuto una specie di radar, cosa che gli permette di ovviare quasi completamente alla mancanza della vista.
Diverse specie animali dispongono dell'ecolocalizzazione, la capacità di utilizzare fasci di suoni ad alta frequenza per orientarsi e catturare le prede: i pipistrelli, alcuni cetacei, roditori e uccelli; tutte specie che necessitano di orientarsi in ambienti bui come caverne, il sottosuolo o le profondità marine. Nei pipistrelli vengono generati attraverso la laringe, in altre specie sono invece prodotti dallo schioccare della lingua sul palato, e il fascio di suoni fuoriesce dalla bocca o attraverso il naso. Una volta colpito il bersaglio, l'eco di ritorno viene catturato dal padiglione auricolare ed elaborato all'interno dell'orecchio, in una parte della membrana basilare (struttura che risponde alle vibrazioni sonore) chiamata fovea acustica, dove si trovano dei neuroni sintonizzati su una stretta banda di alte frequenze (da 25 a 100 kHz, alcune specie fino a 150 kHz): si tratta quindi di ultrasuoni, inudibili dall'orecchio umano (che arriva solo fino ai 20 kHz). 


I pipistrelli possiedono due diversi sistemi di ecolocalizzazione, evolutisi indipendentemente: la prima modalità usa impulsi brevi separati da lunghi intervalli, la seconda impulsi lunghi separati da brevi intervalli, in maniera che il suono emesso si sovrapponga con l'eco di ritorno. Non si hanno fenomeni di mascheramento in virtù dell'effetto Doppler: se l'emettitore o il ricevitore di un'onda sonora è in movimento, nel fronte d'onda in avvicinamento le onde "si schiacciano", aumentando la frequenza, che diviene discriminabile da quello in allontanamento, in cui le onde "si dilatano", abbassando la frequenza; ovvero hanno un'altezza sonora diversa. La differenza tra le due modalità si deve alla metodologia di caccia e alle caratteristiche ambientali in cui si svolge: la prima è utilizzata da specie che cacciano in spazi aperti, in modo da poter individuare bersagli anche a grande distanza, mentre la seconda viene usata da abitanti della fitta vegetazione, dove è necessario orientarsi tra ostacoli molto vicini tra loro. 

Effetto Doppler

Questa capacità si ritrova anche nell'uomo: alcune persone cieche sono in grado di emettere particolari suoni vocali ad altra frequenza, ottenuti attraverso lo schiocco della lingua sul palato, che rimbalzano sugli ostacoli, e l'eco permette loro di identificarne la presenza, la distanza e anche la consistenza, consentendo loro di muoversi con straordinaria autonomia e sicurezza. Viene anche chiamata "visione facciale". Una ricerca ha evidenziato che gli ecolocatori umani regolano il volume e il numero di scatti per il rilevamento di oggetti riflettori a vari angoli azimutali. A 0, 45 o 90° l'ostacolo viene rilevato con una precisione del 100%, le prestazioni scendono a circa l'80% se posizionato a 135° (ovvero dietro) e al 50% quando si trova a 180° (cioè proprio dietro). Le analisi delle registrazioni hanno mostrato che aumentano il volume e il numero di clic per i riflettori ad angoli più distanti: aumentarne intensità e numero migliora il rapporto segnale/rumore, compensando così i riflessi più deboli. Gli ecolocatori accumulano informazioni da più campioni, quindi regolano le loro emissioni sonore per migliorare il campionamento. Come i pipistrelli, adattano le emissioni in base alle esigenze di una data situazione ambientale.

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12 commenti:

  1. Molto interessante. Mi ero distrattamente fatto la domanda se l'udito gli avesse aumentato anche l'equilibrio, ma non ho mai approfondito (è stata una di quelle domande in stile "Ma potrebbe essere? Boh" e non ci si pensa più). Allora è vero ed in effetti dalla spiegazione ha perfettamente senso.

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    1. Sì, ma Stan Lee di questa cosa non ha mai tenuto conto. Tutti credono che i sensi umani siano 5, mentre invece sono 6. Mi è capitato a lezione un mesetto fa, e uno studente era incredulo nello scoprire che l'equilibrio è il sesto senso.

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    2. In effetti è curioso tanto più quando si pensa che si dice comunemente "il senso dell'equilibrio", eppure non si fa questo collegamento.

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    3. Esattamente!
      Temo che ormai sia divenuta una frase fatta, tipo "il senso per gli affari".

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  2. Interessanti abilità per un personaggio che però non ho mai davvero amato.

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    1. Peccato, sai? Assieme all'Uomo Ragno i fumetti di Devil sono forse quelli meglio scritti della Marvel. Ovviamente poi su piccolo e grande schermo è una cosa diversa.

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  3. Sempre belle ste rubriche.
    Devil non mi è mai piaciuto neanche quando aveva il costume giallo.
    Molto più affascinanti le sue “spalle “ femminili, come la Vedova Nera o Elektra.
    Interessante l’articolo , la parte riguardante gli ultrasuoni l’ho studiata a scuola a suo tempo per le metodiche ecografiche .
    Si sì tutte cose purtroppo talmente reali che rendono almeno al sottoscritto noioso il personaggio.

    Poi gusti son gusti...gli eroi urban della Marvel non mi son mai piaciuti più di tanto.
    Però adesso farò na battuta bruttissima: chissà se i peggior nemici di Devil saranno gli acufeni 😂
    Ciao

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    1. Beh, dai: finalmente un supereroe che non ha bisogno di troppa sospensione dell'incredulità...

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  4. Giuro che ignoravo completamente la questione che hai raccontato: lingua sul palato, eco e non vedenti... :O
    Il biosonar di Devil, nel fumetto trasposto con una serie di cerchi concentrici, mi ha sempre fatto pensare ai pipistrelli, effettivamente.

    Moz-

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  5. Sicuramente in epoche remote l'uomo aveva i sensi "aggiuntivi" alla vista molto più sviluppati. La possibilità di vivere in luoghi protetti e non più in mezzo alla natura ha di fatto reso inutili certe capacità legate all'olfatto, al tatto e all'udito.

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    1. Non ne sono certo. Mi pare di ricordare che la postura eretta sia dovuta al fatto che gli ominidi da cui discendiamo avessero bisogno di alzarsi per osservare meglio il territorio e sfuggire ai predatori. Quindi rispetto ad altre specie, già evolutivamente c'era una preferenza nel canale visivo.
      Inoltre devi sapere che negli esseri umani le stimolazioni legate al piacere (specie col partner, ma non solo) sono legate non solo alla vista, ma anche a tatto e olfatto; probabilmente a livello conscio ce ne accorgiamo poco, ma a livello cognitivo sono una componente fondamentale per creare una mappa sensoriale delle relazioni sociali.

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