sabato 27 febbraio 2021

Viaggio Multimodale nei Neurocircuiti (7/7): Gioco

Il neurocircuito del gioco, della fantasia e della gioia si occupa dei processi di gioco, divertimento e socializzazione. È un'evoluzione del sistema della ricerca, e nell'uomo ha raggiunto il livello di gioco astratto, come sfida intellettuale. Dal punto di vista biochimico è legato alla dopamina e alle endorfine, neurotrasmettitori con attività analgesica. Il gioco fa sviluppare aree cerebrali che incrementano le capacità mnemoniche, visivo-spaziali e il pensiero logico-matematico; affina la sensibilità verso gli altri e porta a sviluppare relazioni sociali. I fattori di stress riducono il gioco, la sua inibizione può stimolare l'aggressività, e corrispondentemente l'aggressività inibisce il gioco. La fantasia è la componente più evoluta, permettendo all'individuo di immaginare scenari futuri o fittizi in cui sperimentare soluzioni a problemi complessi, preparandosi a fronteggiare le sfide della vita reale o contribuire alla crescita cognitiva. La fantasia, con la sua carica neurochimica legata al piacere, può però facilmente diventare un rifugio per chi non riesce a godersi la realtà del vivere quotidiano, abbandonandosi a sogni e fantasie: situazione rischiosa, perché a volte si rischia di perdere la capacità di discriminare tra immaginazione e realtà.

Arte
Come contributo artistico ho scelto il dipinto del pittore fiammingo Pieter Bruegel il Vecchio Giochi di Bambini (1560), in cui sono raffigurati dei bambini che in una piazza mettono in scena 80 diversi giochi infantili.


Letteratura 
Come contributo letterario vi propongo il racconto La Meravigliosa Storia di Henry Sugar  di Roald Dahl. Henry è un ricco perdigiorno, il cui unico interesse è il gioco d'azzardo. Un giorno trova nella sua biblioteca un libro che racconta di un uomo che in India era stato allievo di un santone e aveva sviluppato l'abilità di riuscire a guardare attraverso gli oggetti. Il libro riporta tutti i dettagli del suo addestramento; Henry segue le istruzioni e dopo due anni di serio allenamento quotidiano acquisisce anche lui questa capacità: riesce a leggere il fronte delle carte da gioco dal retro. Allora parte per sbancare i casinò di tutto il mondo, ma dopo la prima clamorosa serata di vincite si sente insoddisfatto: di tutti quei soldi non sa che farsene. Allora ha un'idea meravigliosa: passare la vita per i casinò del mondo e donare tutti i soldi vinti a degli orfanotrofi.

Cinema 
Come contributo cinematografico ho scelto il film Alien Autopsy (2006). 
Ray Santilli compra da un ex-operatore cinematografico dell'esercito un filmato del 1947 contenente l'autopsia di un alieno rinvenuto a Roswell. La pellicola, che ha acquistato per conto di uno svitato, si è però deteriorata dopo la prima proiezione; il committente intende ammazzarlo se non la riceve, così Santilli e i suoi amici ricostruiscono amatorialmente il filmato, ricreando una falsa autopsia a un alieno. La notizia inizia a circolare e si mettono a vendere copie del filmato alle televisioni di tutto il mondo.
Il film si basa su una storia vera: nel 1995 Ray Santilli ha venduto alle televisioni di tutto il mondo (inclusa la RAI) i diritti di un filmato che mostra la presunta autopsia a un alieno, da lui stesso poi dichiarata falsa, ma sostenendo che fosse basata su filmati che aveva visionato anni prima, ma ormai troppo degradati, e in parte inclusi nel video (senza però specificare quali fossero).

Musica 
E infine come contributo musicale vi lascio 99 Luftballons della band tedesca dei Nena (1983), di cui esiste anche la versione in inglese intitolata 99 Red Balloons. La canzone parla dell'acquisto di 99 palloncini, che per gioco vengono liberati in aria, e lì all'orizzonte vengono poi scambiati per un UFO. Così un generale dà l'allarme e ordina a un gruppo di caccia di attaccare e abbatterli, mentre politici, industriali e militari sono tutti soddisfatti al pensiero della guerra. E allora ci si stupisce che tutto quanto sia stato causato solo da dei palloncini, mentre intanto si contemplano avviliti le macerie che erano state la città.


E con questo post si conclude il viaggio nei neurocircuiti. Come l'avete trovato? E le vostre associazione col gioco e la fantasia quali sono?

15 commenti:

  1. E' un neurocircuito fondamentale per me, mi aiuta a vivere.
    Come film mi viene in mente "Explorers", una vera fiaba fantascientifica in cui il gusto della scoperta (riallacciandoci a un altro neurocircuito che hai già esposto) diventa un gioco per i protagonisti, tutti bambini.
    Come quadro mi viene in mente il trompe-l'oeuil famosissimo di Pere Borrell Del Caso in cui viene raffigurato un bambino che "esce" dalla cornice del quadro come se fosse un passaggio magico o una finestra, si vede nel suo sguardo tutta l'eccitazione del gioco e (anche in questo caso) pure della scoperta.
    Come letteratura mi vengono in mente tante poesie di Aldo Palazzeschi che sembrano davvero scritte per "giocare" col testo poetico, in particolare "E lasciatemi divertire!"
    Per la musica mi viene in mente l'opera "per bambini" di Prokofiev "Pierino e il lupo" le cui sonorità sono davvero incantevoli e lasciano davvero percepire il bambino che "gioca" a fare il cacciatore (poi lo diventerà davvero, ma nella parte iniziale non ancora, la Disney ha creato un cortometraggio incantevole intorno a questa musica).

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    1. Bella scelta di "Pierino e il lupo", che ricordavo per il corto della Disney.
      Il quadro di Del Caso a cui ti riferisci è "Sfuggendo alla critica"? L'avevo citato anche io in un precedente viaggio...

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  2. Per l'arte propongo "The Little Ice Age" di Hendrick Avercamp, che mostra ragazzi e adulti, ricchi e poveri, soli o in compagnia mentre si divertono a pattinare su un canale olandese ghiacciato per via del freddo intenso.
    Per la letteratura, invece, una fiaba di Andersen: "Il soldatino di stagno". Da bambina avevo una sua riproduzione. La ballerina di carta, invece, la disegnavo da me (e il più delle volte somigliava all'Incantevole Creamy).
    Cinema, un film della mia infanzia/giovinezza: "Wargames - Giochi di guerra". Un paio di anni fa l'ho beccato, per caso, in TV, su una rete così piccola che nemmeno sapevo di averla sintonizzata. È stata una festa :)
    Infine, per la musica: "Viva Las Vegas", di Elvis.

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    1. Wargames lo conosco, mi piacciono molto i film anni '80, però quello non l'ho mai visto. Fa parte di un sottotipo (E.T., Navigator, Cocoon) che per qualche ragione mi ha sempre turbato.

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  3. Come film direi The Game, stavolta.
    Eheh mitico Ray Santilli, ci seppe fare!
    Dipinto top, come fumetto mi viene in mente tutta la prima parte di Yu-gi-oh! (Il re dei giochi, appunto), prima che usasse quelle carte del cavolo...!
    Ci credo che inibire il gioco porta aggressività :D

    Moz-

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    1. Lo disse anche qualcuno sul tuo blog: vietare a un bambino di giocare è una delle cose più atroci che si possano fare.

      Santilli ha preso per il culo tutto il mondo, incredibile, vero? 😁
      Ah, quindi Yugioh prima era una roba diversa di quello che si è visto in TV.

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    2. Una volta i miei figli hanno provato a spiegarmi questo gioco, li ho presi per pazzi: loro e tutti maniaci di yu gi oh. 😁

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    3. Massì, ma non ha proprio senso! Cioè, è praticamente un cartone su dei tizi che giocano a carte. Se lo avessero fatto in Italia i protagonisti sarebbero i vecchietti che al bar smadonnano a scala quaranta tra un chinotto e un amaro.

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  4. Allora, a me per l’arte viene da pensare al famoso quadro di Matisse, “La danza”, sembra un inno alla gioia; e se mettessi l’inno alla gioia di Beethoven in ambito musicale? No, per quello mi è venuta in mente “Shiny happy people “, canzone dei R.E.M.
    In letteratura, non so perché ho subito rivisto la comitiva giocosa delle fanciulle in fiore del secondo libro della Recherche di Proust. E per quanto riguarda il cinema...uhm... niente, non pervenuto.
    È stato divertente. Non c’è modo di allungare l’esperimento. 🙂

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    1. Beh sì, ne puoi sempre proporre una versione nel tuo blog. 😀

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    2. Nooo! Non sono capace come te di essere così puntuale nelle scelte. Qui mi sono divertita, annaspando un po’. E poi cosa m’invento per introdurre l’argomento: le tue premesse a carattere scientifico erano ideali. ;)

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    3. Beh, guarda: i Viaggi Multimodali sono un gruppo di cicli ricorrenti che ho proposto diverse volte. Anni fa il tema che avevo usato erano le muse, per esempio. 😀

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  5. I tuoi viaggi multimodali sono sempre interessantissimi, dato che fanno lavorare la materia grigia.
    Per l'Arte in una recente ricerca mi sono imbattuta nel quadro "Ragazzo con una trottola" di Jean-Baptiste Chardin, oppure dello stesso autore "Ragazzo che sta giocando con le carte". Sono quadri settecenteschi, un periodo che mi aggrada molto. ;)
    Per la letteratura "La variante di Lüneburg" di Maurensig.
    Per il cinema propongo "Il settimo sigillo" che naturalmente non è tutto imperniato sul gioco, ma la scena del cavaliere che gioca a scacchi con la morte è impagabile. Oppure "Jumanji" con quell'inquietante gioco che scatena il caos...
    . Musica: anche in questo caso passo, a meno che non vadano bene le filastrocche di gioco per i bambini.

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    1. Questo è il neurocircuito del gioco, della gioia e della fantasia. Mi stupisce che nessuno abbia pensato a "Neverending Story - La storia infinita": libro, film e canzone! 😮

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