giovedì 8 aprile 2021

Nuovo Viaggio Multimodale nelle Simmetrie (1/3)

Nuovo appuntamento coi Viaggi Multimodali. Questa volta con una tematica già usata l'anno scorso, ovvero quella delle simmetrie: opere che si specchiano in altre per la loro storia o genesi, oppure per gli elementi che le accomunano. Del resto questa serie nasce già di suo simmetrica, perché si specchia nel trittico dell'anno scorso. Il primo di questi post sarà dedicato all'arte, e parleremo di alcuni restauri spagnoli... un po' caserecci.

Arte
Ecce Homo è una pittura murale realizzata nel 1910 dall'artista spagnolo Elias Garcia Martinez, che si trova nel Santuario de Misericordia di Borja, in Spagna. Raffigura l'episodio vangelico in cui Gesù si presenta con la corona di spine, ed è ispirata a una tela a olio del pittore Guido Reni. L'opera non era mai stata sottoposta ad alcun trattamento di restauro, perciò versava in un evidente stato di degrado, con parti di intonaco scrostate e colori molto spenti. I discendenti del suo autore stavano iniziando a raccogliere fondi per farne effettuare un restauro completo, quando si verificò un bizzarro incidente di percorso.
Il 7 agosto 2012 l'opera fu trovata in uno stato a dir poco sconcertante. Era stata rovinata da ignoti, cosa che inizialmente aveva fatto pensare fosse stata oggetto di un atto vandalico. Si scoprì invece che la responsabile era Cecilia Giménez, una parrocchiana ottantunenne, pittrice dilettante senza alcuna esperienza né qualifica in restauro, che di sua spontanea volontà e senza chiedere il parere nè l'autorizzazione ad alcuno, aveva deciso di restaurare lei stessa l'opera. La donna spiegò alla stampa che era intervenuta perché le spiaceva vedere l'opera in un tale stato. Il risultato del suo restauro era però atrocemente grottesco.
Il restauro amatoriale della Gimenez fu definito dai media di tutto il mondo "il peggiore della storia". Ma in poco tempo divenne un'attrazione turistica in grado di portare notevoli flussi di visitatori, incuriositi dal fenomeno mediatico, e pronti a pagare il biglietto di 2 € per ammirarlo. Nonostante il danno causato, la Gimenez ha persino preteso (e anche ottenuto) il 49% dei ricavati delle vendite dei biglietti, ma almeno li ha devoluti in beneficenza.


1. Opera originale                          2. Opera degradata                        3. Opera restaurata

Nel 2018, sempre in Spagna, c'è stato un altro restauro piuttosto azzardato. La statua in legno di San Giorgio nella chiesa di San Miguel de Estella-Lizarra, risalente al XVI secolo e ritenuta di grande valore storico, in quanto permette di apprezzare l'evoluzione dell'armamento medievale della Navarra, necessitava forse di un restauro, date le sue cattive condizioni. Il parroco in realtà intendeva solo far ripulire una parte della scultura; perciò aveva contattato la Karmacolor Estella, una piccola scuola artigiana, presso cui lavorava una non ben identificata donna di nome Carmen (stando ai media locali), che pensò bene di effettuare un restauro non richiesto e alquanto sconcertante, dato il risultato finale, le cui immagini hanno fatto il giro del mondo.


Conoscevate già queste grottesche vicende? Sapete di altri restauri che non sono esattamente riusciti bene?

15 commenti:

  1. Oddio, viene quasi il dubbio che non siano vere notizie ma "costruite" da mass media locali solo per riempire una pagina di giornale :-D
    Comunque restauri riusciti male sono frequenti laddove si tratti di beni non gestiti direttamente dallo stato o da un museo, ma solo da un privato che si è trovato a ereditarli.
    Più che restauri venuti male, io spesso sono colpito da edifici paurosamente kitsch edificati in tempi recenti in paesi in via di sviluppo, tipo questo tempio in Thailandia:
    https://en.wikipedia.org/wiki/Suphan_Buri#/media/File:Gate_City_Pillar_Shrine_Suphanburi.jpg
    o il palazzo col buco in mezzo in Kazakhstan:
    https://www.archdaily.com/918869/fundamental-designs-tower-of-the-sun-high-rise-over-kazakhstans-ishim-river

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    1. Accidenti, non so come venga in mente di costruire un palazzo a metà tra un grattacielo e una caramella polo...

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  2. Tra tutte e due quello che trovo veramente inguardabile è senz'altro quello della signora Cecilia: povero Ecce Homo.
    L'altro è uno stile discutibile ma meno obbrobrioso.
    Io non mi intendo troppo di arte, ma una volta, da adolescente, decisi di "restaurare" una statuetta antica della Madonna a cui nonna teneva tanto: ancora da adulta mi rimproverava :P Fu una catastrofe, ma ancora si conserva bene.

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    1. Beh, però gli occhi iniettati di sangue di quel cavallo sono una roba terrificante...

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  3. Terribili, entrambi, ma quel Gesù, ha ragione, Irene, è inguardabile: ma come è venuto in mente alla parrocchiana di mettere mano a un’opera d’arte! Ha proprio cancellato i connotati di quel povero Cristo! 🤦🏻‍♀️

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    1. Quando ti rendi conto di aver fatto una cazzata e, invece di fermarti, pensi: "Vabbè, magari non se ne accorge nessuno..."

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  4. La seconda non la conoscevo... ahah!
    La prima oserei dire che è geniale.
    Al di là del marketing che ne hanno tratto (giustamente) ha un che di MOLTO pop, in ogni frangente.
    Anarchia artistica, sregolatezza e forse chissà, se Gesù è esistito, magari è proprio così!
    A me ha sempre ricordato il Sanji disegnato da Luffy in One Piece.

    Moz-

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    1. Comunque so che di quel Ecce Homo ne hanno fatto un'analisi critica e battezzato addirittura una nuova corrente. Il che, temo, potrebbe incoraggiarne altri...

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  5. Sta a vedere che posso restaurare opere d'arte anch'io! ;)

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    1. Beh, se sono quelli i parametri spagnoli, maggiori danni non potresti fare...

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  6. In Spagna hanno dei grossissimi problemi coi restauri, è più che evidente...

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  7. No, dai. È il grottesco in atto, l'apoteosi dell'assurdo. In Spagna come fenomeno ricorrente poi suscita lo scoppio di risa.

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    1. Quella è proprio la cosa che mi lascia più perplesso. Tant'è che Sabriel, qui sopra, ne ha portato un altro esempio, e indovina da dove? Sempre Spagna.

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  8. Quando ho visto il primo restauro mi è venuto in mente "Mr. Bean - L'ultima catastrofe" dove Mr Bean starnutisce sul ritratto della madre dell'artista Whistler, determinando una specie di colata. Quando tenta di rimediare non fa che peggiorare la situazione, e alla fine disegna con la penna un profilo grottesco. Insomma, la scena era divertentissima e nello stesso tempo raccapricciante... non si poteva quasi guardare!

    Con la seconda opera invece mi hai fatto venire in mente certe chiese tedesche che visitai da ragazza, in pratica i "restauratori" coloravano tutti i capitelli rovinati che finivano per assomigliare a dei cespi di insalata.

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    1. In effetti avevo pensato anch'io a Mr. Bean, la cosa terrificante è che quello era un film, mentre questo è un caso terribilmente reale...

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