giovedì 1 aprile 2021

Quali Sono i Vostri Romanzi Preferiti?

L'anno scorso in questo post vi ho chiesto di indicarmi quali fossero i vostri racconti preferiti, tra fantascienza, horror, giallo/noir, scegliendone cinque per ognuno di questi generi letterari. Ho pensato di riproporre la stessa cosa sui romanzi.
Possono essere i vostri preferiti, oppure quelli che ritenete i migliori o i più rappresentativi. Deve trattarsi di romanzi (quindi non racconti, al limite romanzi brevi, e sono escluse antologie), e se ne possono scegliere al massimo cinque per ogni categoria. A parte questo, avete massima libertà: possono essere di autori italiani o stranieri, pubblicati di recente oppure no, di qualunque sottogenere. Non devono essere per forza in ordine di preferenza e potete anche indicare più romanzi di uno stesso autore. 
Di seguito le mie cinque scelte.

FANTASCIENZA 
1. Frank Herbert – Dune (1954) 
2. Philip K. Dick – Tempo Fuor di Sesto (1959) 
3. Ray Bradbury – Fahrenheit 451 (1953) 
4. Fredric Brown – Assurdo Universo (1949) 
5. Robert Heinlein – Straniero in Terra Straniera (1961) 

HORROR 
1. Stephen King – It (1986) 
2. Howard P. Lovecraft - Le Montagne della Follia (1936)
3. Richard Matheson – Io Sono Leggenda (1954) 
4. Robert Bloch – Psycho (1959) 
5. Bram Stoker – Dracula (1897)

GIALLO/NOIR 
1. Arthur Conan Doyle – Il Mastino dei Baskerville (1902) 
2. Raymond Chandler – Il Lungo Addio (1953)
3. Agatha Christie – Dieci Piccoli Indiani (1939) 
4. Donald Westlake – Come Ti Rapisco il Pupo (1974) 
5. Cornell Woolrich – Appuntamenti in Nero (1948)

Rispetto però al post pubblicato un anno fa, voglio aggiungere ancora qualcosa, riprendendo quanto visto nell'ultimo ciclo dei Viaggi Multimodali.
Neurocircuito della rabbia e della dominanza: un libro deve saper imporsi, per vincere la sfida con le altre forme di intrattenimento.
Neurocircuito della paura e dell'ansia: un libro deve mettere paura, coinvolgere tanto da far stare in ansia per le sorti dei protagonisti.
Neurocircuito della sessualità e della brama: un libro deve suscitare passioni, dev'essere amato e desiderato da chi lo legge. 
Neurocircuito della cura e dell'amorevolezza: un libro dev'essere condiviso, far nascere il desiderio di volerne parlare con altre persone.
Neurocircuito della tristezza, del panico e della solitudine: un libro deve rendere tristi, per il fatto che la storia che racconta è giunta al termine.
Neurocircuito della ricerca, del desiderio e dell'euforia: un libro deve essere una ricerca, far scoprire qualcosa del mondo e di se stessi.
Neurocircuito del gioco, della fantasia e della gioia: un libro deve divertire, far pensare e attivare l'immaginazione.

20 commenti:

  1. Guarda caso, tempo fa feci una top 10 dei miei libri preferiti sul mio blog. Te la riporto qui:

    1. 1984 di Orwell
    2. Ulisse di Joyce
    3. La storia di Elsa Morante
    4. Arancia Meccanica di Burgess
    5. I racconti di Edgar A. Poe
    6. La Coscienza di Zeno (Svevo)
    7. Il Fu Matti Pascal (Pirandello)
    8. Il Guardiano del Frutteto (McCarthy)
    9. Le anime morte (Gogol)
    10. Il signore degli Anelli (Tolkien)

    Buona giornata ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Da notare che sette di questi non sono nemmeno romanzi di fantascienza, horror o gialli. Magari si potrebbe andare un po' oltre il titolo del post.

      Elimina
  2. Sono tre generi che ormai bazzico poco, quindi non saprei che dire...
    Posso dire di aver letto dei classici che in qualche modo hanno elementi dei tre generi. "1984" non se possa essere considerato fantascienza, è più fanta-sociologia (il termine più corretto per classificarlo è probabilmente distopia). Allo stesso modo, il contemporaneo "Le particelle elementari" di Michel Houellebecq ipotizza un futuro "fantascientifico" che però occupa pochissime pagine del romanzo e serve solo da pretesto per narrare il mondo occidentale degli ultimi decenni. "Il Signore degli Anelli" pure l'ho letto, ma è fantascienza? Direi piuttosto fantasy.
    Insomma, diciamo che ti ho detto i romanzi che più mi piacciono con elementi parziali dei generi citati.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guarda, con tutta onestà, già da quanto avevo visto nel post di un anno fa, sapevo in partenza che questo sarebbe stato un post fallimentare. Basta vedere il commento sopra il tuo. Però ho voluto scriverlo lo stesso, perché mi faceva piacere, e soprattutto la riflessione finale.
      Detto questo, 1984 può assolutamente essere classificato nel genere fantascientifico, anche se essendo di una portata tale da assurgere da narrativa a letteratura. Le particelle elementari non lo conosco, mentre Il signore degli anelli è fantasy.

      Elimina
  3. Della Vargas ho letto i tre racconti del commissario Adamsberg, e mi sono piaciuti anche molto, però mi sono imposto di non leggere mai più nulla di suo, per la sua vergognosa posizione nel caso Cesare Battisti.

    Per la fantascienza l'unico che ho letto di quelli da te citati è Tre Millimetri al giorno, un grandissimo romanzo.

    Gli horror che hai citato invece li ho letti tutti. Doctor Sleep è forse più urban fantasy che horror, ma ci sta. E l'ho detestato: mi spiace, ma per me è una vera porcheria, e mi è spiaciuto, perché partiva da un'ottima idea, purtroppo mandata in vacca, e con elementi di trama da autore di serie Z.

    Comunque tra qualche settimana avremo modo di parlare ancora di Stefano Re!

    RispondiElimina
  4. Sì, esatto. Non è stata l'unico autore francese ad averlo fatto; per esempio c'era anche Pennac, che però ha cambiato idea dopo i recenti sviluppi della vicenda. Lei invece ha continuato con molta supponenza a esprimere un giudizio non comprovato dai fatti. Su wikipedia c'è un riferimento preciso alla vicenda.
    Su DS, e beh, ognuno ha i propri gusti: a me non è piaciuto, a te sì. Ma questo è normale, se ne può sempre ragionare su, e questo è bello. Comunque per me il peggiore di King è L'acchiappasogni: mi sono dovuto interrompere a pagina 100, ché non ce la facevo più, mentre DS l'ho letto fino all'ultima pagina.
    Sì, a fine mese uscirà qualcosa di grosso riguardo un romanzo di King.

    RispondiElimina
  5. Io di romanzi preferiti ne ho solo 4 e di un unico genere perché non leggo fantascienza, gialli o noir. E sono:

    1- Venuto al mondo della Mazzantini
    2- D'amore e ombra dell'Allende
    3- Autobiografia erotica di Aristide Gambia scritto da Starnone
    4 - Le ore sotterranee della De Vigan

    Buona Pasqua, Marco ^_^

    RispondiElimina
  6. Oh, ma questi sono generi che non leggo, non posso associarmi all’elenco. Cioè, ho letto dei libri di fantascienza e anche dei gialli, ma non ho un’esperienza di lettura tale da poter selezionare i miei preferiti. 🤷🏻‍♀️

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pazienza. E' anche per quello che ho messo la seconda parte del post, quella dopo i tre elenchi.

      Elimina
  7. Per darti un'idea di che zozzeria è L'acchiappasogni. C'è un alieno che invade i corpi tipo Alien (quindi già ciao originalità). I soggetti colpiti emettono rutti e flatulenze all'aroma di banana. Giuro, non sto scherzando. E poi in Alien lo xenomorfo aveva almeno il buon gusto di uscire all'altezza dello stomaco, qui invece... la scena non viene descritta nei particolari, ma comunque avviene in un bagno. Quello è stato il punto in cui l'ho restituito alla biblioteca. E pensare che sulla copertina c'era pure scritto: "il nuovo capolavoro di S. King"... Alla faccia! E pensa che ne hanno fatto pure un film.

    RispondiElimina
  8. Io gli unici romanzi di queste tre categorie che ho letto sono stati: Fahreneit 451 di Bradbury e Drakula di Stoker. Due romanzi meravigliosi, entrambi letti due volte! Quanto ai gialli, ho un librone in cui ci sono tutte le opere di Sherlock Holmes e che spero, un bel giorno, di poter leggere, assieme a It di Stephen King e altri due suoi romanzi che ho comprato (L'incendiaria e Desperation).
    Ah, poi ho "I Robot" di Isaac Asimov: il mio professore di liceo di latino era letteralmente fissato e io per curiosità comprai il libro... ma non ricordo nemmeno se lo lessi tutto; credo di no, dovrei tentare di rileggerlo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A casa ho quasi tutti i racconti di Sherlock Holmes, ho cominciato a leggerli in quarta elementare quando me li regalarono per Natale.
      Di Asimov dovresti leggerti, anche solo per curiosità, il suo classico racconto breve "L'Ultima Domanda"... che parla di termodinamica! 😁
      Si trova anche in rete!

      Elimina
    2. Ci credi che ho ancora il file del racconto scaricato sul cellulare e non ci ho ancora dato una sbirciata? Maledetta indolenza! xD
      Devo decidermi a leggerlo! :)

      Elimina
  9. Se penso che persino il mio preferito di King, per me, non è horror... (Misery) non so proprio cosa rispondere: sono generi che traffico pochissimo (la fantascienza su tutti).
    Ho però molto apprezzato L'Esorcista di Blatty, ecco.

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Misery in effetti travalica i generi. Per me puoi classificarlo sia come horror che come pulp.

      Tra l'altro, riprendendo un vecchio discorso, vedi che non capita solo sul tuo blog la questione commenti? Dicevi, che parli di uno specifico albo dell'Uomo Ragno e tra i commenti trovi quanto è figo l'Uomo Ragno.
      Quindi concordo con quella tua riflessione, e spiace, perché persone mai viste venute qui solo per questo post avrebbero potuto trovare qualcosa di più interessante per loro anche solo nei 3-4 post precedenti.
      Che poi a dire qualcosa, sembra pure che lo stronzo sia tu, che non ti va mai bene nulla e non ti accontenti mai e non sai apprezzare nessuna gentilezza.

      Elimina
    2. Non avevo letto i commenti.
      Sì, il rischio è quello di apparire antipatici, e capisco.
      Ma so anche come ci si sente.
      Sai cosa penso, alla fine? Che ognuno è responsabile di ciò che scrive...

      Moz-

      Elimina
    3. Sì, sicuramente, è un pensiero che mi avevi già espresso.
      A me spiace, perché sono convinto che qui sia stato fatto senza malizia, però svilisce.

      Elimina
  10. Non posso indicare delle preferenze su quei generi, ma posso fare qualche osservazione su quei neurocircuiti citati dopo. Leggendoli, mi sono ritrovata in tanti romanzi che sono riusciti a suscitare esattamente quelle sensazioni, quindi posseggono la capacità di arrivare al lettore, stimolare reazioni. Ricordo per esempio la commozione e compassione durante e dopo la lettura di Una vita come tante di Yanagihara. Tutto quel romanzo è strutturato per muovere quei sentimenti nel lettore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono contento che qualcuno abbia voluto porre in evidenza quella parte conclusiva del post.
      Un libro per me ha tre livelli: è l'oggetto in sè, che fa leva sul senso si possesso e appartenenza; è la storia che racconta, che smuove emozioni e sentimenti; è il messaggio che veicola, che reca apprendimenti e conoscenze.

      Elimina