giovedì 10 febbraio 2022

Effetti Psicologici (parte II)

Seconda parte del post sugli effetti psicologici e cognitivi.

Effetto glass house
Si tratta del fenomeno risultante dalla consapevolezza di essere soggetti a una sorveglianza onnipresente, cosa che può scoraggiare la criminalità e altri comportamenti illeciti, ma anche indurre un senso opprimente di disperazione in chi vi è soggetto.


Effetto Hawthorne
Indica l'insieme delle variazioni, non durevoli nel tempo, di un fenomeno o comportamento, dovute alla presenza di osservatori: gli individui modificano un aspetto del loro comportamento in risposta alla consapevolezza di essere osservati. Perciò è possibile che il comportamento dei soggetti che partecipano a uno studio cambi per il solo fatto di partecipare alla ricerca, per esempio cercando di dare un'immagine più favorevole di se stessi. L'unico modo per evitarlo sarebbe di non informare gli individui della loro partecipazione all'esperimento, cosa però vietata dai codici etici sulla sperimentazione umana.

Effetto Kulešov
È un fenomeno cognitivo risultante dal montaggio cinematografico, dimostrato con un esperimento dal regista russo Lev Vladimirovič Kulešov negli anni Venti. L'esperimento consisteva in una sequenza con un primo piano del viso dell'attore Ivan Mozžuchin, senza che esprimesse alcuna emozione particolare, unito a frammenti di pellicole d'archivio, producendo tre diverse combinazioni: nella prima, dopo il primo piano dell'attore, veniva mostrato un piatto di zuppa sulla tavola, nella seconda una donna in una bara, nella terza una bambina che giocava con un orsacchiotto. Le combinazioni furono mostrate al pubblico e gli spettatori ebbero la sensazione che di fronte alla zuppa il viso di Mozžuchin esprimesse appetito, che di fronte alla bara esprimesse tristezza e di fronte alla bambina esprimesse gioia; ma in tutti e tre i casi la sua espressione era sempre la stessa. Quindi la sensazione che un'inquadratura trasmette allo spettatore è influenzata in maniera determinante dalle inquadrature precedenti e successive.

Effetto Mandela
Il falso ricordo (o confabulazione, falsa memoria o effetto Mandela) è un ricordo non-autentico, o perché del tutto inventato oppure perché deriva da altri ricordi reali, in parte alterati. Può anche generarsi per aggregazione di varie memorie distinte, da cui possono essere stati estrapolati frammenti che nella mente vengono ricombinati insieme. L'espressione "effetto Mandela" deriva dal fatto che durante un convegno una blogger avesse sostenuto di ricordarsi che la morte di Nelson Mandela fosse avvenuta quando era ancora in carcere negli anni ’80 e non nel 2013 com’è realmente avvenuta; si rammentava persino esattamente i dettagli del funerale. Molti dei partecipanti al convegno sostenevano la stessa cosa, e dopo una ricerca si è scoperto che molte altre persone ne erano convinte.

Effetto McGurk
L'effetto McGurk-MacDonald è un fenomeno percettivo che mostra l'interazione tra udito e vista nel riconoscimento linguistico. Per esempio nella versione italiana del film The Mask, la celebre battuta del personaggio interpretato da Jim Carrey non è "Spumeggiante!", come molti credono, bensì "Sfumeggiante!" Nell'originale era infatti: "Smokin'!" Quando un video in cui viene pronunciato un fonema (smo) viene doppiato usandone un altro (sfu), spesso viene percepito come una via di mezzo tra i due (spu).


Effetto Nightingale
Tropo con cui ci si riferisce a quando un'infermiera o chi presta soccorso si innamora della persona che sta assistendo. Prende il nome da Florence Nightingale (1820-1910), infermiera inglese ritenuta la fondatrice dell'assistenza infermieristica moderna. Talvolta è anche detto "sindrome di Nightingale". 


Effetto Ovsiankina
È la tendenza a riprendere un'azione interrotta se ancora non è stata completata. Un compito interrotto, anche senza incentivi, produce un "quasi-bisogno", creando pensieri invadenti volti a riprendere il compito e concluderlo, che se non assecondati si rivelano stressogeni. Il completamento di qualcosa rilascia una scarica dopaminica e/o endorfinica, dando così piacere e rilassatezza.

Effetto Peltzman
Il fenomeno per cui, dove si introduce una protezione obbligatoria, la percezione del rischio si abbassa, incentivando comportamenti che vanno nella direzione opposta agli effetti auspicati dalla norma stessa, ovvero più spericolati.

Effetto Pigmalione
L'effetto Pigmalione si può condensare nella "profezia che si autorealizza": se gli insegnanti credono che un bambino sia meno dotato, lo tratteranno, anche inconsciamente, in modo diverso dagli altri; il bambino interiorizzerà il giudizio e si comporterà di conseguenza; si instaura un circolo vizioso per cui il bambino tenderà a divenire nel tempo proprio come l'insegnante lo aveva immaginato.

13 commenti:

  1. Ah, quanti effetti Mandela, davvero incredibili a volte! Ho sempre capito dicesse "spumeggiante", che sorpresa!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma tutti quanti abbiamo sempre pensato che fosse "spumeggiante"! Tutti! 😄

      Elimina
  2. Anch'io ho sempre capito "spumeggiante" :-O
    L'effetto Hawthorne è verissimo, in genere basta che uno si trovi davanti a una telecamera e inizia a parlare in modo diverso, a valutare con molta attenzione quel che dice e come lo dice, anche la mimica facciale diventa totalmente autocontrollata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bravo, hai fatto un esempio di effetto Hawthorne a cui in genere non ci si pensa, ma perfettamente calzante. Un altro esempio sono i test sulle riviste, dove spesso si "imbroglia" per ottenere un risultato più soddisfacente.

      Elimina
  3. Credo proprio di aver subito l'effetto Pigmalione. Alle prime elementari la maestra credeva non fossi brava ed io, come per dispetto, non studiavo. Ovviamente cambiando l'insegnante è cambiato tutto. 😉
    Certo che anche l'effetto Ovsiankina (cavolo che nome, forse russo o polacco) può essere per molti. A me succede quando disegno. Se interrompo poi devo subito ricominciare per finirlo, altrimenti mi assale una forte ansia. E poi la soddisfazione finale è meravigliosa. Ciao Marco, grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La spiegazione dietro all'effetto Ovsiankina è descritta due post fa, quando ho spiegato da un punto di vista neurochimico cosa succede quando si intraprende una ricerca/si svolge un compito. La soddisfazione finale che si avverte non è fittizia, ma è proprio dovuta al risultato della cascata neurochimica che si genera, e che fa in modo di indurci a completare un compito intrapreso, e che fa in modo di insegnarci che è bene completare un compito intrapreso perché ne avremo dei vantaggi. Siamo fatti così.

      Elimina
  4. Io sono spesso vittima dell’ Effetto Ovsiankina (non sapevo esistesse e avesse questo nome) sul lavoro, se devo completare una pratica e per motivi vari (riunioni, urgenze e interruzioni di altro genere) non riesco a farlo, ci rimugino finché non riesco a tornarci sopra e a completarla, mi capita di tornare a casa dal lavoro e di rimettermi al pc per finirla altrimenti mi resta addosso un’ansia che non mi fa godere il tempo libero (mi è capitato proprio questo venerdì)...
    Sull’effetto Pigmalione pensa che danni possono causare i cattivi insegnanti i cattivi capi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Qualcuno, sentendola descrivere così, potrebbe pensare che si tratti di disturbo ossessivo-compulsivo, in realtà è come ho descritto nel commento precedente, uno stimolo a completare ciò che si intraprende per insegnarci che è bene farlo, dato i vantaggi che ne derivano.
      Per l'effetto Pigmalione in genere si parla di insegnanti, perché è più correlato al periodo dello sviluppo, ma credo che possa essere generalizzato anche al mondo del lavoro, come hai fatto tu.

      Elimina
  5. L'effetto glass house è davvero angosciante, quasi orwelliano. Quello che mi ha colpito di più però è l'effetto Kulešov, davvero incredibile. Una curiosità: ma il cognome Hawthorne c'entra con l'autore de "La lettera scarlatta"?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No. Mi sono informato, e il nome viene dalla Hawthorne Works, una centrale elettrica presso Cicero (Illinois), in cui venne svolto uno studio sulla produttività dei dipendenti, dalla cui analisi emerse questo fenomeno.

      Elimina
    2. Grazie mille del chiarimento! :)

      Elimina
  6. L'effetto Peltzman si nota con l'obbligo delle mascherine: sentendosi protetti, si fa ancora di più gli scostumati XD
    L'Effetto Mandela è intrigante, perché effettivamente affonda anche in falsi storici e questioni vere che erano errori; molto interessante quello Kulesov, che studiai in comunicazione...^^

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti quando cito a lezione l'effetto Peltzman, faccio l'esempio di cinture di sicurezza e airbag, ma anche della situazione attuale, dove per la protezione data dai vaccini la gente sta dimenticando le più basilari nozioni di prudenza fin qui acquisite (mascherine, distanziamento, ecc...).

      Elimina