mercoledì 7 dicembre 2016

Ore d'Orrore III - Fantasmi (parte 1)

Bentornati, cari amici del terrore e del raccapriccio! Non vi avevo forse detto che un giorno ci saremmo rivisti? Il vostro Dottor χ vi da ancora una volta il benvenuto nel suo laboratorio, per la terza e conclusiva, spaventosa stagione di Ore d'Orrore!
Stavolta incontreremo davvero tanti personaggi: sarà una vera e propria invasione... un'invasione di orrore!
Ma procediamo con ordine. Non avvertite forse un brivido in fondo alla schiena? Perché oggi infatti inizieremo parlando di fantasmi!


Ore d’Orrore
“Ci sono molte buone ragioni per avere paura del buio”

“Provate un senso di terrore in cantina o in soffitta? Voi o i vostri familiari avete mai visto spiriti, spiritelli o fantasmi? Se la risposta è sì, non esitate: prendete il telefono e chiamate i professionisti! Gli acchiappafantasmi!” (dal film Ghostbusters)

Oltre la Morte
Da sempre il folklore di ogni parte del mondo parla del ritorno dell'essenza o spirito di una persona defunta, spesso intesa come la sua anima, che si manifesta ai viventi in forma incorporea. A questa viene dato il nome di fantasma o spettro. In alcune tradizioni l'entità appare solo come manifestazione visiva, mentre in altre è in grado di toccare il mondo corporeo a cui non appartiene più.
La manifestazione più comune è quella dell'infestante, uno spirito che si palesa in un luogo preciso, all'aperto o al chiuso, a cui è legato. A volte questo avviene solo attraverso contatto uditivo (sospiri, lamenti, urla), altre anche col contatto visivo, e altre ancora anche col contatto fisico. L'apparizione conserva in genere l'aspetto posseduto quando era vivo, ed esso può apparire sia in forma sfumata e/o luminescente, oppure anche in maniera perfettamente definita. Lo spirito può manifestarsi ripetendo azioni che svolgeva quand'era vivo, senza quindi interagire con i viventi, della cui presenza può essere inconsapevole, oppure può interagire con le persone. A volte gli spettri non sono consapevoli della loro condizione di trapassati, ma d'altra parte gli stessi viventi potrebbero anche non accorgersi trattarsi di entità spiritiche e scambiarle per persone ancora in vita. Si ritiene che i luoghi dove più comunemente possano avvenire infestazioni siano quelli dove sono avvenuti fatti di sangue o violenza, in particolar modo se hanno riguardato lo spirito stesso e ne hanno provocato la morte.
Il poltergeist (dal tedesco "spirito fracassone") è un tipo di manifestazione che avviene in genere in un luogo chiuso ed è principalmente di carattere uditivo. Si tratta di uno spirito invisibile che provoca rumori, fa sbattere porte e finestre, sposta o rompe o rovescia oggetti. Tipici fenomeni correlati al poltergeist sono elettrodomestici che si accendono da soli, autocombustioni, apporto di oggetti, comparsa di scritte sui muri. 
Una persona-ombra è la percezione di un’ombra come una figura umanoide vivente, descritta come una sagoma scura con forma umana e un profilo che tremola dentro e fuori della visione periferica; in alcune descrizioni viene raccontato che tenta di saltare sul petto delle loro vittime per soffocarle. 


Folklore in Giro per il Mondo
Già il folklore mesopotamico parlava di anime dei defunti e del loro culto rituale: se periodicamente non venivano fatte loro delle offerte, avrebbero portato sfortuna e malattie. Il concetto egizio dello sheut, una delle cinque parti in cui veniva considerata suddivisa l'anima, può essere benissimo accostato a quello di spirito o fantasma.
Il folklore romano raccontava dei lemuri (gli spiriti della notte) o larve, anime che non riuscivano a trovare pace a causa della loro morte violenta; per questa ragione tornavano sulla terra per tormentare i vivi, perseguitandoli fino a portarli alla pazzia.
Secondo le tradizioni delle terre lombarde i confinati o anime confinate sono le anime di persone morte insoddisfatte, mandate al confino in valli inospitali per mezzo di esorcismo, in modo da non poter nuocere ai vivi.
La pandafeche o pantafa, appartenente all'immaginario marchigiano e abruzzese, è una manifestazione onirica che genera uno stato di paralisi nel sonno. La vittima è in una condizione di semiveglia (non riesce a svegliarsi completamente), avverte una sensazione di soffocamento, ma non riesce a girarsi né a invocare aiuto. La terrificante sensazione è accompagnata dalla visione di una figura spettrale collocata di fianco o sopra al dormiente, che veniva raffigurata come un essere vestito di bianco, con occhi demoniaci e un muso lungo e appuntito, con il quale causa delle orribili ferite. Secondo varie credenze era possibile proteggersene lasciando un fiasco di vino di fianco al letto, perché la pandafeche ne è ingorda, oppure lasciando una scopa con molte setole o un sacchetto di legumi perché si metta a contarle.
Nella tradizione ebraica il dybbuk è uno spirito maligno o un'anima in grado di possedere gli esseri viventi. Si ritiene sia lo spirito disincarnato di una persona morta, un'anima a cui è stato vietato l'ingresso nello Sheol, il mondo dei morti. Secondo le credenze, a un'anima che in vita non sia stata capace di portare a termine il proprio compito o di svolgere le azioni che le erano state richieste o talvolta colpevole di trasgressioni molto gravi, viene data un'altra opportunità per portare a termine i compiti insoluti in forma di dybbuk. Questa però non è certo una condizione desiderabile. Il dybbuk si attacca a una persona vivente, con cui coabita, la quale non riesce a vivere la propria vita e mantenere la propria identità. Esso abbandona il proprio ospite solo quando ha raggiunto i propri obiettivi, a volte dopo essere stato aiutato, a volte dopo esorcismo.

La banshee (che in gaelico significa "donna delle fate") è una manifestazione spiritica del folklore irlandese. Si tratta di uno spirito femminile, appartenente al piccolo popolo. Viene descritta in genere come una bellissima donna dai capelli fluttuanti, intenta a cantare o più di sovente a piangere. Esiste anche, ma è più rara, la sua controparte maschile: il farshee. La banshee è legata a una particolare famiglia e quando un membro di quella famiglia muore o è in procinto di morire, piange e si dispera: incontrarla è un presagio di morte.
Il folklore germanico parlava della dama bianca, lo spirito di una donna morta in eventi tragici. Era priva di occhi e bocca, sempre vestita di bianco, con braccia e piedi nascosti, ed era avvolta da una pallida luminosità che lasciava tracce scure al suo passaggio. La sua apparizione era tradizionalmente un presagio nefasto. Secondo alcuni racconti, le dame banche portavano delle candele accese da cui lasciavano cadere gocce di cera sulla criniera dei cavalli, che pettinavano e intrecciavano; secondo altri lavavano la propria biancheria in luoghi appartati e chiedevano ai passanti di aiutarle, ma se questi si rifiutavano, spezzavano loro le braccia.

In India e nelle zone vicine si parlava del bhoot, il fantasma di una persona deceduta, che poteva assumere diversi aspetti, ma tipicamente era in forma umana. Lo si poteva riconoscere dai piedi: erano al contrario. Dato che la terra è considerata sacra, i bhoot non la toccano, galleggiando per aria.

Particolarmente ricco è il folklore thailandese, dove esistono almeno una quarantina di tipi diversi di fantasmi, noti genericamente come phi. Nella cultura thai molti fantasmi sono benevoli e alcuni sono anche condivisi dalle tradizioni delle regioni circostanti, come il krasue, la testa di una bellissima donna con gli organi interni appesi al collo.
Nella mitologia dei nativi americani l'acheri è lo spirito di una bambina che di notte scende dalle montagne per portare malattie agli umani, in particolare ai bambini. L'unica difesa è legarsi un nastro rosso attorno al collo.

In America latina si racconta della llorona, un'anima in pena di donna che ha ucciso o perso il proprio figlio e che lancia agghiaccianti urli mentre è alla sua vana ricerca. Un'altra figura è "la Planchada" (in spagnolo "la stirata"): a seconda delle versioni è il fantasma di un'infermiera innamorata di un medico che l'ha respinta oppure che ha ucciso un paziente o ancora semplicemente scontenta, che appare negli ospedali e guarisce pazienti in fin di vita. Stando ai racconti, indossa una divisa degli anni '30-'60 perfettamente stirata; secondo alcuni emette una specie di bagliore, ad altri appare come una normale infermiera, alcuni dicono che galleggi per aria, altri che cammini normalmente, ma che i suoi passi non siano mai udibili.
Fantasmi possono essere anche animali. Nel Regno Unito è diffusa la leggenda del Cane Nero (che a seconda della regione prende nomi diversi): un essere soprannaturale dalla forma di un cane dall'aspetto mostruoso, con occhi fiammeggianti e pelo irsuto, di colore nero o verde fosforescente. I Cani Neri sono messaggeri fantasmi dell'oltretomba, incontrarli è di cattivo augurio. Questa figura ha ispirato Il Mastino dei Baskerville di Arthur Conan Doyle.

Per oggi è tutto, creature della notte. Il vostro dottore vi dà appuntamento a fra quattro giorni per la seconda parte dell'articolo, dove parleremo delle tradizioni dell'estremo Oriente. Sempre, ovviamente, che il babau che vive nel vostro armadio non abbia deciso di chiudere per sempre i conti con voi...

14 commenti:

  1. Mi era molto mancata questa rubrica! E devo dire che hai ricominciato alla grande con i fantasmi!

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    1. Finalmente ero pronto ad affrontare un argomento così complesso.

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  2. Bellissimoe excursus extraculturale (quante ex!).
    I fantasmi sono archetipi esistenti in ogni cultura, da sempre, perché legati al mistero più grande: la morte e cosa c'è dopo di questa.

    Moz-

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    1. Aspetta di leggere dei fantasmi cinesi e giapponesi e vedrai che roba!

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  3. Quanti fantasmi! Hai fatto una super ricerca. Aspetto la seconda parte, sono curiosa. Intanto, io vivo col sospetto che in casa mia ci sia un poltergeist che si diverte a spostarmi le cose.(Poi, dicono che la disordinata sono io...)
    Buona festa dell'Immacolata. :-)

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    1. Magari invece sono gli gnomi delle chiavi. :)
      Buona Immacolata anche a te e famiglia!

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  4. Ecco finalmente chiarita la ragione di una certa mia diffidenza istintiva nei confronti delle infermiere ;-)
    Un bel ritorno, questo, alle Ore d'orrore, Marco. Ma, interpreto male, o l'argomento successivo è... il buio? :O

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    1. Interpreti doppiamente male: il calendario di Odo ha sempre girato in senso antiorario. E non è il buio l'argomento finale. :)

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  5. "Tornavano sulla terra per tormentare i vivi, perseguitandoli fino a portarli alla pazzia" sembra la descrizione di alcuni miei prof.
    Che bello vedere che la tua rubrica ha ripreso vita!

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  6. Ma qui c'è materiale per ispirare una tonnellata di racconti, come minimo! :O

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    1. Sì, infatti! Per esempio io ne ho scritto uno sulla banshee! :)

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  7. "Secondo le tradizioni delle terre lombarde i confinati o anime confinate sono le anime di persone morte insoddisfatte, mandate al confino in valli inospitali per mezzo di esorcismo, in modo da non poter nuocere ai vivi."
    Questi non li conoscevo, ma sono molto interessanti. Cercherò altro, se si trova, perché sono un bello spunto per un racconto o per qualcosa di più corposo (conoscendomi, la seconda).

    "La pandafeche o pantafa, appartenente all'immaginario marchigiano e abruzzese, è una manifestazione onirica che genera uno stato di paralisi nel sonno. La vittima è in una condizione di semiveglia (non riesce a svegliarsi completamente), avverte una sensazione di soffocamento, ma non riesce a girarsi né a invocare aiuto."
    Oh, hello paralisi del sonno, my old friend! Questa cosa dell'avere accanto - o del percepire nella stanza - una presenza minacciosa/maligna - la sperimento spesso mentre ho il mio episodio di paralisi del sonno ipnopompica. Non ho mai visto niente di definito - e, anche quando, ormai so di cosa si tratta - però è una cosa piuttosto sgradevole. Anche le pandafeche sono uno spunto interessante :) A proposito del sacchetto di legumi da lasciare accanto al letto, perché lo spettro li conti, è anche uno dei rimedi suggeriti per difendersi dai vampiri. Ho usato questo escamotage nell'incipit di un romanzo che ho messo da parte. Quel povero succhiasangue sta contando biglie da qualcosa come cinque anni :D Prima o poi dovrò riprendere quella storia.

    Gli altri spettri li conoscevo quasi tutti. Con questo post mi hai fatto tornare in mente un vecchissimo speciale di Dylan Dog: uno di quei volumi belli corposi in cui, oltre alle storie, c'erano anche articoli vari. Uno di questi parlava delle case più infestate di Inghilterra: ce n'era una - se ricordo bene, Rectory... o qualcosa di simile - che vanterebbe il più altro numero di infestazioni (27, credo), tra cui an che un gigantesco cane nero.
    Il cane nero appare anche nella biografia di un santo nostrano, questa volta però come protettore: San Domenico Bosco. Ho letto la biografia anni fa: riportava due apparizioni spettrali di questo cane, che salvò il santo da due tentativi di aggressione.

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    1. Se questo post ti ha dato spunti per dei racconti, dovresti vedere il successivo, dedicato a fantasmi cinesi e giapponesi! 👻

      L'aritmomania è in effetti una caratteristica sovente associata ai vampiri. Quel metodo di far contare oggetti viene utilizzato nel folklore italico di diverse regioni anche per le streghe (che tra l'altro spesso hanno come caratteristica di base proprio il vampirismo).

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