"Chi non è più in grado di meravigliarsi, e non prova più stupore, è come morto, una candela spenta da un soffio." (Albert Einstein)
Lo stupore è l’emozione dell’apprendimento: ci si stupisce di fronte a cose nuove o che deviano dalle aspettative, che perciò verranno ricordate con maggiore facilità e delle quali verrà messo in moto un processo analitico. È l’emozione delle storie di genere: la fantascienza e il fantasy, che accendono la fantasia, e i gialli, che mettono in moto il ragionamento. Lo scopo è di dare all’emisfero sinistro del cervello (razionale) e a quello destro (emotivo) materiale su cui lavorare; hanno perciò una finalità intellettiva.
Questa emozione è denotata dalla seguente espressione facciale: sopracciglia sollevate, occhi spalancati, bocca aperta.
Non c'è un colore particolare che venga associato allo stupore, per cui mi piacerebbe proporre l'arancione.
Arte
A rappresentare lo stupore in ambito artistico questa volta la mia scelta ricade sulla surreale pioggia di uomini in bombetta dipinta da René Magritte in Golconda (1953). Quando l'assurdo entra nella vita di tutti i giorni, non può che destare stupore.
Lo stupore è l’emozione dell’apprendimento: ci si stupisce di fronte a cose nuove o che deviano dalle aspettative, che perciò verranno ricordate con maggiore facilità e delle quali verrà messo in moto un processo analitico. È l’emozione delle storie di genere: la fantascienza e il fantasy, che accendono la fantasia, e i gialli, che mettono in moto il ragionamento. Lo scopo è di dare all’emisfero sinistro del cervello (razionale) e a quello destro (emotivo) materiale su cui lavorare; hanno perciò una finalità intellettiva.
Questa emozione è denotata dalla seguente espressione facciale: sopracciglia sollevate, occhi spalancati, bocca aperta.
Non c'è un colore particolare che venga associato allo stupore, per cui mi piacerebbe proporre l'arancione.
Arte
A rappresentare lo stupore in ambito artistico questa volta la mia scelta ricade sulla surreale pioggia di uomini in bombetta dipinta da René Magritte in Golconda (1953). Quando l'assurdo entra nella vita di tutti i giorni, non può che destare stupore.
Charly Herscivi ha scritto in proposito: "Magritte era affascinato dalla seduzione delle immagini. Di norma vedi una foto di qualcosa e credi in esso, ne vieni sedotto, dai la sua onestà per scontata. Ma Magritte sapeva che le rappresentazioni delle cose possono mentire. Queste immagini di uomini non sono uomini, sono solo delle loro foto, e allora non devono seguire alcuna regola. Questo quadro è divertente, ma ci rende anche consapevoli della falsità della rappresentazione."
Letteratura
A rappresentare lo stupore in ambito letterario ho scelto un classico della letteratura per ragazzi: La Mia Famiglia e Altri Animali (1956) di Gerald Durrell, che racconta l'infanzia dell'autore nell'isola greca di Corfù, in cui la sua famiglia si era trasferita dall'Inghilterra.
Dal libro emerge tutto il fascino e lo stupore di un ragazzo verso la fauna selvaggia del luogo, da cui iniziava a rivelarsi il grande amore che l'autore avrebbe avuto per tutta la vita verso gli animali: Durrell è stato un celebre naturalista, oltre che una grande figura nella lotta per la salvaguardia delle specie in via d'estinzione. Passione per gli animali con cui la sua famiglia dovette fare quotidianamente i conti, perché molto spesso quegli animali che trovava per l'isola li portava anche a casa, con le conseguenze che potete immaginare e che sono raccontate in maniera molto divertenti nelle pagine di questo libro.
Cinema
La mia scelta in ambito cinematografico ricade sullo spettacolare Cloud Atlas (2012), tratto dal bellissimo romanzo di David Mitchell.
Sono sei storie ambientate lungo un arco temporale di alcuni secoli, ognuna connessa all'altra dal fatto che il protagonista di ogni storia apprende la storia del personaggio precedente, grazie all'uso di diversi artifici narrativi. In questo modo la narrazione diviene ad ampio respiro e riesce a veicolare grandi tematiche in una maniera molto originale. Nel film le storie non sono sequenziali, ma vengono sviluppate in parallelo, incastrandosi e alternandosi l'una all'altra. Molto particolare anche la scelta di fare interpretare i diversi personaggi di ognuna delle sei storie allo stesso cast di attori (grazie all'utilizzo di spettacolari make-up), come se fossero anime che si reincarnano in continuo.
Musica
Per la mia scelta musicale non dico nulla, se non il titolo della canzone: Ladies Night di Preston Reed (1996). Ascoltatela tenendo a mente che si tratta di una sola persona che suona un unico strumento.
Che ve ne pare dello stupore? E le vostre associazioni quali sono?
Umh... stupore.
RispondiEliminaIn tv direi senza dubbio Twin Peaks (che abbraccia altre milioni di eMOZioni), al cinema anche un film di Lynch (penso Mulholland Dr.)
Fumetto che stupisce in senso "wow" direi Street Fighter III, cinese, ma giusto per le trovate (a volte assurdamente fantastiche^^)
Moz-
Credo che Twin Peaks sia un po' l'emblema della suspence, che come emozione potrebbe essere associata all'attesa (una delle emozioni primarie secondo Plutchik, non presente nella classificazione di Ekman).
EliminaIo come fumetto avrei messo Martin Mistere. :)
"No, io non ho mai provato Urrà", chiedo venia per la citazione colta, tratta da uno spot degli anni '80, ma la trovavo perfetta per l'occasione. :)
RispondiEliminaDevo dire che gli Urrà Saiwa credo di non averli mai visti. :|
EliminaSei troppo giovane! :)
Elimina1984!
EliminaQuelle di Albert Einstein sono parole sante.
RispondiEliminaRieccomi con lo stupore. Chissà perché, io invece come colore avrei associato l'azzurro. Ho recensito Cloud Atlas sul blog, ho trovato strepitoso il libro, il film un po' complesso.
- Arte: metterei in generale i bestiari medievali, gli autori avevano uno sguardo attento sugli animali e senza dubbio stupito. Non importa che non fossero fedeli all'originale, loro li vedevano proprio così;
- Letteratura: le Confessioni di Sant'Agostino, dove l'autore scopre con stupore l'infinita bellezza di Dio, tra le altre cose;
- Cinema: Planet Earth della BBC, sono ritornata bambina con gli occhi sgranati di fronte a questi spettacoli naturali;
- Musica: la sonata per pianoforte n. 14 in Do diesis minore Quasi una fantasia, meglio nota come Chiaro di luna.
L'azzurro a livello psicologico è un colore calmo e rilassante, ma anche freddo (il contrario del rosso, il fuoco). Quindi indica stasi, mentre per lo stupore ci va qualcosa di dinamico. Arancione? Un colore intermedio tra rosso e giallo, che indica quindi mutabilità, trasformazione, movimento. Ovviamente questa è solo una mia personale interpretazione cromopsicologica. :)
EliminaComunque hai notato? Tutte le tue scelte riguardavano la natura. Credo sia abbastanza significativo.
Assolutamente sì, Marco, l'ho notato proprio mentre stavo scrivendo il mio elenco! :-) Per me la natura è ancora fonte di stupore. Riesce ancora a trasmettermi l'emozione della "prima volta" di quando ero bambina e sperimentavo qualcosa con i cinque sensi.
EliminaCome colore scelgo il turchese, per la pittura avrei suggerito anch'io quel quadro di Magritte, ma per non copiare propongo Il sogno di Henry Rousseau. Lo stupore mi rimanda anche a un racconto di Dino Buzzati nel quale lo scrittore narra l'incontro con un curioso personaggio che si presenta come diretto discendente di Hieronymous Bosh. Per il film, uno su tutti: Big Fish, di Tim Burton. Per la musica, Perotin e la sua Beata Vipera.
RispondiEliminaCredo che molti dei film di Tim Burton incarnino bene lo stupore.
EliminaStupore?
RispondiEliminaL'essermi perso questa serie di post !
Recupererò in questi giorni.
La serie ha dato stupore anche a me perché non era inizialmente prevista nella scaletta del blog.
EliminaMi piacciono le tue associazioni, io fatico tantissimo - come ho scritto anche da Ivano - a trovarne :O
RispondiEliminaUna sola aggiunta personale: Cloud Atlas per me è grande entusiasmo XD
E se devo scegliere un colore per questa emozione, sai che penso al bianco? :O
In genere il bianco lo associamo alla purezza, all'incontaminazione. In Oriente invece è associato al lutto, quindi alla tristezza.
EliminaIo ho visto la mostra di Escher e davanti a ogni suo quadro sollevavo le sopracciglia, spalancavo gli occhi, aprivo la bocca: dal vivo sono un'altra cosa!
RispondiEliminaL'arancione rende bene l'idea, ma anche il fucsia, forse, che dici? Un colore forte, intenso, luminoso come la reazione allo stupore.
I lavori di Escher sembrano fatti apposta per stupire!
EliminaMi piace il fucsia come colore per lo stupore. Però l'arancione è anche compreso nello spettro cromatico. :)
Lo stupore non può che offrire un'infinità di esempi, dal momento che un po' tutta l'arte cerca di provocarlo in chi la fruisce. Per la scienza poi, dove non lo si ricerca direttamente, è un po' una seconda pelle.
RispondiEliminaNon ho letto il libro di Durrell, anche se la sua copertina gialla nell'edizione Adelphi mi ha attratto innumerevoli volte, ma penso di aver provato qualcosa di paragonabile con "Il mondo degli insetti" di Fabre. Un libro dove lo stupore si affaccia quasi a ogni pagina.
Per il colore anch'io, come Glò, lo collego spontaneamente al bianco.
Vedo che un po' tutti concordiamo su scienza e natura con lo stupore. Questo mi sembra molto bello.
EliminaBel post e belle indicazioni, soprattutto per cloud atlas che é un film che non conoscevo 😉
RispondiEliminaBello il libro e molto bello anche il film.
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