Letteratura
Indietro nel Tempo è un romanzo di Jack Finney del 1970. Simon entra a far parte di un progetto per viaggiare nel tempo. La teoria su cui si basa è la visione einsteniana del Tempo, in cui passato, presente e futuro non esistono, bensì coesistono: è la nostra visione limitata della realtà a impedirci di percepire la loro unicità. Con tale approccio il viaggio non si svolge per mezzo di una macchina del tempo, bensì tramite autoipnosi, convincendo la propria mente di trovarsi nel passato, con l'aiuto del ricreare l'ambiente, i vestiti e il mood del luogo in cui si desidera andare, come fosse un set cinematografico. Dopo l'addestramento Simon chiede di andare nella New York del 1882, dove conosce Julie, una ragazza di cui si innamora.
Richard Matheson era rimasto colpito dalla trama del romanzo, ma era scontento del fatto che la storia d'amore fosse quasi sullo sfondo; perciò nel 1975 scrisse il romanzo Appuntamento nel Tempo, che ne riprende i temi.
Richard rimane folgorato dalla fotografia di Elise, una giovane attrice che a inizio secolo aveva recitato nel piccolo teatro dell'hotel in cui ha preso una stanza. Conoscerla diviene per lui un'ossessione, ma scopre che è morta da poco. Richard si documenta su di lei e trova nei rotocalchi dell'epoca che durante il suo soggiorno nell'hotel aveva avuto una breve relazione con un uomo misterioso, e allora si convince che sia suo destino viaggiare indietro nel tempo e diventare quell'uomo. Così tenta di andare indietro nel tempo, cercando di autoconvincersi che questo sia possibile. Dopo i primi tentativi infruttuosi, scopre tra le firme degli ospiti di molti anni prima anche la sua: allora si rende conto che tutto quanto è avvenuto per davvero. Dopo essersi addormentato nella sua stanza, al suo risveglio si ritrova nel passato.
Una domenica pomeriggio di più di vent'anni fa, durante un passaggio televisivo di questo film, mi capitò di vedere distrattamente la scena in cui il protagonista cerca di autoipnotizzarsi per andare indietro nel tempo: vestito come nell'epoca passata, cerca di togliere tutti gli oggetti anacronistici dalla stanza dell'albergo, poi si stende sul letto ad ascoltare la propria voce provenire da un registratore a ripetergli in continuazione che si trova nel 1912. Ma non funziona, fino quando si rende conto che il registratore stesso è un oggetto anacronistico. Appena lo spegne, si addormenta e si risveglia nel passato.
Il film lo vidi per intero solo molti anni dopo, mentre questa scena mi è sempre rimasta impressa in mente, e non me la sono mai dimenticata. Ed è stato proprio dal ricordo che avevo di questa scena che era nato il mio romanzo Turn Back Time. Richard, un professore di psicologia che vive nel 1986, utilizza l'autoipnosi per mandare la sua mente indietro nel tempo fino al 1962, risvegliandosi nel se stesso più giovane, così da non commettere gli stessi errori del passato e non perdere Laura, la sua ragazza dell'epoca.
Tre romanzi legati da un tema comune e molti elementi simmetrici, ma anche da un'origine comune: il saggio Man and Time di John B. Priestley, che raccoglie la visione del Tempo da Newton fino ad Einstein, le sue osservazioni sul fenomeno della precognizione, e l'idea del viaggio nel tempo attraverso autoipnosi.
Conoscevate i romanzi di questo post? Vi vengono in mente altri esempi di simmetrie in campo letterario?
Adoro il buon Jack!
RispondiEliminaGli Invasati e Indietro Nel Tempo sono bellissimi.
Mio rimpianto è non essere riuscito ancora a beccare Il Terzo Livello, ma prima o poi, conto di incrociarne il cammino.
Di Finney ho letto solo quell'Indietro nel Tempo, pur sapendo che gli Invasati è il suo lavoro più celebre.
EliminaOnestamente non conoscevo questi romanzi, né conseguentemente il film.
RispondiEliminaPerò ne ho visti parecchi con questo aspetto del loop temporale che permette di cambiare (o almeno tentare di cambiare) gli eventi successivi, l'ultimo in ordine di tempo, un paio di anni fa, "Prima di domani", un film americano ben realizzato.
Se riesci, recuperalo il film Ovunque nel Tempo: davvero bellissimo.
EliminaNo, francamente queste opere (i due romanzi sia il film) non le conoscevo. Mai visto manco per sbaglio, però bella la questione del registratore :)
RispondiEliminaMoz-
Vedi, è una di quelle cose semplici, che però restano davvero impresse. Al di là di questo è proprio un bel film, e considera che si tratta di uno dei pochissimi film d'amore che abbia visto.
EliminaSì, è quel "dettaglio" che ti resta impresso: semplice ma fortissimo.
EliminaUn tempo c'erano molte più opere così...
Moz-
Eh, lo so. Però qualcuna ancora c'è. Prendi Stardust, dove c'è quella nave volante in cui l'equipaggio pesca i fulmini per rivederli. Spettacolare.
EliminaNon conoscevo i romanzi e non ho visto il film, che però dici essere superiore. Me lo sono segnato e lo vorrei vedere, in questi tempi di reclusione sto recuperando molti film belli!
RispondiEliminaLo consiglio: è molto bello. Ho scoperto un Christopher Reeve, che conoscevo solo per i quattro film di Superman, come ottimo attore.
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