domenica 20 giugno 2021

Le Frasi Idiomatiche (parte IV)

Quarta (e ultima) parte del post dedicato alle frasi idiomatiche.

Re tentenna 
Espressione usata per indicare una persona che riveste una posizione di grande responsabilità, ma incapace di prendere una decisione. Con tale epiteto i patrioti del Risorgimento italiano avevano bollato Carlo Alberto, re di Sardegna, a causa del suo atteggiamento timido e incerto nei confronti dei moti liberali. Il primo a utilizzarlo fu Domenico Carbone in una satira del 1847 che circolava clandestinamente, tanto che si racconta che durante una perquisizione fu costretto a mangiarsi il manoscritto originale per farlo sparire; la cosa gli costò comunque l'esilio. 

Rotto della cuffia 
Chi riesce a sottrarsi a un pericolo quasi miracolosamente o all'ultimo momento. L'espressione deriverebbe dal gioco medievale del saracino, in cui il partecipante, a cavallo, doveva colpire un bersaglio rotante senza farsi colpire a sua volta: se però il bersaglio lo colpiva sul copricapo (la cuffia), il colpo era ritenuto nullo. Un'altra interpretazione è che con cuffia ci si riferisse a una parte delle mura cittadine, quindi voleva dire riuscire a entrare in città non dalla porta principale, ma da una breccia nelle mura.

Rubare in casa dei ladri 
Tentare di battere un rivale con le sue stesse armi, per lo più senza riuscirci. È riferito in genere a un imbroglione che cerca di raggirare un altro imbroglione.

Saltare di palo in frasca 
Passare da un argomento a un altro senza alcun nesso logico. Il palo era il simbolo araldico di un casato nobiliare, mentre frasca è un sinonimo di osteria: questa espressione indicava quindi il passare da un simbolo della nobiltà a uno plebeo, cioè cambiare del tutto e bruscamente contesto.

Sedere in pizzo
Pizzo è un sinonimo di punta, quindi "sedersi in pizzo" alla sedia, al letto o a una panca significa sedersi sul bordo.

Seminare zizzania 
Provocare discordia e confusione tra le persone. La zizzania (o loglio ubriacante) è un'erbaccia infestante che cresce insieme al grano e che poi bisogna separare da esso. La sua pericolosità è dovuta alla contaminazione da parte di funghi del genere Claviceps, produttori di alcaloidi tossici (la Claviceps purpurea produce acido lisergico, la cui dietilammide è nota come LSD).

Sindrome di Tafazzi 

Espressione usata a volte in ambito giornalistico e politico, che significa "avere un comportamento masochistico e autolesivo, dando anche l'impressione di provare una sorta di godimento dal danno che ci si procura". Prende il nome da Tafazzi, personaggio del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, che si percuoteva gioiosamente le parti basse con una bottiglia. A lui è stata dedicata anche una proteina umana: la tafazzina, così chiamata per le difficoltà avute nella sua identificazione.

Tigre di carta 
Qualcosa o qualcuno che non è in grado di realizzare concretamente le proprie minacce. L'espressione divenne di moda quando fu pronunciata da Mao Zedong riferendosi agli USA. 

Troppa grazia, sant'Antonio! 
Frase che sottolinea ironicamente di aver ricevuto più di quello che si desiderava, con risultati non del tutto positivi oppure opposti a quelli voluti, o ancora un dono eccessivo che mette in imbarazzo. Deriva da una storiella che racconta di un commerciante che, dopo una vita di stenti, era riuscito ad arricchirsi, realizzando il sogno di comprarsi un cavallo. Essendo però piccoletto, nel tentativo di montargli in groppa, non era riuscito a prendere lo slancio necessario: così si era rivolto a Sant'Antonio invocando aiuto. Spiccato ancora il balzo, ci mise così tanta irruenza, che scavalcò la groppa dell'animale e andò a finire dall'altra parte a gambe all'aria. Allora l'uomo si rivolse ancora al santo, lamentandosi che la grazia che gli aveva concessa era stata pure troppa.

Uovo di Colombo 
Una trovata che risolve un problema in maniera semplice, a cui nessuno aveva pensato. L'origine si deve a un aneddoto popolare, probabilmente falso. Cristoforo Colombo era a cena dal cardinale Mendoza; alcuni dei presenti cercarono di sminuire la sua impresa, dicendo che chiunque avrebbe potuto riuscirci, se ne avesse avuto i mezzi. Così Colombo li sfidò in un'impresa altrettanto facile: far stare un uovo dritto sul tavolo. Ma nonostante i tentativi, nessuno ci riuscì. Colombo allora mostrò come fare: fece una lieve ammaccatura all'estremità, picchiandolo contro lo spigolo del tavolo. Quando gli altri protestarono, dicendo che avrebbero potuto farlo anche loro, Colombo rispose: «La differenza, signori miei, è che voi avreste potuto farlo; io invece l'ho fatto.»

Vecchio come il cucco
Qualcosa di così vecchio da essere perfettamente noto. Si pensa che derivi dall'anziano profeta biblico Abacuc, da cui verrebbe anche il termine "bacucco".

Voltagabbana 
Chi cambia spesso la propria posizione per schierarsi dalla parte di chi offre maggiori vantaggi. La gabbana era un giaccone usato dai soldati: chi voleva disertare e passare al nemico, si rendeva riconoscibile indossandola al contrario. 

Zona Cesarini
All'ultimo momento. Deriva da una serie di reti segnate al 90' dal calciatore Renato Cesarini (1906-1969).

15 commenti:

  1. Da calciofilo la zona Cesarini è godimento e pure incubo!
    Degli altri conosco e uso alcuni, ma non tutti ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ne ricordo una ai Mondiali 2006, Italia - Australia. Fallo su Grosso, rigore di Totti, vittoria al 90'...

      Elimina
  2. Le conoscevo tutte, non sapevo però l'origine di alcune. La zona Cesarini è goduriosa ma alla mia età non ho le coronarie per reggerla, preferisco una tranquilla vittoria con due gol di scarto che permettono di gestire comodamente gli ultimi quindici minuti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caspita, potrebbe anche succedere in questo europeo, eh...

      Elimina
    2. Infatti non sto seguendo le partite proprio per evitare stress inutili al mio ormai non più giovanissimo sistema nervoso (peraltro già messo a dura prova dalla prolungata emergenza covid).

      Elimina
    3. Ma no, dai, non ci credo!
      Che poi è pure un bell'europeo per l'Italia, finalmente, dopo anni...

      Elimina
  3. Molto interessante tutto il percorso.
    Alcune frasi le conoscevo, anche il significato, alcune proprio no.
    Grazie davvero Marco! Ciao.

    RispondiElimina
  4. Anche qui, mi sono divertita a leggere la provenienza delle frasi idiomatiche. Conoscevo la storia di Colombo e la prendo sempre come esempio quando anch’io mi sento dire spesso:”vabbè, che ci voleva!”
    Non posso credere che anche il grande Tafazzi abbia fatto la storia! 😁

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fa un po' ridere la pagina di wikipedia inglese della tafazzina. Al paragrafo "history" riporta testualmente: "The protein was discovered in 1996 by Italian scientists Silvia Bione et al..[15] Owing to the complex procedure required for the identification of tafazzin, the protein was named after Tafazzi, an Italian comedy character who enthusiastically beats his groin with a plastic bottle."

      Elimina
  5. Ecco, usata in quel modo, diventa ancora di più un idiotismo, anche perché assume un significato ulteriore che trascende quello letterale.

    RispondiElimina
  6. Non avevo mai sentito della sindrome di Tafazzi, ma adesso che so da dove ha origine l'espressione, pensare che abbiano chiamato tafazzina una proteina mi fa perdere fiducia nel mondo scientifico... :(

    RispondiElimina
  7. Oh bene! con l'ultima puntata, cioè per il rotto della cuffia, mi ha spiegato cosa significa questo modo di dire che mi è sempre parso molto oscuro.
    Ma la Tafazzina esiste veramente?????

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma certo che esiste veramente, sennò mica ne avrei parlato, non ti pare?

      Elimina