mercoledì 8 giugno 2022

Viaggio Multimodale nelle Scienze Applicate (1/4): Economia

"Non si può riassumere in una formuletta la complessità dell'economia. Per andare in cattedra dovetti farlo anch'io ma poi la vita è tutt'altra cosa." (Sergio Ricossa)

Quando anni fa è nata la rubrica dei Viaggi Multimodali, una delle sue prime declinazioni è stata quella delle scienze; perciò ho deciso di riprendere la serie, aggiungendovi ora anche le scienze applicate. Cominciamo quindi questo nuovo viaggio con l'Economia, che è Matematica applicata.

Arte
Marcel Duchamp, fondatore del Dadaismo (il cui manifesto filosofico sosteneva che ogni cosa prodotta dall'uomo sia arte), doveva dei soldi al suo dentista; così emise un assegno fittizio per saldare il conto: il Chèque Tzanck. Il dentista, che era anche un collezionista, lo accettò quasi per scherzo, consapevole però che prima o poi quel pezzo di carta sarebbe stato valutato con una somma ben più alta dei 115 dollari che Duchamp avrebbe dovuto pagare. 


Letteratura
Per la letteratura vi propongo il racconto di Mack Reynolds La Congiuntura, che si basa su una suggestiva teoria economica: quella secondo cui un periodo di recessione sia causato da una serie di eventi a cascata, i cui effetti vanno via via ingigantendosi; perciò, per invertire la tendenza, bisognerebbe risalire all'evento originatore e annullare gli effetti. Questo è quanto avviene nel racconto, dove si individua nella mancata vendita di un frigorifero la causa del periodo di congiuntura che sta attraversando il paese; perciò dando a quelle persone i soldi per comprarsi il frigorifero, si cerca di invertire la catena di eventi negativi che si è prodotta, e la cosa alla fine dà i risultati sperati.

Cinema 
Per il cinema ho scelto il film La Ricerca della Felicità (2006), che racconta la storia vera di Chris Gardner, oggi imprenditore milionario, ma che negli anni '80 visse un periodo di indigenza assieme al figlio. I due passarono diverse notti in un rifugio per senzatetto, mentre Chris era alla disperata ricerca di un lavoro; al termine di un corso semestrale da stagista, non retribuito, venne infine assunto. Il titolo originale del film, The Pursuit of Happyness, che fa riferimento alla Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d'America, contiene volutamente un errore di ortografia (la "y" al posto della "i" in happiness); questo perché è tratto da un graffito che si trova vicino l'entrata della scuola del figlio di Chris.

Musica 
E per concludere con la musica vi lascio il classico dei Pink Floyd Money (1973). Una delle particolarità del brano, eseguito in tempo di 7/8, è l'intro, in cui si sentono i rumori prodotti da monete e registratori di cassa andare a tempo con gli strumenti. La canzone tratteggia ironicamente lo stile di vita lussuoso e senza pensieri, ma il denaro riesce a far impazzire le persone. Ed è da un episodio legato a questo brano che nacque il concept di The Wall. Nel 1977 i Pink Floyd stavano suonando a Montreal; abituati durante le loro esibizioni all'attenzione del pubblico, che assisteva in silenzio senza perdersi una nota, trovarono molto irritante il casino che facevano da quelle parti. Durante una canzone Roger Waters dovette interrompersi per dire infastidito di smettere di urlare e lanciare petardi, perché stava cercando di cantare. Un ragazzo, che continuava a gridare "Money", perché la suonassero, gli lanciò contro una bottiglia di birra. Waters, infuriato, lo fece avvicinare al palco e gli sputò addosso. A fine serata David Gilmour, disgustato, si rifiutò di tornare in scena per un brano di saluto, che fu lasciato all'improvvisazione di Snowy White, il chitarrista di supporto. Waters rimase così sconcertato dal suo stesso gesto, che cominciò a riflettere sul fatto che tra loro e il pubblico si fosse eretto un muro a dividerli.


Cosa ne pensate di questo nuovo viaggio multimodale? E le vostre associazioni con l'Economia quali sono?

6 commenti:

  1. Hai catturato la mia attenzione con questo post. Il La ricerca della felicità credo sia un capolavoro, ogni volta che lo vedo mi commuovo. Non conoscevo l’episodio dei Pink Floyd. Quel pubblico scorretto ha ispirato poi i Pink Floyd per quello che è uno dei più grandi album del panorama della musica mondiale. È assurdo se uno ci pensa. Se devo pensare a un’associazione con l’Economia, mi viene in mente il film La grande scommessa, con Brad Pitt, Christian Bale e Steve Carrel. Non so se hai avuto modo di verderlo. Parla di cinque investitori che avevano scoperto questa grande bolla nel mercato dei mutui prima che scoppiasse la crisi del 2008. È ispirato a eventi e personaggi reali. A me è piaciuto tanto anche perché spiega molto bene come si è arrivati a quella terribile crisi. Se non lo hai visto, te lo consiglio. Buona giornata.

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    1. Beh, diciamo che i temi di cui tratta The Wall (alienazione, conformismo, ossessione) erano tutti già presenti nel vissuto e nella storia dei PF e di Waters in particolare, ma quell'episodio ha dato la spinta perché si concretizzassero in un concept e in un progetto complesso. Però sì, hai ragione: è assurda come cosa.

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  2. Non conoscevo l'episodio dei Pink Floyd pur conoscendo a memoria quasi tutti i loro album, è un episodio brutto riscattato poi dalla creazione di The Wall.
    L'economia meriterebbe un discorso complesso (avrei anche una laurea sull'argomento) in realtà quando penso all'economia penso soprattutto alla sua applicazione pratica nella vita di tutti i giorni, quella che mandano avanti molti nuclei familiari, ma troppo spesso questa viene scombinata da chi esercita il potere e gioca con l'economia in modo spregiudicato sulla pelle dei più piccoli.
    Ho studiato concetti che poi sono stati disattesi in molti campi nella politica europea, ancor più quella italiana.

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    1. Lascia stare... In questi giorni sto compilando il 730... Che disastri!

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  3. Lo spunto è sicuramente molto interessante.
    L'unico esempio che mi viene in mente (non so se plausibile con il concetto del tuo posto) è un racconto di Mark Twain, "La banconota da un milione di dollari", in cui l'autore immagina che due milionari bontemponi fanno una scommessa e consegnano a un uomo spiantato, ma non stupido, una banconota (in effetti un titolo di credito) del valore di un milione di euro, con richiesta di custodirlo per un po' di tempo. L'uomo che lo riceve comincia a sfruttare la cosa a suo vantaggio, ovvero a fare acquisti a credito contando sulla fiducia che ispira mostrando quel titolo monetario, cosicché fa numerose spese senza dover anticipare nulla. Allo stesso modo, fa un investimento importante presso una banca lasciando a garanzia quel titolo. Scaduto il periodo, l'investimento gli ha fornito una discreta cedola che lui incassa subito e con quei soldi salda tutti i debiti che ha e gli avanza anche un discreto margine con cui può aprire un libretto a suo nome. Quindi ritira dalla banca il titolo da un milione di dollari e alla scadenza lo restituisce ai due tipi che glielo hanno dato.

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    1. Non lo conoscevo, bel racconto. Dimostra che l'economia si fonda per lo più sul nulla. O almeno la borsa, dato che si muovono soldi basati su titoli e non su prodotti reali.

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