domenica 3 luglio 2022

Errate Attribuzioni

Molte celebri frasi che popolarmente si crede siano state pronunciate da un certo personaggio, in realtà non sono mai state pronunciate da lui, e col tempo, in misteriosi modi, sono state attribuite alla persona sbagliata; alcune invece sono inventate di sana pianta. In questo post vedremo delle attribuzioni errate; la fonte principale da cui le ho selezionate è la relativa pagina di Wikiquote.

"Anche tu, Bruto, figlio mio."
Probabilmente Cesare non disse mai questa frase mentre veniva pugnalato. Deriva infatti dal dramma teatrale di William Shakespeare.

"Non ti curar di loro, ma guarda e passa." 
Una delle più note citazioni dantesche (soprattutto in rete), puntualmente citata erroneamente; la frase esatta è: "non ragioniam di loro, ma guarda e passa".

“E pur si muove!” 
Questa frase, che molti credono sia stata pronunciata da Galileo Galilei davanti al tribunale dell'Inquisizione, in realtà non è menzionata in alcun documento dell'epoca, ma in realtà si deve a un dipinto (andato perduto) attribuito al pittore spagnolo Bartolomé Murillo (1618-1682); la frase sul dipinto è probabile che sia stata aggiunta in tempi più recenti.

“Se non hanno pane, che mangino brioches!” 
Questa frase viene tradizionalmente attribuita a Maria Antonietta, che l'avrebbe detta riferendosi al popolo affamato per la mancanza di pane. In realtà fu detta da una nobildonna francese nel 1741 (quando Maria Antonietta non era ancora nata), e riportata da Jean-Jacques Rousseau. 

“Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.” 
Questa frase viene attribuita al filosofo Voltaire, ma è dubbia: probabilmente però è un sunto del suo pensiero.

“Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento."
Questa frase è tradizionalmente attribuita a Charles Darwin e si ritiene sia tratta dal libro L'Origine della Specie, ma in realtà non è presente in nessuno dei suoi scritti; è forse da attribuire a Leon Megginson.

“È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio.” 
La citazione viene di volta in volta attribuita ad Abraham Lincoln, Mark Twain e ad altri. In realtà nel Libro dei Proverbi ce n'era già una abbastanza simile. 

"Fatta l'Italia, bisogna fare gli italiani." 
La frase viene attribuita a Massimo d'Azeglio, che però non la pronunciò mai; tuttavia si potrebbe trattare di un sunto del suo pensiero.

“Gli scout sono dei bambini vestiti da cretini, guidati da cretini vestiti da bambini.” 
La citazione viene attribuita allo scrittore George Bernard Shaw, mentre in realtà fu pronunciata dal comico Jack Benny negli anni '60. 

"Elementare, Watson." 
La celebre espressione di Sherlock Holmes non compare in nessun testo scritto da Arthur Conan Doyle: viene usata per la prima volta nel film The Return of Sherlock Holmes (1907). Anche l'iconico cappello da cacciatore non è originario del personaggio: si deve all'illustratore Sidney Paget, e ripreso poi dall'attore William Gillette, uno dei suoi primi interpreti. E il professor Moriarty, divenuto sinonimo dell'arcinemico per eccellenza, compare in un unico racconto (Il Problema Finale), oltre a venire nominato nel racconto L'Avventura della Casa Vuota e nel romanzo La Valle della Paura.

“L'importante non è vincere, ma partecipare.” 
La frase viene attribuita a Pierre de Coubertin, ma in realtà è di Ethelbert Talbot, vescovo della Pennsylvania, che de Coubertin aveva citato in un discorso. 

“Più sono grossi, più fanno rumore quando cadono.” 
Questa frase viene attribuita al pugile Barbados Joe Walcott, ma in realtà fu pronunciata dal pugile Bob Fitzsimmons prima di un combattimento. 

“Suonala ancora Sam.” 
La battuta più famosa del film Casablanca non solo è ricordata in maniera inesatta sia in italiano che in lingua originale (la frase è infatti: “Suonala Sam. Suona «Mentre il tempo passa»”), ma si crede anche che venga pronunciata da Humphrey Bogart, mentre in realtà viene detta da Ingrid Bergman.


“L'ottimista pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili. Il pessimista sa che è vero.” 
La frase non è del fisico Robert Oppenheimer, come si crede, ma dell'autore satirico James Branch Cabel. 

“Se l'ape scomparisse dalla faccia della terra, all'uomo non resterebbero che quattro anni di vita.” 
Questa frase viene attribuita ad Albert Einstein, ma non viene menzionata in alcun documento prima del 1994. In quell'anno fu citata su un volantino distribuito a Bruxelles dall'Unione Nazionale Apicoltori francesi, che protestava per la concorrenza del miele d'importazione: è probabile che sia stata creata ad hoc per avvalorare la protesta. Da molti è ritenuta una verità di fatto, nonostante non esista alcuna evidenza scientifica a supporto di tale considerazione.

“Houston, abbiamo un problema.” 
Non solo la frase viene citata in maniera inesatta (era infatti: “Okay, Houston, abbiamo avuto un problema qui”), ma non è stata neanche pronunciata dal comandante Jim Lovell (interpretato da Tom Hanks nel film Apollo 13), ma da Jack Swigert, un altro astronauta della missione. 

“Ahi ahi ahi, signora Longari: mi è caduta sull'uccello.” 
Il presentatore Mike Bongiorno si sarebbe rivolto con questa frase a Giuliana Longari, concorrente del telequiz Rischiatutto, dopo aver risposto erratamente a una domanda. Sebbene molti se ne ricordino, la cosa è sempre stata smentita dall'interessata e non ci sono registrazioni della frase (si tratta quindi di effetto Mandela). Come raccontato in seguito da Paolo Limiti, che era tra gli autori del programma, si trattava in realtà di una disgustosa scenetta preparata ad arte: Limiti avrebbe chiesto a Bongiorno di dire la frase nel caso la concorrente avesse sbagliato, e il conduttore si sarebbe rifiutato di farlo. Da qui la cosa circolò poi comunque, e Bongiorno non la smentì mai, perché parte della sua popolarità stava proprio nelle sue gaffe.

“Hai una pistola in tasca o sei semplicemente felice di vedermi?” 
Questa frase è indicata come una battuta di Mae West nel film del 1933 Lady Lou - La donna fatale, ma in realtà non è presente in nessuno dei suoi film. In una rappresentazione teatrale di Catherine del 1944, la West improvvisò dicendo la battuta: “È la tua spada o sei semplicemente felice di vedermi?”. Alla fine l'attrice pronuncerà la famosa frase in un film del 1978.

12 commenti:

  1. Di errate attribuzioni è pieno il web. Una particolarmente diffusa è l'attribuzione della poesia "Lentamente muore" a Pablo Neruda, mentre in realtà l'autrice è Martha Medeiros.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non la conoscevo, perciò sono andato a cercarla. Immagino che furoreggi nei gruppi Facebook, quelli che condividono frasi prese dai libri di Fabio Volo. 😐

      Elimina
  2. Oltre quella di Ariano, segnalo un'altra cosa pop: Maracaibo che per anni è stata attribuita alla Carrà, in un web ancora impreciso e "terra di nessuno".
    Comunque, su "suonala ancora, Sam" credo che il problema nasca da Play it again, Sam (in italiano Provaci ancora, Sam), di Woody Allen, che si rifaceva proprio al senso della frase di Casablanca.

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Maracaibo, intendi quella di Jerry Calà?

      Elimina
    2. Eheh, più o meno: è di Lu (Luisa) Colombo, e la canta lei.

      Moz-

      Elimina
    3. Però quella che canta Jerry Calà ha un testo molto diverso, anche se la melodia è la stessa.

      Elimina
  3. Molte che hai citato sapevo che erano false attribuzioni o che erano inesatte, quella di Cesare non la sapevo, lo confesso e mi cade un mondo. Questo ci fa capire come siamo circondati da cose non vere o non esatte, gli uomini cambiano o inventano la realtà che li circonda.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già, pensavamo di citare una frase storica, mentre in realtà stavamo citando Shakespeare.

      Elimina
  4. In effetti quando ho visto il film Casablanca non mi sono accorta che Humphrey Bogart dicesse questa frase, ma è passato molto tempo e pensavo fosse un mio problema di memoria...
    Non sapevo invece di Giulio Cesare ero proprio convinta che l'avesse detta lui. Di Maria Antonietta invece sapevo che era una fake news...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In un certo senso sì, perché immagino ci fosse stato l'intento di dare una certa immagine del personaggio, ovvero quella del ricco a cui i problemi dei poveri non interessano. La cosa va contestualizzata tenendo presente che del resto lei era un'austriaca e i francesi non erano la sua gente.

      Elimina
  5. Di Maria Antonietta è abbastanza risaputo, degli altri un po' meno, diciamo che ci sono delle sorprese.

    RispondiElimina