Non entro nel merito della situazione circa la sua scomparsa. Piuttosto, in suo ricordo, ho deciso di ripubblicare un mio vecchio articolo uscito in precedenza sul blog Illustraidee, dove tenevo una rubrica di aneddoti musicali.
Un Assolo al Momento Giusto
Quest’oggi parliamo di una band molto apprezzata dagli amanti del progressive rock, ovvero gli Emerson, Lake & Palmer (ELP), e in particolare del loro tastierista, Keith Emerson. Negli anni Settanta gli appassionati del genere si dividevano su chi fosse il miglior tastierista in assoluto, se Rick Wakeman degli Yes o appunto Keith Emerson.
Un giorno gli ELP erano in studio di registrazione per il loro album d’esordio. Greg Lake, cantante, chitarrista e bassista della band, aveva appena terminato di registrare la canzone Lucky Man, che sarebbe poi divenuta il loro primo singolo. Emerson invece non era troppo convinto di quel pezzo: era infatti abbastanza lontano dalle aspirazioni musicali del gruppo, che di lì a breve sarebbe divenuto un punto di riferimento nel panorama del rock progressivo. Nonostante ciò Lake credeva nella sua canzone, anche se a lui stesso sembrava ancora incompleta.
Quest’oggi parliamo di una band molto apprezzata dagli amanti del progressive rock, ovvero gli Emerson, Lake & Palmer (ELP), e in particolare del loro tastierista, Keith Emerson. Negli anni Settanta gli appassionati del genere si dividevano su chi fosse il miglior tastierista in assoluto, se Rick Wakeman degli Yes o appunto Keith Emerson.
Un giorno gli ELP erano in studio di registrazione per il loro album d’esordio. Greg Lake, cantante, chitarrista e bassista della band, aveva appena terminato di registrare la canzone Lucky Man, che sarebbe poi divenuta il loro primo singolo. Emerson invece non era troppo convinto di quel pezzo: era infatti abbastanza lontano dalle aspirazioni musicali del gruppo, che di lì a breve sarebbe divenuto un punto di riferimento nel panorama del rock progressivo. Nonostante ciò Lake credeva nella sua canzone, anche se a lui stesso sembrava ancora incompleta.
Aggiornamento del 9 dicembre 2016
Vengo purtroppo a sapere oggi che l'altro protagonista dell'episodio qui raccontato, ovvero Greg Lake, è venuto a mancare in questi giorni. Non posso fare a meno di ricordare un musicista talentuoso ed eclettico, che delle canzoni degli ELP è stato compositore, chitarrista, bassista, nonché indimenticabile voce.
Sembra proprio che la sorte ti abbia riservato un modo di prolungare la serie di Ore d'orrore dedicata alla morte.
RispondiEliminaRicordavo molto bene l'articolo apparso su Illustraidee.
Sì, una tristissima coincidenza che però avrei preferito non si verificasse. :(
EliminaCerto che fa male vedere uno col talento di Emerson fare quella fine lì.
RispondiEliminaRiposi in pace.
Ho letto che ormai riusciva a suonare, ma con una certa difficoltà, con solo 8 dita. E che la cosa andava peggiorando.
EliminaTra l'altro so che anche a Wakeman era stata diagnosticata un'artrite reumatoide, per cui ha convissuto per anni col terrore che si manifestasse, anche se sembra che la cosa alla fine non sia capitata.
Altro brutto colpo, sì -_-
RispondiEliminaGia. :(
EliminaUn articolo molto evocativo.
RispondiEliminaLa storia dell'assolo, mi ha fatto pensare a quegli episodi in cui tra i componenti di un gruppo si viene a creare una sintonia unica, tangibile e si suona come non mai, come posseduti da un demone benigno e folle. Momenti, ricordati come irripetibili.
Credo di non poter commentare meglio se non lasciando la parola ai Pink Floyd che nella loro ultima canzone dicevano:
Elimina"È più forte delle parole
Questa cosa che facciamo
Più forte delle parole
Il modo in cui si dispiega
È più forte delle parole
La somma delle nostre parti
Il battito dei nostri cuori
È più forte delle parole"
:-)
EliminaCiao Marco,
RispondiEliminastavo spulciando qua e là per il tuo blog e alla fine ho deciso di addentrarmi nella sezione musica per leggere qualcosa di interessante. Premetto che adoro gli ELP almeno fino all'album Braid Salad & Surgery e in particolar modo adoro Keith Emerson, a mio avviso il miglior tastierista degli anni 70', perché al di là dell'aspetto puramente tecnico mi ha sempre trasmesso delle grandi emozioni. Il pezzo che hai citato all'inizio (Take A Pebble) è davvero evocativo e anche uno dei miei preferiti.
In particolare, però, il mio pezzo preferito è Trilogy (dall'omonimo album del 1972), nel quale l'assolo di pianoforte mi mette letteralmente i brividi.
Quanto alla morte di Emerson, sono rimasta anch'io molto dispiaciuta delle modalità con la quale questa è avvenuta, sebbene non lo abbia scoperto in tempo reale ma circa un anno dopo, quando avevo appena cominciato ad ascoltare questo fantastico gruppo.
Stesso dicasi per Lake, che conoscevo un poco perché avevo ascoltato il primo (e spettacolare) album d'esordio dei King Crimson.
Ad ogni modo, credo che la loro musica resterà per sempre nel cuore di tutti coloro che ne hanno amato la particolare e alle volte "difficile" arte compositiva.
Io Emerson lo metto al secondo posto, dopo Wakeman degli Yes. Ma tra i due è davvero difficile scegliere! 😃
EliminaSì, effettivamente anche Wakeman ci va giù pesante! 🙈
EliminaVedi per esempio questo: 🤪
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=_1xaiGof08U
Beh, che dire... Anche gli Yes sono davvero fortissimi e dal vivo spaccano di brutto! Poi in questo pezzo Steve Howe è davvero fenomenale :)
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