martedì 27 dicembre 2016

Leggende Metropolitane

Una leggenda metropolitana o leggenda urbana è una storia strana e insolita, che diventa molto nota a seguito di un continuo passaparola, compresa anche una risonanza mediatica, grazie a cui acquista una certa credibilità. Il termine non sta a indicare una storia di ambientazione “cittadina”, ossia contrapposta a una rurale o provinciale, bensì che nasce e si diffonde nella civiltà moderna, più legata alla città che alla campagna; la sociologia preferisce infatti il termine leggenda contemporanea. Si tratta di ipotetici fatti presentati come accaduti realmente e attribuiti a un parente, un amico o un conoscente di chi li racconta, che a sua volta li ha sentiti da altri o vi ha assistito di persona. Il narrante è convinto della loro autenticità, quindi è vittima lui stesso del fenomeno.


Esistono tantissime storie di questo tipo, spesso in numerose versioni e varianti, e vengono raccontate da molti anni (alcune sono vecchie addirittura di secoli). Negli ultimi anni la rapidità della rete ha permesso la diffusione di un fenomeno analogo, ovvero le creepypasta, brevi storie di stampo horror, in genere legate a delle immagini, che vengono copia/incollate e quindi diffuse velocemente. 
Ho scelto qui alcune tra le più famose leggende urbane.

(1)   L'autostoppista fantasma/Il fantasma al ballo
Una misteriosa fanciulla viene avvistata lungo una strada a chiedere un passaggio in macchina. Una volta a bordo, scompare nel nulla dopo aver avvisato il guidatore di un pericolo, proprio nel punto in cui si scopre poi essere morta per un incidente. Una variante prevede la sua comparsa a un ballo, da cui poi si fa accompagnare a casa, spesso nei pressi di un cimitero, lasciando inavvertitamente un indumento nell’auto. Quando il protagonista torna per restituirlo ai familiari, scopre che la ragazza è morta anni prima.

(2)  Benvenuto nel mondo dell’AIDS/L’asportazione del rene
Due giovani che non si conoscono si incontrano in un locale e passano una notte d’amore in albergo. Il mattino dopo uno dei due si risveglia solo e trova questo messaggio scritto sullo specchio: "Benvenuto nel mondo dell'AIDS". 
È anche famosa la versione in cui al mattino il protagonista si risveglia in bagno in una vasca piena di ghiaccio, scoprendo così che nottetempo è stato drogato e gli è stato asportato un rene per venderlo al mercato nero.

(3)  La babysitter cannibale
Una sera marito e moglie decidono di uscire, per cui telefonano a un’agenzia e si fanno mandare una babysitter. Durante la serata la madre non si sente bene, così i due tornano a casa in anticipo, in tempo per scoprire che la babysitter, dopo aver disposto il bambino su una teglia con rosmarino e altri aromi, lo sta infornando per cuocerlo. In seguito si scopre che la ragazza è affetta da turbe mentali.

(4)  Il codice degli zingari
Gli zingari utilizzano un particolare elenco di segni in codice per contrassegnare sulle pulsantiere delle abitazioni le case facili da derubare e quelle da evitare.


(5)  Il cane nel forno a microonde
A un'anziana signora viene regalato un forno a microonde, che la donna usa per asciugare il suo cagnolino dopo avergli fatto il bagno. Un giorno lo lascia più a lungo del solito, in genere per rispondere al telefono, e lo ritrova cotto a puntino.

(6)  Il cane soffocato
Marito e moglie tornano a casa dopo essere usciti e scoprono che il loro cane si sta soffocando con qualcosa. Lo portano subito dal veterinario e poi tornano a casa. Subito dopo la coppia viene chiamata al telefono dal veterinario che li avverte: “Uscite immediatamente da casa!”. Il cane si stava soffocando con un dito umano, quello di un ladro scoperto solo più tardi.

(7)  Il cane misterioso
Dei turisti trovano o comprano in un luogo esotico un cane di piccola taglia, che portano a casa riuscendo a eludere i controlli doganali. Notando che la bestiola è ammalata, la portano dal veterinario, il quale però rivela loro che in realtà non si tratta di un cane, ma di un grosso ratto.
Questa leggenda è stata la base per il mio racconto Un Tenero Souvenir dal Messico, presente in Arcani.

(8) Topolino all’LSD
Il Blue Star Acid è una leggenda metropolitana diffusa a partire da dei volantini comparsi sulle pareti di molte scuole e distribuiti a famiglie o a dipendenti degli istituti, che mettevano in guardia contro dei tatuaggi attacca-stacca fatti a forma di stella blu oppure raffiguranti Topolino o Bart Simpson, impregnati di LSD, che venivano regalati ai minori al fine di "renderli dipendenti dalla droga”. In alcune versioni si trattava di francobolli.

(9)  L’ambulanza nera
Nei primi anni ’90 si era diffusa nel sud Italia una voce secondo cui esisteva un’ambulanza nera che rapiva i bambini davanti alle scuole, cosa che fece scatenare una sorta di isteria collettiva. Nei paesi dell’Est Europa circolava una leggenda simile che parlava di una Volga nera.

(10) La stanza al buio
Una ragazza, per superare la paura di dormire da sola, tiene in stanza il suo cagnolino. Una notte viene svegliata da dei rumori, ma a confortarla c'è il cucciolo che le lecca la mano. Il mattino dopo va in bagno e trova il cane ucciso e sullo specchio la scritta: "Anche gli uomini sanno leccare".
In una storia simile, una ragazza del college esce per andare a una festa. Al suo rientro non accende la luce per non svegliare la compagna di stanza e si mette a letto. Il mattino dopo scopre che l’amica è stata assassinata e sul muro trova una scritta fatta col sangue che dice: “Non sei felice di non aver acceso la luce?”

(11) La tregua di Natale
E chiudiamo con una leggenda natalizia. Nella settimana precedente il Natale del 1914, in alcune zone del fronte occidentale, membri delle truppe tedesche e inglesi schierate sui lati opposti presero a scambiarsi auguri e canzoni dalle rispettive trincee, e occasionalmente singoli individui attraversarono le linee per portare doni ai soldati schierati dall'altro lato. Durante la Vigilia e il giorno di Natale, diversi soldati provenienti da unità tedesche, inglesi e francesi lasciarono spontaneamente le trincee per incontrarsi nella terra di nessuno (zona posta fra le trincee nemiche) per fraternizzare e scambiarsi cibo e doni. Oltre a celebrare comuni cerimonie religiose e di sepoltura dei caduti, i soldati degli opposti schieramenti intrattennero rapporti amichevoli, al punto di organizzare improvvisate partite di calcio. Gli ufficiali dello stato maggiore cercarono comunque di scoraggiare episodi del genere. Terminate le festività, sul fronte occidentale si riprese poi a combattere.

Attenzione, perché una di queste leggende racconta in effetti di fatti realmente accaduti: sapete dire quale?

8 commenti:

  1. Io so che quella reale dovrebbe essere proprio l'ultima, ossia quella della guerra.
    Anche io ho stilato, in una serie di post, tutte le leggende contemporanee. Addirittura la Croce Nera (o Ambulanza Nera) è il nemico principale di un racconto che ancora non pubblico (secondo atto di una trilogia).
    Come scrissi anche da me, sai che alcune di queste storie sono diventate soggetti per episodi di serie tv?
    Le figurine/tatto all'lsd sono la trama di un episodio di Distretto di Polizia e la storia dei camerini con botola (non so se la ricordi) diventa la trama di uno dei primissimi episodi di City Hunter^^

    Moz-

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    1. Bingo, ci hai preso! :)
      Non solo sono diventate soggetto di episodi di telefilm, ma anche di alcuni film: per esempio, se non l'hai mai visto, guardati il film Urban Legend.
      La storia dei camerini con botola (sarebbe quella della tratta delle bianche) la conosco, la conosco! :)

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    2. Eh, ma quella della guerra è una delle poche cose che ricordo delle elementari^^
      Urban Legend lo conosco, certo, gioca con TUTTE queste cose (spesso in modo goffo, devo dirlo), ma ho preferito i singoli episodi di Distretto e City Hunter^^

      Moz-

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  2. Davvero una bella carrellata. Anch'io avrei detto la 11, di cui avevo già sentito parlare, come veritiera, sebbene ce ne siano diverse verosimili.
    Comunque io conosco una variazione (reale) della numero 5. Un tizio che conoscevo molti anni fa aveva l'abitudine di cambiare l'acqua nella vaschetta del suo amato pesce rosso alloggiando momentaneamente quest'ultimo nella vasca da bagno. Una volta aprì per sbaglio la manopola dell'acqua calda anziché quella dell'acqua fredda e quando andò a riprenderlo lo trovò cotto a puntino.

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    1. Beh, cotto a puntino magari no, visto che (anche se non sono esperto di cucina) dubito che l'acqua della vasca da bagno arrivi a una temperatura tale da cuocere un pesce... però sì, immagino che l'abbia fatto morire ustionato (povero!) e di conseguenza l'abbia almeno un po' lessato. :(

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  3. Mai sentite alcune (per fortuna) ma certe storie dei miei ex coinquilini si avvicinano parecchio. Come lo studente di odontoiatria che, a mia insaputa, compra illegalmente dei denti umani (perfetti, quindi strappati a qualche poveraccio presumo) provenienti dall'India che ricevo sotto forma di quadro-collage orribile dal postino.

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    1. Lì in Spagna mi sa che hanno problemi grossi, eh?

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    2. Giusto un po'... e poi la gente si chiede perchè preferisco vivere da sola...

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