Terza parte del post di curiosità alfabetiche sui Pink Floyd.
O come One of These Days. Durante l’esecuzione di One of These Days nel live a Pompei, nel filmato a 4:43 si può vedere il batterista Nick Mason perdere una bacchetta, ma poi con una mossa agilissima afferrarne subito un’altra al volo senza perdere una battuta.
P come Panamericana. Nel 1991 David Gilmour e Nick Mason parteciparono insieme al manager Steve O'Rourke alla gara automobilistica della Carrera Panamericana, dedicata ad automobili d'epoca. In tutto gareggiavano 120 automobili e 240 partecipanti; i due membri dei Floyd parteciparono con le loro Jaguar C-Type del 1952. Della corsa venne realizzato un documentario, la cui colonna sonora era costituita da brani estratti da A Momentary Lapse of Reason assieme a 6 canzoni inedite. Queste avrebbero potuto essere la base per un ulteriore disco, che però non fu mai realizzato, come era capitato con la colonna sonora di Zabriskie Point (qui potete trovare il relativo post).
Q come Quindici. Il 15 luglio 1989 si tenne a Venezia un concerto gratuito, trasmesso in mondovisione, dove i Pink Floyd suonarono su di un palco galleggiante. Senza immaginare cosa avrebbe comportato. Arrivarono almeno duecentomila persone da tutta Europa, che occuparono ogni spazio possibile in piazza San Marco e la Riva degli Schiavoni, compresi i tetti degli imbarcaderi; in molti scalarono le impalcature per il restauro del Palazzo delle Prigioni. La gente era aggrappata ovunque. L’impreparazione e la disorganizzazione la fecero da padrone: niente transenne, servizio d’ordine, servizi minimi di assistenza, punti di ristoro. La Sovrintendenza ottenne un abbassamento dei decibel a livelli quasi inudibili a terra e vietato, per motivi estetici, la presenza di gabinetti chimici e all'ultimo di un megaschermo nella piazza. Le persone che vi si trovavano furono allontanate dalla polizia in tenuta antisommossa, e costrette ad abbandonare un numero impressionante di zaini e vestiti. Al pubblico, invitato all'evento da settimane di ripetuti spot televisivi, fu negata assistenza da molti locali pubblici, altri specularono sul prezzo di cibi e bevande. I musicisti raccontarono di aver subito tentativi di ricatto da trasportatori e gondolieri: furono minacciati di venire disturbati durante il concerto dai clacson, cosa poi inutile, considerato il livello sonoro. La galleggiante coi VIP tentò di prendere posto davanti al palco, ostruendo la vista a quanti erano lì dall’alba, ma venne fatta desistere grazie al lancio da terra di bottiglie, rifiuti, persino interi meloni. Al momento del collegamento con la BBC saltò l'impianto luci che avrebbe dovuto illuminare i palazzi veneziani e si rimase al buio. A causa dei tempi televisivi e interruzioni pubblicitarie, che imposero di accorciare gli assoli, la band fu costretta a suonare con un orologio digitale davanti. Finito il concerto, Piazza San Marco fu lasciata in condizioni oscene, con circa 300 tonnellate di immondizie, che non vennero raccolte per due giorni, tra cui i lasciti delle minzioni e deiezioni a cielo aperto, il tutto documentato dai giornali di ogni parte del mondo. Miracolosamente non ci furono feriti gravi (ma 80 ricoveri), né danni ai monumenti. Si arrivò però a denunciare i Pink Floyd per i danni provocati dall'impatto sonoro. Chiunque cercò di speculare e accaparrarsi soldi. La vicenda scatenò polemiche per anni, ci fu chi tentò di scaricare la colpa sugli incolpevoli musicisti, come se fosse dovuta a loro l'incapacità italiana nell'organizzare un grande evento. Nonostante tutto ciò viene ricordato come uno dei concerti più belli della storia del rock.
R come Rita Pavone. Secondo una leggenda metropolitana Rita Pavone verrebbe citata nella canzone dei Pink Floyd San Tropez del disco Meddle. Un verso reciterebbe infatti: “making a date for Rita Pavone”. Intervistata su questa storia, la cantante affermò che nell'estate del 1973 si trovava in Costa Azzurra, assieme ad alcuni membri della band. L'album però era uscito due anni prima, e vi è riportato il verso esatto, che dice in realtà: “later by phone”. L'errore deriva dalla faciloneria di alcune pubblicazioni italiane dell’epoca, e la storia acquistò consistenza perché continuamente sostenuta dalla Pavone, di certo per interesse autopromozionale, nonostante le altrui smentite.
S come Syd. Il vero nome di Syd Barrett era Roger. A 14 anni aveva iniziato a suonare la chitarra nei locali assieme a un suo amico, e in quel periodo era diventato anche amico di un batterista chiamato Sid Barrett. Evidentemente i frequentatori del locale confondevano i due, per cui chiamavano entrambi "Sid"; così per differenziarli, sostituirono la i con una y.
O come One of These Days. Durante l’esecuzione di One of These Days nel live a Pompei, nel filmato a 4:43 si può vedere il batterista Nick Mason perdere una bacchetta, ma poi con una mossa agilissima afferrarne subito un’altra al volo senza perdere una battuta.
P come Panamericana. Nel 1991 David Gilmour e Nick Mason parteciparono insieme al manager Steve O'Rourke alla gara automobilistica della Carrera Panamericana, dedicata ad automobili d'epoca. In tutto gareggiavano 120 automobili e 240 partecipanti; i due membri dei Floyd parteciparono con le loro Jaguar C-Type del 1952. Della corsa venne realizzato un documentario, la cui colonna sonora era costituita da brani estratti da A Momentary Lapse of Reason assieme a 6 canzoni inedite. Queste avrebbero potuto essere la base per un ulteriore disco, che però non fu mai realizzato, come era capitato con la colonna sonora di Zabriskie Point (qui potete trovare il relativo post).
Q come Quindici. Il 15 luglio 1989 si tenne a Venezia un concerto gratuito, trasmesso in mondovisione, dove i Pink Floyd suonarono su di un palco galleggiante. Senza immaginare cosa avrebbe comportato. Arrivarono almeno duecentomila persone da tutta Europa, che occuparono ogni spazio possibile in piazza San Marco e la Riva degli Schiavoni, compresi i tetti degli imbarcaderi; in molti scalarono le impalcature per il restauro del Palazzo delle Prigioni. La gente era aggrappata ovunque. L’impreparazione e la disorganizzazione la fecero da padrone: niente transenne, servizio d’ordine, servizi minimi di assistenza, punti di ristoro. La Sovrintendenza ottenne un abbassamento dei decibel a livelli quasi inudibili a terra e vietato, per motivi estetici, la presenza di gabinetti chimici e all'ultimo di un megaschermo nella piazza. Le persone che vi si trovavano furono allontanate dalla polizia in tenuta antisommossa, e costrette ad abbandonare un numero impressionante di zaini e vestiti. Al pubblico, invitato all'evento da settimane di ripetuti spot televisivi, fu negata assistenza da molti locali pubblici, altri specularono sul prezzo di cibi e bevande. I musicisti raccontarono di aver subito tentativi di ricatto da trasportatori e gondolieri: furono minacciati di venire disturbati durante il concerto dai clacson, cosa poi inutile, considerato il livello sonoro. La galleggiante coi VIP tentò di prendere posto davanti al palco, ostruendo la vista a quanti erano lì dall’alba, ma venne fatta desistere grazie al lancio da terra di bottiglie, rifiuti, persino interi meloni. Al momento del collegamento con la BBC saltò l'impianto luci che avrebbe dovuto illuminare i palazzi veneziani e si rimase al buio. A causa dei tempi televisivi e interruzioni pubblicitarie, che imposero di accorciare gli assoli, la band fu costretta a suonare con un orologio digitale davanti. Finito il concerto, Piazza San Marco fu lasciata in condizioni oscene, con circa 300 tonnellate di immondizie, che non vennero raccolte per due giorni, tra cui i lasciti delle minzioni e deiezioni a cielo aperto, il tutto documentato dai giornali di ogni parte del mondo. Miracolosamente non ci furono feriti gravi (ma 80 ricoveri), né danni ai monumenti. Si arrivò però a denunciare i Pink Floyd per i danni provocati dall'impatto sonoro. Chiunque cercò di speculare e accaparrarsi soldi. La vicenda scatenò polemiche per anni, ci fu chi tentò di scaricare la colpa sugli incolpevoli musicisti, come se fosse dovuta a loro l'incapacità italiana nell'organizzare un grande evento. Nonostante tutto ciò viene ricordato come uno dei concerti più belli della storia del rock.
R come Rita Pavone. Secondo una leggenda metropolitana Rita Pavone verrebbe citata nella canzone dei Pink Floyd San Tropez del disco Meddle. Un verso reciterebbe infatti: “making a date for Rita Pavone”. Intervistata su questa storia, la cantante affermò che nell'estate del 1973 si trovava in Costa Azzurra, assieme ad alcuni membri della band. L'album però era uscito due anni prima, e vi è riportato il verso esatto, che dice in realtà: “later by phone”. L'errore deriva dalla faciloneria di alcune pubblicazioni italiane dell’epoca, e la storia acquistò consistenza perché continuamente sostenuta dalla Pavone, di certo per interesse autopromozionale, nonostante le altrui smentite.
Me lo ricordo il concerto di Venezia, lo vidi in televisione. Ricordo anche le polemiche, ma come giustamente dici vi fu un'enorme improvvisazione nel gestirlo. Una città come Venezia è improponibile per eventi del genere.
RispondiEliminaE soprattutto continuano a non capirlo, come si vede dagli episodi recenti con le grosse imbarcazioni...
EliminaCerto che le ultime tre curiosità mi hanno veramente lasciato di stucco (specie quella sul concerto di Venezia)! Come sempre, articolo molto interessante :)
RispondiEliminaTemo che solo in Italia poteva succedere...
EliminaCome molte altre cose, purtroppo...
EliminaSe cerchi su google immagini "Pink Floyd Venezia" puoi renderti conto di quanta gente ci fosse. Una roba pazzesca.
EliminaHo appena visionato qualche immagine... Come hai detto tu, una situazione davvero pazzesca.
EliminaOI NDEMO VEDERE I PIN FLOI OI...go' fato el giornaista
RispondiEliminae ghe go' scrito s'ora l'intervista
su sto casso de concerto dei Pin Floi.
OI NDEMO VEDERE I PIN FLOI...OI
Pitura Freska 1989/1991
Miticooo!!!Da buon veneziano e come tanti che l'hanno vissuto purtroppo lo ricordero' per il concerto delle monezze.. e per la canzone che i Pitura gli han dedicato.
Aspettavo che arrivassi a parlare del concerto a Venezia... ma credevo di dover aspettare la lettera V.
Ti svelo un segreto: la Q è una delle lettere più difficili, quando scrivo un post di questo tipo, per cui la devo sfangare in qualche modo... 😁
EliminaMadonna, la questione di Rita Pavone ha dell'assurdo, del trash, ma anche del geniale :D
RispondiEliminaMI TI CA, davvero.
Non conoscevo la storia del concerto a Venezia, sapevo di un concerto coi galleggianti ma non immaginavo tutto questo bordello.
E pensare che poteva essere qualcosa che restava negli annali :)
Moz-
Appunto, cercati le foto e vedi che roba Venezia!
EliminaSì, un'autentica trashata quella di Rita Pavone, veramente una roba indegna...
Però ci sta... è anche simpatica come cosa :)
EliminaMoz-
Mi sembra di ricordare il punto in cui Mason perde la racchetta nel film. Per il resto, buio totale, compresa la faccenda del concerto di venezia, di cui non sapevo nulla. D'altronde, nel 1989 era da un po' che avevo smesso di seguire il gruppo.
RispondiEliminaIo ero andato a vederlo al cinema con un'amica quando ero al primo anno di università. Il momento che mi era rimasto più impresso era quando avevano fatto cantare il cane. 😄
EliminaAh, ah! Mi accorgo solo ora di aver scritto "racchetta" invece di "bacchetta"!
EliminaL'avevo notato! 😀
EliminaRicordo il concerto di Venezia e tutte le polemiche scaturite. Da allora non abbiamo imparato niente come organizzazione.
RispondiEliminaAssolutamente. Nulla. E nemmeno come presentarci decentemente alle candidature.
EliminaE te lo dice un torinese.
Un grande gruppo.
RispondiEliminaBuona serata.
Assolutamente, non vi è dubbio!
EliminaBuon pomeriggio.