mercoledì 3 febbraio 2021

Viaggio Multimodale nei Neurocircuiti (1/7): Rabbia

Il neurocircuito della rabbia e della dominanza è il principale sistema di difesa reattiva ad attivarsi in situazioni di pericolo, ed è alla base dell'autoaffermazione di sè, in quanto permette di dare risposte decise nell'affrontare i propri competitori. Dal punto di vista biochimico è legato al bilanciamento dei livelli di testosterone, ormone correlato ad aggressività e dominanza maschile (in termini di conquista della femmina, accoppiamento, difesa di branco e territorio), e di serotonina, neurotrasmettitore che regola l'umore, assieme all'azione di altre biomolecole (ossitocina, endorfine, oppioidi endogeni) che regolano e spengono la rabbia. Alti livelli di testosterone associati a bassi di serotonina corrispondono a un atteggiamento aggressivo, mentre bassi livelli di testosterone associati a bassi di serotonina corrispondono a un atteggiamento passivo-dominato, privo di fiducia in se stessi: i livelli dei due devono essere perfettamente bilanciati per non passare da un estremo all'altro. La rabbia andrebbe sempre espressa, ma comunque gestita, e non invece repressa, per non incorrere nell'atteggiamento passivo-aggressivo: mantenere segreta la propria rabbia forse è socialmente più accettabile, ma emotivamente errato, in quanto fonte di risentimento e stress.

Arte
Come contributo artistico ho scelto il dipinto Åsgårdsreien (1872), ovvero "La Cavalcata di Asgard", conosciuto anche come La Caccia Selvaggia di Odino, opera del pittore norvegese Peter Nicolai Arbo. Questo tema mitologico (un corteo notturno di esseri sovrannaturali che attraversa il cielo o il terreno intento in una furiosa battuta di caccia), era caro ad Arbo, che lo aveva anche già utilizzato per un precedente dipinto.


Letteratura
Come contributo letterario vi racconto del mito di Lissa, una divinità greca. Lissa era la spietata dea della rabbia e del furore, nata dall'unione di Nix (la notte) col sangue di Urano, versato da Zeus durante la conquista dell'Olimpo. Su ordine di Era si impossessò di Eracle e l'eroe, impazzito per il furore, uccise la moglie e i figli. Lissa fece anche impazzire i cani di Atteone, in modo che uccidessero il loro padrone, colpevole di aver guardato Artemide nuda mentre faceva il bagno, e non aver distolto lo sguardo.

Cinema
Per quanto riguarda il cinema vi propongo il film di animazione Angry Birds - Il Film (2016), ispirato al videogioco della Rovio Entertainment. In genere le pellicole tratte da videogiochi non sono mai un granché, mentre questa è una divertente eccezione, in cui i conoscitori del gioco possono divertirsi a vedere come sono stati resi i personaggi, oltre alle tante piccole gag presenti.
Red, un uccello rosso che perde perennemente il controllo, viene condannato a seguire un corso di gestione della rabbia tenuto da Matilda. Lì conosce il superveloce Chuck, che ha avuto problemi con la polizia, Bomb, che esplode se è sotto pressione, e il gigantesco Terence. Nel mentre sulla loro isola giunge una nave carica di maiali, che si presentano in amicizia agli uccelli, ma in realtà sono venuti per rubare le loro uova. Unico a sospettare di loro è Red, che però non viene ascoltato: così decide di andare in cerca di Grande Aquila, l'eroe della loro isola, per chiedergli aiuto.

Musica
Per concludere, la mia scelta musicale è il brano degli Smiths Stop Me if You Think You've Heard This One Before (1987), che racconta della rabbia per la fine di un amore, la cui disperazione può portare fino alle più estreme conseguenze.


Cosa ne pensate di questo nuovo percorso? E quali sono le vostre scelte per il neurocircuito della rabbia?

18 commenti:

  1. Oddio, non avrei mai immaginato di sentirti parlare di quel film, e sentire addirittura che non è così male!! XD
    Per rispondere alla tua domanda finale (il percorso mi piace) come fumetto mi permetto di suggerire BERSERK, che è proprio rabbia, furia... :)
    La caccia selvaggia di Odino è un'opera evocativa.

    Moz-

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    1. No, anzi, l'ho trovato molto divertente, ha tante piccole gag con dei riferimenti pop che bisogna avere un certo occhio per notarli.
      Vabbè, se tu dici Berserk, ti potrei rispondere con l'ovvio Hulk... 😄

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    2. Ahaha, vero: Hulk è la rabbia americana, Berserk quella orientale^^
      Mi incuriosisci su angribb'rds!

      Moz-

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    3. Se non l'hai visto, dagli una possibilità: è davvero simpatico. Ci sono un sacco di riferimenti, che sono praticamente come degli easter egg, alcuni bisogna fare attenzione per notarli. 😉

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  2. La rabbia è un sentimento negativo ma in molti casi necessario.
    Come libro non ho dubbi: "Il giocattolo rabbioso" di Roberto Arlt, un lungo monologo in cui il protagonista, un giovane di Buenos Aires che appartiene alla classe sociale medio bassa, esprime tutta la propria insoddisfazione per i traguardi che gli sono preclusi nella vita, a tratti con una furia verbale (senza mai usare turpiloquio peraltro) quasi palpabile.
    Come opera d'arte ce ne sarebbero diverse, propongo Francisco Goya e una sua tela che anticipa le "pinturas negras" mettendo in scena contadini che lottano ferocemente nel cosiddetto "duello rusticano".
    Musica, beh, direi gran parte della produzione definita "grunge".

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    1. C'è un piccolo fraintendimento: questa non è la rabbia (l'emozione, che tu hai chiamato sentimento), ma il neurocircuito della rabbia, che è il sistema attraverso cui la rabbia assolve la sua funzione. La rabbia è l'espressione, il neurocircuito è il mezzo.

      Il grunge... Come genere musicale mi sarei aspettato di sentire citare il punk. 😄

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  3. (Bella la canzone degli Smith!)
    Il percorso è interessante, ma con gli esempi mi sento scarsa. Attingo a quelli vostri, che mi sembrano interessanti. 😉

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    1. La canzone è bella, ma per uno dei versi un po' troppo forte ha fatto sì che non venisse pubblicata come singolo.

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  4. (Eccomi! Eccomi! Sono la versione femminile di Rabbia in "Inside out"... nella mia testa. Esteriormente, un blocco di tufo.)
    Un romanzo che ho sul comodino da parecchio tempo e che dovrebbe essere in tema, stando a quello che ho letto, è "Serotonina", di Michel Houellebecq. Devo decidermi a togliergli la polvere.
    Mentre un dipinto che adoro e che trovo esprima benissimo la rabbia è "The fallen angel", di Alexandre Cabanel: tutta la rabbia di Lucifero concentrata negli occhi e nelle lacrime.
    Mentre così, a caldo, l'unica canzone che mi faccia pensare alla rabbia è "8 mile", di Eminem - ma il rap, si sa, è uno dei generi musicali più incazzosi.
    Il dipinto di Arbo è bellissimo! Mi ha fatto partire in mente "Una notte sul Monte Calvo".
    Quanto a "Angry Birds": l'ho visto con mio nipote, ma l'unica scena che ricordo bene è quella in cui la Grande Aquila fa la pipì nel lago. Ammetto di aver riso molto.

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    1. Beh, io spesso sono la versione maschile di Disgusto...
      Davvero notevole il dipinto che hai citato, non lo conoscevo.

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    2. L'ho scoperto relativamente da poco, mentre mi documentavo per un romanzo che sto cercando di concludere. Mi ha colpita perché da credente, prima, e da atea, adesso, non ho mai immaginato un Lucifero ferito, rabbioso e umiliato al punto di piangere.

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    3. Beh, se non ricordo male, il Lucifero di Milton diceva: "meglio re all'Inferno, che servitore in Paradiso".
      Nella cultura islamica Lucifero/Iblis (o meglio Shaytan = Satana) era stato scacciato da Dio dal Paradiso per il suo rifiuto di adorare l'Uomo, perché convinto che solo Allah ne fosse degno.
      Quindi ci sono tante raffigurazioni per questa figura, che tra l'altro, nella cultura cristiana, non corrisponde nemmeno a Satana.

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  5. Vero, Satana e Lucifero sono due entità diverse, nonostante molti - anche nella chiesa stessa - ritengano siano lo stesso demòne. In realtà non mi sono mai interessata più di tanto alla questione e spesso ricado nel vecchio errore di considerarli "intercambiabili". Mi pare che anche nella tradizione giudaico-cristiana Lucifero cada per non essersi voluto inginocchiare davanti all'Uomo: mi pare che rifiutò di inginocchiarsi di fronte a Cristo, indignato per il fatto che il figlio di Dio si fosse incarnato in un essere umano. Credo ne parli Sant'Agostino. O San Tommaso d'Aquino. Sono decisamente impreparata, sull'argomento :|

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    1. Mi sembra che nella tradizione giudaico-cristiana Lucifero cadde per essersi messo a capo di una rivolta di angeli contro Dio, credendo di essere più potente di lui.
      La confusione a cui fai riferimento deriva da questo.
      Ha-satan era la qualifica di un angelo che indicava a Dio le cattive azioni degli uomini. Satanael era l’angelo a cui Dio affidava il compito di verificare la pietas dell'Uomo. In seguito i Padri della Chiesa interpretarono che Satanael (Satana) e Helel (Lucifero) fossero la stessa figura, riferendo quest’ultimo alla rivolata capeggiata dall'arcangelo Samhazai, un altro nome di Satanael. In più questa figura venne anche sovrapposta a quella di Samaele, che era uno dei due angeli della morte.

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  6. Alla caccia selvaggia di Odino si è ispirato anche Andrzej Sapkowski nella sua saga The Witcher, su cui si basa anche il videogioco omonimo, molto bello. E' un tema affascinante, in effetti. Mi piace questo nuovo percorso.

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    1. Il mito della caccia furiosa è estremamente interessante. Era da intendersi come strumento repressivo per chi infrangeva le regole della comunità: l'orda furiosa sarebbe giunta a trascinare via il trasgressore.
      L'altra cosa interessante era il capogruppo, che a seconda del luogo poteva essere un grande sovrano del passato (Artù), un nobile oppure divinità come Odino; in alcune versioni era il Diavolo in persona. Altre volte si trattava del demone Hellequin.
      Hellequin era la figura più particolare, perché da esso è nata la maschera carnevalesca di Arlecchino.

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  7. Eccomi, avevo già letto questi ultimi post ma non ho avuto modo di commentare. La Caccia Selvaggia è un tema affascinante, io lo conosco attraverso le leggende medievali del nord della Francia. Avevo letto anche un romanzo giallo della scrittrice Fred Vargas imperniato sulla caccia infernale, anche se al momento non mi ricordo il titolo.
    Per quanto riguarda le mie proposte:
    . Arte: uno dei murales di Basquiat con il teschio
    . Letteratura: l'Iliade e la figura di Achille con la sua "ira funesta"
    . Cinema: "Inside out" con le impersonificazioni delle emozioni tra cui Rabbia
    . Musica: come sempre sono impreparata, anche se d'istinto mi verrebbe da dire l'heavy metal

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    1. Fred Vargas ho deciso di smettere di leggere i suoi libri dopo aver saputo le sue assurde esternazioni circa la vicenda di Cesare Battisti.

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