Produrre diamanti
Diamante e grafite sono costituiti solo da atomi di carbonio, organizzati però in modo diverso. La grafite è più stabile, ma in teoria è possibile trasformarla in diamante sottoponendola a elevate pressioni e alte temperature. Cosa che stava cercando di fare il chimico Henri Moissan, sciogliendola nel ferro fuso. La sua idea era che quando il ferro si fosse solidificato, nel processo si sarebbe contratto, esercitando una forte pressione sul carbonio: la combinazione di grandi pressioni e alte temperature l'avrebbe trasformato in diamante. Anche se le condizioni applicate da Moissan non erano sufficienti, cominciò a esporre piccolissimi e impuri frammenti di diamanti ottenuti col suo metodo. Com'era possibile? La maggior parte degli storici della scienza propende per l'ipotesi che uno dei suoi assistenti, esasperato dalla sua ossessione per i diamanti, abbia voluto giocargli un tiro mancino mettendo polvere di diamanti nei campioni.
Una fantomatica radiazione
Nel 1903 il fisico Prosper-René Blondlot annunciò la scoperta dei raggi N, che otteneva sottoponendo solidi come l'acciaio temprato a sforzi di trazione. Questi raggi erano individuabili grazie al fatto che illuminavano uno schermo di vernice fosforescente, quindi già debolmente luminoso, accrescendone la luminosità. Senza fare alcuna verifica, l'Accademia Francese delle Scienze gli diede persino un premio in denaro. Dopo aver tentato inutilmente di riprodurre il fenomeno, il fisico Robert Wood partecipò a una dimostrazione. Wood, famoso affossatore di sciocchezze scientifiche, di nascosto tolse un pezzo indispensabile dello strumento usato nell'esperimento, e se lo mise in tasca. Blondlot, che non se n'era accorto, continuò a illustrare il fenomeno. Allora Wood mostrò il pezzo che aveva preso, e Blondlot, infuriato, cercò di prenderlo a pugni. Wood scrisse poi un articolo in cui dimostrava trattarsi solo di fenomeni soggettivi, senza alcuna reale base fisica, mentre Blondlot continuò sempre a credere all'esistenza dei suoi raggi N.
Rospi dalle zampe scure
Il biologo Paul Kammerer era convinto dell'ereditarietà dei caratteri acquisiti. Kammerer intendeva dimostrare la sua ipotesi con dei rospi: in alcune specie il maschio ha le zampe scure, mentre la femmina no, perciò cercò di creare le condizioni ambientali per far sì che alle femmine si scurissero le zampe, e divenisse un carattere ereditario. Kammerer affermò di esserci riuscito, ma in maniera piuttosto sospetta non permetteva ad altri di esaminare i suoi esemplari. Alla fine alcuni scienziati riuscirono a farsi consegnare qualche femmina di rospo e osservarono che effettivamente le zampe erano scure. Ma perché Kammerer gliele aveva scurite con dell'inchiostro di china. Provò anche a dare la colpa a un suo misterioso assistente, ma vista ormai distrutta la sua reputazione, alla fine si tolse la vita.
Intelligenza e stato sociale
Lo psicologo Cyril Burt, di estrazione altoborghese, aveva condotto uno studio in cui aveva messo in relazione il Quoziente Intellettivo di un certo numero di bambini con la professione dei loro genitori. Il risultato era che il QI rispecchiava esattamente la posizione sociale dei genitori. Nel 1978, dopo la sua morte, la rivista Science pubblicò un articolo intitolato: “Il caso Cyryl Burt: nuove scoperte. È stato dimostrato, senza possibilità di dubbio, che l'eminente studioso inglese falsificò i dati relativi al rapporto tra QI e classe sociale di appartenenza.”
Messaggi subliminali
Verso la fine degli anni '50 il pubblicitario James Vicary pubblicò i risultati di uno studio che aveva condotto, in cui affermava che gli spettatori di un cinema in cui nei fotogrammi del film proiettato erano stati inseriti dei messaggi subliminali pubblicitari (come "bevi Coca Cola" o "mangia popcorn") aumentavano il consumo di tali prodotti. Nel 1962 Vicary confessò la sua truffa: si era inventato tutto quanto per salvare la sua attività di consulente pubblicitario, che stava fallendo. Addirittura l'esperimento del cinema non era mai avvenuto.
Un riesame di questi cinque casi
Il metodo Moissan non funzionava, ma si possono comunque produrre diamanti sintetici per mezzo della Chemical Vapour Deposition, una tecnica di sintesi che si basa sulla deposizione di un vapore su di un supporto solido. Comunque Moissan nel 1906 vinse il premio Nobel per la Chimica per la scoperta del fluoro.
Blondlot credeva di vedere qualcosa nel suo esperimento, ma non era il solo: anche altri credevano di aver prodotto il fenomeno. Se già in partenza si è sufficientemente convinti di qualcosa, questo all'apparenza può verificarsi, perché si entra in uno stato mentale che facilita l'insorgere di allucinazioni, in quanto la mente può creare illusioni di vario genere (autosuggestione); tale condizione può anche venire trasmessa ad altri tramite un individuo che fa da induttore. La suggestione era indotta da Blondlot, che era un rispettato docente universitario, sull'onda dei molti tipi di radiazioni scoperte in quegli anni.
Il dogma centrale della biologia molecolare dice che l'informazione genetica va dal DNA alle proteine, ovvero dal genoma ai caratteri, e non il contrario. Questo fu il definitivo affossamento della teoria evoluzionistica di Lamarck in favore di quella di Darwin, ovvero che i cambiamenti genetici ereditari sono frutto del caso, e non dell'adattamento all'ambiente, e su di essi opera poi la selezione naturale, che promuove quelli più utili. Esiste però anche l'epigenetica, ovvero quando l'adattamento all'ambiente induce dei cambiamenti ereditabili, ma non attraverso una modifica nel patrimonio genetico, bensì dell'espressione genica. Quindi in realtà l'ipotesi di Kammerer non era del tutto errata.
Contrariamente alle idee di Burt, oggi molti psicologi ritengono inadeguato il test del QI per determinare l'intelligenza di un individuo: si consideri ad esempio la teoria dell'intelligenza multipla di Gardner.
Qualsiasi studio serio condotto sui messaggi subliminali ha evidenziato che non hanno alcun reale effetto nel dirigere il comportamento dei soggetti coinvolti. Sono in grado solo di stimolare nel soggetto una reazione che avrebbe comunque avuto o di fargli compiere un'azione che avrebbe compiuto a prescindere.
Non conoscevo nessuno dei casi specifici, però ho sentito parlare in generale di episodi simili. A volte è appunto l'ossessività di una convinzione a giocare un brutto scherzo: il ricercatore "vede" il risultato sperato perché lo vuole vedere a ogni costo, anche se non c'è. In altre occasioni è la tipica truffa, o comunque un eccesso di aspettative spacciato già per certezza. Ricordo quando due ricercatori americani dissero di aver trovato la formula per ottenere la fusione nucleare a freddo, per alcuni giorni ricevettero attenzione planetaria, giustamente una scoperta del genere avrebbe rivoluzionato i nostri approvvigionamenti energetici. E invece avevano solo decisamente esagerato le loro aspettative.
RispondiElimina"attenzione mediatica"
EliminaBeh, nell'introduzione ho appunto linkato il caso della poliwater, il fantomatico polimero dell'acqua, in caso che fece scuola, soprattutto per la figura da cioccolatai che ci fecero i ricercatori coinvolti. :)
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