Ricordate i miei Viaggi Multimodali? Ormai sono un marchio di fabbrica di questo blog, e in questa loro
ennesima riproposizione ne vedremo una versione alquanto diversa. Ma prima lasciatemi fare un'introduzione.
The Man
and The Journey era uno show che i Pink Floyd proponevano nei
loro concerti nel 1969, nel corso del quale eseguivano due suite, The Man e The Journey. Non era propriamente materiale inedito, in quanto si trattava di una serie di
brani provenienti dagli album More e Ummagumma e alcuni singoli, anche se diversi passaggi erano parecchio rimaneggiati ed estesi,
oltre alla presenza di brani di raccordo del tutto inediti. I Pink Floyd avevano avuto intenzione di pubblicare una registrazione del live, ma alla fine non
se ne fece nulla. Perciò ne iniziarono a circolare diverse registrazioni bootleg; in particolare quella registrata ad Amsterdam da una radio olandese il 17 settembre 1969
era di ottima qualità, tanto che nel 2016 è stata infine pubblicata ufficialmente.
Il concept della prima suite era di raccontare attraverso
la musica la giornata di un uomo, seguendolo lungo alcuni momenti: risveglio, lavoro, tè delle cinque, pomeriggio, sesso, dormire,
sognare, nuovo risveglio. Il secondo concept raccontava invece di un
avventuroso viaggio da lui intrapreso.
In tabella è riportata la scaletta delle due suite, assieme a quello che era il brano originale; cliccando sul titolo di ciascuno, potete ascoltarlo su youtube.
In tabella è riportata la scaletta delle due suite, assieme a quello che era il brano originale; cliccando sul titolo di ciascuno, potete ascoltarlo su youtube.
THE MAN
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Grantchester Meadows
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Brano
inedito
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Brano
inedito rumoristico
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Biding My Time
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The Grand Vizier's Garden Party, Part Two
(Entertainment)
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Quicksilver
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Cymbaline
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Brano
inedito rumoristico
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THE JOURNEY
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Green Is the Colour
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Careful with That Axe, Eugene
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The Narrow Way, Part 3
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Pow R. Toc H.
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Brano
inedito
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Brano
inedito
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A Sauceful of Secrets, part IV: Celestial
Voices
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Terminata questa premessa, possiamo tornare ai viaggi multimodali, per cui non mi resta
che rimandarvi ai due post che seguiranno.
I Pink Floyd degli esordi, quelli che creano le basi della loro musica unica... Non è il mio preferito, ma "Ummagumma" ce l'ho, rigorosamente in vinile. L'esecuzione di "Astronomy domine" ogni tanto la riascolto, è veramente suggestiva.
RispondiEliminaLa parte live di Ummagumma è decisamente di qualità superiore rispetto alla parte studio. In particolare la versione di A Saucerful of Secrets, diversa nel finale da quella originale, è particolarmente bella.
EliminaPremessa interessante, gruppo molto interessante, non resta che attendere i prossimi tuoi due post.
RispondiEliminaSarà un bel viaggio!
EliminaCredo di non aver mai saputo nulla di questa storia. Ho scoperto i Pink Floyd nel 1975 con "Wish You Were Here", poi sono andato a ritroso procurandomi anche "The Dark Side of the Moon" e "Atom Heart Mother". Ma mi sono visto anche "Pink Floyd at Pompei".
RispondiEliminaSono davvero curioso di vedere dove andrai a parare dopo la premessa...
La modalità è sempre quella dei Viaggi Multimodali, ma il percorso stavolta sarà molto differente.
EliminaAncora più "multimediali" dei concept album, vedi tu cosa facevano i Pink Floyd...
RispondiEliminaVediamo che ti sei inventato, stavolta...! :)
Moz-
Esatto durante l'esecuzione di Work costruivano un tavolo, durante Teatime prendevano il tè, poi c'erano suoni, rumori, fusa di gatto... Doveva essere un vero spettacolo già solo l'assistere!
EliminaI primi Pink Floyd erano qualcosa di mai visto prima, del resto il periodo a cavallo tra la fine dei '60s e l'inizio dei seventies, per quanto mi riguarda, è stato il più felice e fecondo per la musica Rock.
RispondiEliminaAssolutamente, concordo. I gruppi di quel periodo avevano un livello di creatività e di idee che oggi possiamo solo sognarcelo.
EliminaI Pink Floyd di quel periodo sono il primo gruppo che ho amato, ci sono voluti i migliori Genesis - qualche anno dopo - per andare oltre
RispondiEliminaMi piacciono i Genesis. Sia nella loro fase progressive che in quella pop. Grande gruppo.
EliminaAvevo letto questo post qualche giorno fa, ma soltanto ora riesco a lasciarti un commento. Ho visto che hai anche pubblicato il nuovo articolo che inaugura il viaggio multimodale. Approfitto per farti molti auguri di Buona Pasqua!
RispondiEliminaGrazie Cristina, tanti auguri di buone festività pasquali anche a te!
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