giovedì 24 maggio 2018

Curiosità dalla A alla Z (parte III)

Terza e utlima parte di questo post dedicato a curiosità varie provenienti dai più svariati ambiti.

S come Sesto senso. Contrariamente a quanto si crede, il sesto senso non è la capacità più o meno paranormale di accorgersi di un pericolo, bensì l’equilibrio. Fa infatti riferimento a un organo sensoriale (il labirinto vestibolare, che si trova nell’orecchio interno); è probabile che sia una derivazione evolutiva della linea laterale dei pesci.

T come Tamarro. Con questo termine dello slang giovanile si intende un ragazzo zotico e attaccabrighe. Ma non a Torino, dove indica invece una persona che ha un abbigliamento o adotta un atteggiamento volto a farsi notare. Il corrispettivo di tamarro a Torino è grosso modo il tarro. Un altro appartenente alle subculture giovanili torinesi è il cabinotto, il ragazzo di famiglia benestante, che indossa capi firmati e porta i capelli con un taglio che ricorda i primi Beatles; il truzzo invece viene dalle famiglie popolari, indossa abiti più sportivi e porta i capelli tirati insù e spettinati a istrice col gel (oppure, per un breve periodo modaiolo, leccati in giù).

U come Umami. Oltre a dolce, salato, amaro e aspro, esiste un ulteriore gusto, ovvero l’umami (parola che in giapponese significa “delizioso”), che sarebbe il sapore del glutammato monosodico (in poche parole il sapore del dado da cucina). Specifici recettori nel cavo orale rilevano questo gusto.

V come Viola. La superstizione secondo cui questo colore porti sfortuna a teatro deriva dal fatto che il viola è il colore dei paramenti ecclesiastici usati durante la Quaresima, periodo in cui non venivano fatte rappresentazioni teatrali, ovvero in cui non si lavorava e non si guadagnava. Il tradizionale grido di benaugurio degli attori ("merda!") si riferisce al fatto che in passato, se venivano molte persone a vedere lo spettacolo, ci sarebbero stati molti cavalli davanti al teatro, i quali avrebbero quindi... 


W come Wonder Woman. Il personaggio della supereroina della DC Comics è stato creato da uno psicologo, William Moulton Marston, teorico del femminismo, per dare un simbolo alle donne, un modello che fosse in grado di portare avanti con forza le loro idee.

X come X-Files. In un episodio della serie viene spiegato che la X non fa riferimento all’incognita o al mistero: negli anni Cinquanta una segretaria dell’FBI catalogava i casi insoluti sotto la X perché nello schedario era semplicemente la lettera con meno fascicoli.

Y come Yoda. Il volto del maestro jedi della saga di Guerre Stellari è stato realizzato dall'artista Stuart Freeborn, che si è basato in parte sulla propria faccia e in parte su quella di Einstein.

Z come Zigrinare. Le monete hanno il bordo zigrinato, ovvero reso come uno zigrino (la pelle di parecchi pesci, fittamente coperta di minuti dentelli cutanei, ossia ruvida e granulosa in superficie). Lo si faceva perché un tempo le monete erano d’oro o d’argento, e c’era chi aveva l’abitudine di grattarne i bordi per rubacchiarsi un po’ di metallo, abbassandone il valore; motivo per cui spesso venivano anche pesate coi bilancini.

Le lettere sono finite, ma per concludere un piccolo bonus. Nell'alfabeto usato in Scandinavia ne esistono altre tre: Æ, Ø, Å, come testimoniato dalla canzone dei Kollektivet ÆØÅ (Size Matters). Ascoltate con attenzione il ritornello!

14 commenti:

  1. A Catania abbiamo i nostri personali tamarri e cabinotti, solo che si chiamano mammoriani e monfiani:
    Il monfiano prende il nome dalla via Monfalcone di Catania (zona molto IN)e parla con 'la patata in bocca', indossa abiti rigorosamente firmati e ha sempre la 'puzza sotto al naso'.
    Il mammoriano praticamente è l'opposto del monfiano;prende il nome dall'espressione colorita 'mammoriri me omà' (mi deve morire la mamma), usata per giurare su una cosa importante.
    Indossa tuta acetata, jeans Armani con targhetta di ferro sul retro, camicetta sbottonata (col pelo del petto che esce fuori), collana di oro di 500 gr., bracciale di 250 gr in abbinamento con fare pseudo mafioso.
    E credimi, vederli il sabato sera in Piazza Teatro Massimo è uno spettacolo xD
    Per quanto riguarda l'umami e la X di X-files devo dire che son rimasta sorpresa di scoprirne il significato! o.O Soprattutto per l'umami dato che non ha molto senso dare un nome al gusto del dado da cucina!

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    1. Il monfiano a Torino è il cabinotto e a Milano è il sancarlino. Anche se da come lo descrivi assomiglia più al bauscia milanese. :)

      Per quanto riguarda l'umami, ha invece perfettamente senso dargli un nome, in quanto quel sapore, dato dalla presenza di glutammmato monosodico, attiva degli specifici recettori posti nel cavo orale.

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    2. Sì effettivamente sembra molto il bauscia :D

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  2. Suck my a e o? XD
    Interessante il vero sesto senso, e quindi il senso senso che intendiamo noi sarebbe il settimo? E allora il settimo dei Cavalieri dello Zodiaco? XD
    Io amo il dado da cucina, quindi spesso stimolo l'Umami!
    Tarro e Tamarro li conoscevo, pure Truzzo.

    Moz-

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    1. Hai messo i sottotitoli nel canzone dei Kollektivet, eh? :D

      Sì, se ti piace, quello che viene chiamato sesto senso dovrebbe essere il settimo. Ma in fondo è una vera modalità sensoriale? Solo se la intendi come "il percepire l'atmosfera di un luogo o di un insieme di persone" in termini di mood ambientale.

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  3. Due cose:
    1.l'idea delle orecchie mobili di Yoda la diede Frank Oz, che poi di fatto è stato il padre ufficiale del mitico maestro.

    2.il professor Martson era uno psichiatra e docente universitario e il modello per creare Wonder Woman sono state le due donne della sua vita, la moglie e l'amante, con le quali ebbe una storia a tre (criticata dai soliti bigotti) e che alla sua precoce morte per cancro continuò con le due donne (che vissero amandosi e continuando a crescere i rispettivi figli avuti da Marston).

    Un abbraccio!

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    1. Io so che si voleva candidare Frank Oz al premio Oscar come miglior attore non protagonista, essendo lui a muovere il pupazzo di Yoda, ma all'Accademy non ne hanno voluto sapere!
      Di Marston ignoravo del tutto la complessa vita privata.

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    2. Sì, all'Academy sono dei completi minus habens.
      Guarda, se lo trovi in streaming (c'è, fidati, pure in italiano) guardati il film "Professor Marston and the wonder women" con Luke Evans.
      È tutto lì!

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  4. A Roma il cafonazzo vistoso viene detto "coatto", mentre quello di buona famiglia tutto firmato è il "pariolino" (anche se magari non abita al quartiere chic Parioli ;-)

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    1. Sì, li conoscevo questi due termini. A Milano il pariolino è il sancarlino. :)

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  5. Conoscevo la V, la X e la Y ma tutto il resto lo ignoravo,mamma mia quanto poco ne so. ;)

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    1. Eh, è a questo che servono post del genere! A conoscere di più! :D

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