martedì 25 ottobre 2022

La Chimica dei Supereroi #13: Bruce Wayne/Batman

Nuovo appuntamento con La Chimica dei Supereroi. In un precedente episodio abbiamo parlato di Batman; oggi invece esamineremo i disturbi psicologici di Bruce Wayne. E dato che è il 13° episodio della rubrica, saranno proprio tredici.


Chiroptofobia 
È la paura persistente e ingiustificata dei pipistrelli. 
Da bambino Bruce Wayne scoprì quella che sarebbe diventata la Batcaverna cadendo in un pozzo in disuso della sua tenuta; la grotta era abitata da una colonia di pipistrelli, che lo terrorizzarono, e anni dopo usò il pipistrello come simbolo per incutere paura nei criminali. Esso è quindi simbolico dell'affrontare le proprie paure e vederle non come una debolezza, ma come un punto di forza. 

Depressione reattiva
Dopo l'omicidio dei genitori Bruce Wayne entra in depressione, a cui reagisce iniziando la lotta al crimine. Ma anche come Batman è solitario e ossessionato, si sente a disagio nella luminosa Metropolis, preferendo le ombre di Gotham City.
Il disturbo depressivo è caratterizzato da diverse manifestazioni emotive, tra cui inquietudine, melanconia, tendenza all'isolamento e alla solitudine, sentimenti di sfiducia, delusione, pessimismo, negatività; senso di fallimento, sconforto o disperazione, oppure di colpa, recriminazione, risentimento e rimuginazione. 

Disturbo da lutto persistente e complicato 
Condizione in cui le manifestazioni acute del lutto permangono dopo dodici mesi dalla morte (lasso di tempo discriminante tra lutto normale e patologico). Tra i sintomi vi sono: persistente desiderio/nostalgia della persona deceduta; tristezza e dolore emotivo intenso in seguito alla morte; difficoltà nell’accettare la morte; difficoltà ad abbandonarsi a ricordi positivi del deceduto; evitamento di ricordi della perdita; amarezza o rabbia; autocolpevolizzazione; ansia di separazione verso figure oggetto di attaccamento; preoccupazione per la possibile morte di altre persone; difficoltà nel provare fiducia; sensazione di essere soli o distaccati dagli altri; confusione circa il proprio ruolo nella vita, o diminuito senso della propria identità; compromissione del funzionamento in ambito sociale.

Disturbo schizoide di personalità 
Bruce Wayne è noto come miliardario eccentrico e solitario, per la sua incapacità di entrare in contatto con le persone e mantenere relazioni a lungo termine, e la sua resistenza a legarsi emotivamente, per timore della perdita o abbandono.
Il tratto principale del disturbo schizoide è la mancanza del desiderio di relazioni strette con altre persone, il distacco emotivo e la difficoltà a esprimere emozioni, isolamento volontario e disinteresse verso la socialità. La personalità schizoide si chiude in se stessa, manifesta elusività o freddezza, tende a isolarsi, non appare interessata a un legame profondo con altri, evita il coinvolgimento in relazioni intime; ha la tendenza a vivere in un “mondo proprio”, rigidamente separato dal mondo esterno delle relazioni sociali, e la sua idea del sé è affetta da incertezze. 


Disturbo dissociativo di identità 
Disturbo dissociativo in cui almeno due personalità, ovvero due o più identità o stati di personalità separati prendono controllo del comportamento del soggetto, accompagnato dall'incapacità di evocare i ricordi personali. 
Per quanto Bruce Wayne non sia affetto da DDI, si può però affermare che sia Batman la persona vera, mentre il miliardario playboy, che spesso si finge vanesio e maldestro, è solo un travestimento.

Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità 
Disturbo di personalità caratterizzato dalla tendenza a conformarsi a procedure, abitudini o regole in modo eccessivo e inflessibile, e da costante perfezionismo. Spesso vi è inflessibilità di giudizio (talvolta moralismo), desiderio di ordine e fedeltà alla routine. I meccanismi di difesa utilizzati sono isolamento affettivo e intellettualizzazione (uso del ragionamento per bloccare un confronto emotivo). 
Batman vive ciò che fa come una missione: si allena ossessivamente, non beve alcolici, non mangia dolci, fa pasti da atleta (bistecca e verdure); ha adottato un rigido codice morale, per cui non uccide i criminali e non utilizza armi da fuoco.

Delirio di onnipotenza 
È uno stato patologico in cui il soggetto è convinto di poter esercitare un enorme potere sul mondo circostante, di essere capace di tutto e di poter ottenere ogni cosa, anche con mezzi poco leciti. Nasce dall’esigenza di sentirsi autosufficienti, senza alcun bisogno e sostegno degli altri, col costante bisogno di sottolineare la superiorità del proprio valore. Spesso è la conseguenza di un'infanzia di disagi e frustrazioni, a cui il soggetto reagisce negando la propria fragilità, ma sentendosi superiore, eccelso e diverso dagli altri. 

Disturbo antisociale di personalità 
La distinzione “facile” tra uno psicopatico e un sociopatico è che lo psicopatico conosce le regole ma non le capisce (e di conseguenza non le rispetta), mentre il sociopatico conosce le regole ma non le accetta (e quindi non le rispetta). 
È improprio definire Batman un sociopatico, ma il suo “farsi giustizia da solo”, anche con metodi discutibili, evidenzia una personalità in cui emergono tratti antisociali: incapacità di conformarsi alle norme sociali per quanto riguarda il comportamento legale; disonestà (il soggetto mente agli altri); inosservanza della propria e altrui sicurezza; irritabilità e aggressività; mancanza di rimorso. 


Sindrome di Superman 
Si tratta della percezione che un individuo ha di se stesso quando ritiene di avere completa autosufficienza, capacità e rapidità di azione nel realizzare qualcosa, al punto di ritenersi migliore di chiunque altro. Il soggetto non chiede mai aiuto a nessuno, anche quando ne avrebbe bisogno, pensando di essere il solo capace. Nasconde le sue debolezze, evitando di mostrare segni di vulnerabilità; tende a isolarsi e non si fida di nessuno. Sovrastima le proprie capacità e/o sottostima difficoltà e rischi di ciò che fa. Tale condizione può portare alla dipendenza.
Questo è ciò che succede in Knightfall, dove Batman rifiuta l'aiuto di Nightwing e Robin, nonostante sia sempre più stanco e devastato dal piano di Bane.

Dipendenza comportamentale 
Le dipendenze comportamentali sono quelle che hanno per oggetto attività o comportamenti della vita quotidiana. Tutte le sostanze e le attività che danno dipendenza hanno come risultato il rilascio di dopamina, che oltre a innescare la cascata di biomolecole del piacere, attiva il desiderio di ripetere l'esperienza. Vi rientrano anche il piacere dell'avventura e il gusto per il rischio: perciò si può sviluppare una dipendenza dall'azione e il pericolo, e le persone stressate sono più suscettibili per gli alti livelli dei fattori che attivano l'asse dello stress.
Durante l'arco narrativo di Knightfall Batman non riesce a fermarsi dal catturare da solo uno a uno gli evasi da Arkham, proprio perché Bane lo sta esasperando.

Disturbo post-traumatico da stress 
Disturbo dovuto a situazioni impattanti dal punto di vista emotivo, reiterate nel tempo; lo stress porta al rilascio di cortisolo, il cui eccesso agisce negativamente sull'ippocampo, con cui si immagazzinano i ricordi, e l'amigdala, che gestisce la paura: il soggetto associa a situazioni stressogene sentimenti negativi e continua a riviverli. Tra i sintomi c'è la sindrome del sopravvissuto, caratterizzata dal senso di colpa: i sopravvissuti si sentono in colpa perché privilegiati rispetto a coloro che sono morti; si ritengono responsabili per non aver fatto abbastanza.
Joker ha ucciso Jason Todd/Robin II; in Knightfall lo Spaventapasseri usa il suo gas della paura su Batman, che ne rivive la morte e il senso di colpa.

Mania di controllo 
Il soggetto ha difficoltà a vivere con serenità situazioni che percepisce incerte: vive con la paura di commettere errori, sente su di sé ogni responsabilità. Non lascia nulla al caso, pianifica tutto nei minimi particolari: perciò non delega e non dà fiducia a nessuno. È perfezionista, intransigente, non riesce a valutare opinioni o modi di fare altrui, assume comportamenti rigidi e distaccati. 
Le Lanterne Verdi, che hanno giurisdizione di polizia sull'intero universo, per entrare a Gotham City devono chiedere l'autorizzazione a Batman. 

Disturbo paranoide di personalità
Il soggetto mostra una tendenza alla paranoia e manie di persecuzione. Si parla di diffidenza e sospettosità per le seguenti caratteristiche: dubbi ingiustificati sulla lealtà degli amici; paura di confidarsi con gli altri; fraintendimento delle parole altrui verso significati più minacciosi; rancore; sentimento ingiustificato di venire attaccati o danneggiati, e tendenza a reagire. 
Batman ha elaborato dei piani di emergenza per fronteggiare ogni membro della Justice League in caso si volgesse al male.


In un saggio uno psicologo ha affermato che Batman è troppo funzionale e ben adattato per poter essere malato di mente. Probabilmente il suo atteggiamento mentale è più in linea con quello di un atleta olimpico dedicato.

14 commenti:

  1. Da sempre il mio supereroe preferito. Non sapevo che avesse tutti questi disturbi. In realtà io l’ho sempre visto come una persona estremamente sensibile e più intelligente della media, con una profonda intelligenza emotiva, anche se nei film lo rendono apatico. Forse qualche tratto è eccessivo. Mi sbaglierò ma non lo vedo sociopatico, combatte contro le ingiustizie e contro il male per mantenere un ordine sociale stabile. Accetta e condivide le regole imposte dalla morale e dall’etica. Quello sociopatico è Joker. Forse mi sbaglio.

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    1. Con Batman bisogna partire dal discorso che il personaggio si è evoluto ed è cambiato parecchio nel corso dei decenni.
      Il Batman delle origini, quello degli anni '40, era più leggero, le storie avevano un tono più spensierato, se non quasi da commedia nelle strip giornaliere degli anni '60. Tutto è cambiato negli anni '80 con la graphic novel di Miller "Il ritorno del cavaliere oscuro", ambientata in un universo alternativo, che mostra un Batman invecchiato, violento, criticato dall'opinione pubblica. L'impatto è stato così forte da cambiare l''immagine di Batman, rendendolo appunto "il cavaliere oscuro", immagine ripresa cinematograficamente da Tim Burton e Christopher Nolan. Il Batman attuale è più vicino a questo, un personaggio tormentato e spesso messo in discussione, che non quello "sgarzorino" delle origini.

      Nell'universo DC Bruce Wayne è uno degli uomini più intelligenti del mondo, sensibile (si è preso in casa degli orfani come lui, che ha addestrato come Robin), ma vive spesso momenti di crisi (come raccontato nell'arco di Knightfall).

      Come scritto nel post, è improprio definire Batman un sociopatico, ma alcuni tratti di comportamento antisociale li ha. E' quel personaggio che sente su di sé un carico di responsabilità enorme: sostanzialmente Batman è ciò che separa Gotham City dall'anarchia (come si è visto nell'arco di "Terra di Nessuno").

      Joker è un personaggio estremamente complesso. E' uno psicopatico estremo, effettivamente forse è in linea col sociopatico, ma ne riparleremo nel prossimo post...

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  2. Batman certamente si presta bene a psicanalisi, come tutti i personaggi dei fumetti.
    Il disturbo paranoide di personalità però è associabile al Batman delle ultime versioni, mi sembra che in quelle iniziali fosse meno tetro e più "fiducioso".

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    1. Sì esatto, vedi commento precedente.
      Per esempio Batman conserva nella Batcaverna l'unico frammento di kryptonite verde rimasto sulla Terra, in caso Superman si volgesse al male.

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  3. Sicuramente è un ritratto più interessante di quello fatto dal personaggio della Kidman (che era una gran bionda figona psicologa) in Batman Forever!

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    1. Beh, il Batman di Schumacher è quasi cartoonesco, riprende molto la serie tv con Adam West, quindi non è il cavaliere oscuro a cui siamo abituati.
      Batman Forever l'avevo sito da ragazzino e mi era piaciuto, ma quando l'ho rivisto quest'anno mi sono cadute le braccia.

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    2. Non pensare diversamente, io con quei due Batman ci sono cresciuto (e ho capito il tributo del grane Joel, però se avesse fatto dei thriller nel suo stile sarebbe stato megliu). Sono parte di me, però sono anche cresciuto con quelli di Burton, in particolare Returns. Il secondo film di Burton è una favola gotica sui reietti/misantropi della società in cui vivono.

      L'ironia del mio primo commento, comunque, era che tu hai fatto un migliore profilo psicologico di quello che ha fatto la Kidman in quella pellicola...e lei era una psicologa!!

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    3. Io ci ho provato, pur non essendo uno psicologo! E' anche vero che nel film era un personaggio più "semplice" rispetto a quello dei fumetti.

      Penso poi che ad alcuni film, per quanto magari mal realizzati (Batman Forever era comunque godibile, Batman & Robin mi ha lasciato davvero turbato) ci si affeziona e si perdonano i loro piccoli/grandi difetti.

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    4. Per le versioni originali per me esiste solo quella di Miller, anche se "vecchio", è forse il miglior esempio della psicologia del personaggio. Non è Frank Castle, ovvio non un vigilante di quel livello, però è l'archetipo degli eroi che fanno della maschera la loro mitologia, cosa per altro tipica della DC. Solo che attraverso Miller quello che vediamo è la quintessenza del suo modo di vivere ed essere.

      Ma ti ripeto, per me quelli fatti da Burton e poi successivamente da Paul Dini sono quanto di meglio si possa chiedere.

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    5. Agli inizi Batman era un supereroe come gli altri, ma la critica di uno psicologo come Wertham, che lo accusava di sottesa omosessualità e di indurre all'omosessualità, hanno fatto virare le storie verso qualcosa di più leggero (quasi comicità slapstick nella serie tv). Con Miller (Il Ritorno del Cavaliere Oscuro, ma anche Anno Uno) si è potuto proporre un personaggio maturo, più interessante perché tormentato, consapevole che nel mondo non dovrebbe esserci Batman, ma dato che Gotham City è quello che è, la città ne ha bisogno. E questo Nolan l'ha utilizzato bene nella trilogia.

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  4. Beh guarda, Bruce o Batman proprio centrati non sono mai stati, quindi..

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    1. La formula "Stan Lee" era supereroi con superproblemi. Nella DC è tutto più leggero, ma poi c'è chi ha pensato di utilizzarla con Batman, e il risultato direi che è stato sopra le aspettative.

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  5. Non sapevo di tutti questi disturbi psicologici di Batman, è anche vero che non ho visto i film sul personaggio, forse uno dei primi tanto tempo fa, tanto che non ne ho memoria. Devo recuperare su Amazon prime, prima o poi...

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    1. Beh, nei film è più semplificato, inoltre a seconda del regista è stato un Batman diverso: tormentato quello di Burton, confuso quello di Schumacher, ossessionato quello di Nolan, vendicativo quello di Reeves.

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