Il Sistema Periodico è composto da 118 elementi chimici. Dietro alle origini del nome di ciascuno di essi c'è una storia: a volte legata al modo con cui l'elemento è stato ottenuto, oppure le sue caratteristiche o i suoi utilizzi; altre volte in onore a città, paesi, divinità, scienziati. Risalire all'origine etimologica, spesso incerta, può essere difficile, specie per quelli più antichi, ma molto interessante.
1. Idrogeno (H): dal greco hydor+ghen, “colui che genera acqua”.
2. Elio (He): dal greco helios, il sole.
3. Litio (Li): dal greco lithos, “pietra”.
4. Berillio (Be): dalla città di Belur, in India.
5. Boro (B): dal persiano borag, "di colore rosso-marrone".
6. Carbonio (C): dal latino carbo, “carbone”.
7. Azoto (N): dal greco azotikon, “privo di vita"; il simbolo dal nome nitrogeno ("colui che genera salnitro"), derivante dall'egiziano ntry, "divino".
8. Ossigeno (O): dal greco oxys+ghen, “colui che genera cose appuntite”.
9. Fluoro (F): dal latino fluere, “fondere”.
10. Neon (Ne): dal greco neon, “nuovo”.
11. Sodio (Na): dall'arabo suda, "mal di testa"; il simbolo dal latino natrium, derivante dall'egiziano ntry, "divino".
12. Magnesio (Mg): dalla Magnesia, regione della Grecia.
13. Alluminio (Al): dal latino alumen, “sale amaro”.
14. Silicio (Si): dal latino silex, “selce”.
15. Fosforo (P): dal greco phos+phoros, “portatore di luce”.
16. Zolfo (S): dall’arabo sufra, “giallo”.
17. Cloro (Cl): dal greco chloros, “verde pallido”.
18. Argon (Ar): dal greco argon, “pigro”.
19. Potassio (K): dall'inglese pot ash, "cenere di pentola"; il simbolo dal latino kalium, derivante dall'arabo al-qaly, "ceneri vegetali".
20. Calcio (Ca): dal latino calx, “calce", derivante dal greco khalix, "ciottolo".
21. Scandio (Sc): dal latino Scandia, la Scandinavia.
22. Titanio (Ti): dai titani, divinità della mitologia greca.
23. Vanadio (V): da Vanadis, dea norrena della bellezza.
24. Cromo (Cr): dal greco chroma, “colore”.
25. Manganese (Mn): dalla Magnesia, regione delle Grecia.
26. Ferro (Fe): dal latino ferrum, derivante dall'ittita parsa, "frammento".
27. Cobalto (Co): dal greco kobalos, “folletto”.
28. Nichel (Ni): dai nickel, dei folletti dispettosi del folklore germanico.
29. Rame (Cu): dal latino parlato aeramen, derivante da aes, termine con cui ci si riferiva al bronzo e a monete in tale lega; il simbolo dal latino aulico cuprum, derivante da Cypros, l'isola di Cipro.
30. Zinco (Zn): dal tedesco zinke, “dente”.
31. Gallio (Ga): dalla Gallia, l’antica Francia.
32. Germanio (Ge): dalla Germania.
33. Arsenico (As): dal persiano az-zarnik, “ornamento dorato”.
34. Selenio (Se): dal greco selene, la luna.
35. Bromo (Br): dal greco bromos, “fetore”.
36. Kripton (Kr): dal greco krypton, “nascosto”.
37. Rubidio (Rb): dal latino rubidus, “rosso scuro”.
38. Stronzio (Sr): dalla città di Strontian, in Scozia.
39. Yttrio (Y): dalla città di Ytterby, in Svezia.
40. Zirconio (Zr): dall’arabo zargun, “simile all’oro”.
41. Niobio (Nb): da Niobe, personaggio della mitologia greca.
42. Molibdeno (Mo): dal greco molybdos, “piombo”, derivante dal termine indoeuropeo morkwiyo, "di colore scuro".
43. Tecnezio (Tc): dal greco technetos, “artificiale”.
44. Rutenio (Ru): dal latino Ruthenia, la Russia.
45. Rodio (Rh): dal greco rhodon, “rosa”.
46. Palladio (Pd): dall’asteroide Pallade, a sua volta un nome della dea Atena.
47. Argento (Ag): dal greco argyros, “grigio splendente”.
48. Cadmio (Cd): da Cadmo, personaggio della mitologia greca.
49. Indio (In): dal tedesco indigo, “indaco”.
50. Stagno (Sn): dal latino stannum, derivante dall'indoeuropeo stehgnos, "stare in piedi".
51. Antimonio (Sb): probabilmente dal greco anti+monos, “mai da solo”; il simbolo dal latino stibium, "bastoncino".
52. Tellurio (Te): dal latino tellus, “terra”.
53. Iodio (I): dal greco ioeides, “violetto”.
54. Xenon (Xe): dal greco xenon, “straniero”.
55. Cesio (Cs): dal latino caesius, “blu cielo”.
56. Bario (Ba): dal greco barys, “pesante”.
57. Lantanio (La): dal greco lanthanein, “nascondersi”.
58. Cerio (Ce): dall’asteroide Cerere, che prende il nome da una dea romana.
59. Praseodimio (Pr): dal greco prasios+didymos, “gemello verde”.
60. Neodimio (Nd): dal greco neos+didymos, “nuovo gemello”.
61. Promezio (Pm): da Prometeo, uno dei titani.
62. Samario (Sm): dall'ingegnere Vasili Samarsky-Bykhovets.
63. Europio (Eu): dall’Europa.
64. Gadolinio (Gd): dal chimico e geologo Johan Gadolin.
65. Terbio (Tb): dalla città di Ytterby, in Svezia.
66. Disprosio (Dy): dal greco dysprositos, “difficile arrivarci”.
67. Olmio (Ho): dal latino Holmia, l’antico nome di Stoccolma.
68. Erbio (Er): dalla città di Ytterby in Svezia.
69. Tulio (Tm): da Thule, una terra leggendaria dell’estremo nord.
70. Itterbio (Yb): dalla città di Ytterby, in Svezia.
71. Lutezio (Lu): dal latino Lutetia, l’antico nome di Parigi.
72. Afnio (Hf): dal latino Hafnia, l’antico nome di Copenaghen.
73. Tantalio (Ta): da Tantalo, personaggio della mitologia greca.
74. Tungsteno o Wolframio (W): tungsteno dallo svedese tung sten, “pietra pesante”; wolframio dal tedesco wolfram, “sporcizia”.
75. Renio (Re): dal fiume Reno.
76. Osmio (Os): dal greco osmé, “odore”.
77. Iridio (Ir): dal greco iris, “arcobaleno”.
78. Platino (Pt): dallo spagnolo plata, “argento”, derivante dal latino platus, "piatto".
79. Oro (Au): dal latino aurum, derivante dall'indoeuropeo heusos, "alba".
80. Mercurio (Hg): dal dio greco Mercurio; il simbolo dal greco hydrargyros, "argento liquido".
81. Tallio (Tl): dal greco thallos, “germoglio verde”.
82. Piombo (Pb): dal greco pelios, “blu-nerastro”.
83. Bismuto (Bi): probabilmente dal tedesco wismut, “materia bianca”, oppure dal greco psimuthion, “biacca”.
84. Polonio (Po): dalla Polonia.
85. Astato (At): dal greco astatos, “instabile”.
86. Radon (Rn): dal latino radius, “raggio”.
87. Francio (Fr): dalla Francia.
88. Radio (Ra): dal latino radius, “raggio”.
89. Attinio (Ac): dal greco aktis, “raggio di luce”.
90. Torio (Th): da Thor, dio norreno del tuono.
91. Protoattinio (Pa): dal greco protos+attinio, “progenitore di attinio”.
92. Uranio (U): dal pianeta Urano.
93. Nettunio (Np): dal pianeta Nettuno.
94. Plutonio (Pu): dal pianeta Plutone.
95. Americio (Am): dall'America.
96. Curio (Cm): dal chimico Marie Curie.
97. Berkelio (Bk): dalla città di Berkley, in California.
98. Californio (Cf): dalla California.
99. Einstenio (Es): dal fisico Albert Einstein.
100. Fermio (Fm): dal fisico Enrico Fermi.
101. Mendelevio (Mv): dal chimico Dmitrj Mendeleev.
102. Nobelio (No): dal chimico Alfred Nobel.
103. Laurenzio (Lr): dal fisico Ernest Lawrence.
104. Rutherfordio (Rf): dal fisico Ernest Rutherford.
105. Dubnio (Db): dalla città di Dubna, in Russia.
106. Seaborgio (Sg): dal chimico Glenn Seaborg.
107. Bohrio (Bh): dal fisico Niels Bohr.
108. Hassio (Hs): dal latino Hassia, odierna Assia, stato della Germania.
109. Meitnerio (Mt): dal fisico Lise Meitner.
110. Darmstardtio (Ds): dalla città di Darmstadt, in Germania.
111. Roentgenio (Rg): dal fisico Wilhelm Röntgen.
112. Copernicio (Cn): dall'astronomo Niccolò Copernico.
113. Nihonio (Nh): da Nihon, il Giappone.
114. Flerovio (Fv): dal fisico Georgij Flerov.
115. Moscovio (Mc): dalla città di Mosca, in Russia.
116. Livermorio (Lv): dalla città di Livermore, in California.
117. Tennessio (Ts): dal Tennessee, stato degli USA.
118. Oganesson (Og): dal fisico Jurij Oganesian.
Vista la mia (come già sai) scarsa attitudine alla materia ovviamente non conoscevo tutti gli elementi del Sistema Periodico. Avevo sentito nominare lo Stronzio a scuola perché, ovviamente, in ogni scuola c'è sempre qualcuno che ci scherza sopra per evidenti similitudini fonetiche, però non avevo idea dell'origine del nome, e ignoravo ugualmente che ci fossero così tanti elementi il cui nome è ispirato da un luogo geografico.
RispondiEliminaL'origine geografica è una tendenza che si è incentivata con gli elementi artificiali (i transuranici).
EliminaI sali di stronzio sono usati per dare un colore rosso ai fuochi artificiali.
Una lunga lista, noto che spesso i nomi derivano dai luoghi oppure dai nomi degli scienziati che li hanno scoperti, anch’io come Ariano non conoscevo tutti gli elementi.
RispondiEliminaNo, in realtà il nome degli elementi è stato dato in omaggio a quegli scienziati, che non li hanno "scoperti" loro (o "creati", trattandosi di elementi artificiali). Anche perché, con l'eccezione di Seaborg e Oganesian, erano già morti da diversi anni al momento dell'ottenimento del nuovo elemento (basti pensare a Copernico...)
EliminaAnni... Mi ricordo la famosa tavola degli elementi che adoravo ai tempi. Ma davvero interessante è scoprire le origini etimologiche. Grazie Marco.
RispondiEliminaGrazie a te!
EliminaChe poi così si scopre, in alcuni casi con associazione, anche di quale elemento specifico si tratti. Wow.
RispondiEliminaGià, come le targhe automobilistiche. Grande trovata quella di Berzelius.
EliminaAlcune molto affascinanti (le più antiche direi), ma anche molto strambe... per esempio l'ossigeno che deriva da “colui che genera cose appuntite”. Quali fra i sopraccitati elementi si saranno fumati?
RispondiEliminaNo, non è così, va interpretata... Lavoisier, che ha dato il nome all'elemento, intendeva probabilmente riferirsi agli acidi, avendo osservato che negli acidi è presente l'elemento ossigeno. Cosa che però non sempre è vera.
EliminaSe poi hai ulteriori dubbi/curiosità, son qui apposta. 😃
EliminaQuando ho letto "Neon (Ne): dal greco neon, “nuovo”." ho pensato che l'avessero chiamato così perché era stato appena scoperto (quindi... nuovo!) :D
EliminaSì, probabilmente è proprio così. Ho scoperto un nuovo elemento, come lo chiamo... neon, quello nuovo. 😄
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